Discopatia zona dorsale

Buongiorno,
circa un mese fa, in seguito al sollevamento di un peso di circa 30 kg fino sopra alla testa, ho avvertito un indolenzimento alla schiena.
Il giorno seguente all'episodio ero un po' indolenzito ma nulla di preoccupante, quindi non ho rinunciato alla corsa di 1h che avevo in programma e al termine dalla corsa stavo meglio.
Il giordo seguente ancora ho arrampicato per 1h senza nessun problema.
Infine due giorni dopo l'episodio sono andato a correre ancora per 1h a ritmo sostenuto con dei tratti in discesa. Al termine della corsa avevo un fastidio al centro schiena, inizialmente ho attribuito tale indolenzimento allo sbalzo di temperatura.
Ho così iniziato un periodo di riposo in attesa della scomparsa del "fastidio".
Nei giorni successivi di riposo ho però iniziato ad accusare dolore in zona centro schiena e la notte mi svegliavo con formicolii alla mano sinistra. Il mio medico di base mi ha dato effferalgan 1000mg per una settimana 2 compresse al dì. Il dolore e i formicolii erano praticamente scomparsi dopo il trattamento con efferalgan.
Ho provato a riprendere con lo sport andando a nuotare, durante 1h di nuoto non ho avuto problemi, solo che il mattino seguente alla seduta di nuoto mi sono risvegliato con dei formicolii alla mano destra.

A distanza di un mese dall'episodio non ho più male, solo un leggero fastidio che attribuisco al fatto che essendo studente passo circa 10 h seduto a studiare.
Per precauzione il mio medico di base mi ha prescritto una RM nel tratto cervicale dorsale di cui riporto la risposta:

RM COLONNA CERVICALE (SENZA M.D.C.)
Tratto cervicale in asse. Conservata la fisiologica lordosi.
Come di norma il segnale del midollo endo-spugnoso dei metameri esplorati.
Nei limiti il calibro del canale vertebrale. Non ernie né di protrusioni discali.
Il midollo spinale appare di regolare dimensioni e struttura.

RM COLONNA DORSALE (SENZA M.D.C.)
Alterazioni disidrosiche e con calo dell'intensità di segnale nelle immagini a TR lungo dei dischi
intervertebrali interposti nel tratto T6 - T8, che appaiono ridotti di spessore.
Al passaggio T6 - T7: piccola protrusione discale paramediana destra impronta il sacco durale.
Al passaggio T7 - T8: estrusione discale parzialmente migrata lungo il muro somatico di T7 in
sede paramediana destra.
Nei limiti la rappresentazione della midollo spinale. Come di norma il segnale osteo - midollare.
Non stenosi del canale vertebrale.

Ora ho prenotato una visita dal neurochirurgo, chiedo questo consulto perchè parlando con il fisioterapista mi ha detto che da questo genere di cose non si guarisce, al massimo non si peggiora. Essendo una persona molto sportiva mi preoccupa il fatto di non poter più tornare a correre/arrampicare.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazzo,
attenda la visita neurochirurgica e ascolti ciò che Le dirà un professionista competente.
Le ernie discali dorsali sono abbastanza rare e, nella loro rarità, solo in selezionati casi è necessario intervenire.
Qualora si interviene si ha la guarigione.

Da ciò che racconta non sembra che ci siano sintomi soggettivi ricollegabili all'ernia che quindi va definita <clinicamente muta>.
L'esame clinico neurologico dovrà valutare se si rilevano,e di che entità, segni irritativi a carico delle strutture nervose vicine alla protrusione o ernia, confermando o meno "il silenzio clinico".

Cordiali saluti

[#2]
Utente
Utente
Ho appena terminato la vistita dal neurochirurgo, dopo aver visto i risultati della RM e avermi visitato (mobilità schiena, riflessi dei piedi e delle ginocchia, pressione nella zona interessata, forza arti superiori ecc) ha detto che:
- l'ernia è molto piccola, "un filettino che probabilmente andrà a polverizzarsi nel tempo, comunque non reputa necessaria fare una RM per controllare la scomparsa di tale ernia";
- la posizione dell'ernia è tale da non precludermi nessuna attività fisica a livello agonistico, poichè in quella zona la mobilità dei dischi è estremamente ridotta;
- mi ha detto di effettuare alcune sedute di fisioterapia per guarire dalla contrattura muscolare;
- relativamente alla riduzione di spessore dei dischi ha detto che è dovuta all'invecchiamento e l'unico modo per limitarne gli effetti negativi è mantenere un buon tono muscolare della schiena.

La ringrazio per la disponibilità