Coma farmacologico risveglio
Salve. Scrivo per avere dei chiarimenti su come fare per capire se dopo un coma indotto durato 8 gg si può perdere la memoria. Mia moglie 33 anni giorno 19 gennaio è stata ricoverata d'urgenza intubata e posta al coma farmacologico dopo essere stata colpita da miocardite ,le hanno applicata la pompa extra cardiaca (ecmo se così si scrive) per sostituire il cuore ed aiutarla .dopo 10 gg l'ecmoe stata rimossa e il suo cuore piano piano ha ripreso la sua funzione, dai risultati della risonanza magnetica e elettroencefalogramma tutto risulta negativo ,adesso dopo il suo lento risveglio dopo la sospensione dei sedativi non sembra riconoscere le persone a lei care ,risponde alle domande con i movimenti della testa ,essendo ancora intubata ,riesce a muovere le mani e la linguase le viene chiesto ma non mostra nessuna emozione o espressioni facciali .ho molta paura che abbia perso la memoria e vorrei capire se è una fase transitoria del risveglio, oggi aveva 37,6 di febbre ed era molto assente ,mentre fino a ieri era più attiva e attenta a tutto quello che la circondava ,i medici hanno detto che con i vari cateteri dialisi e sonde per l'alimentazione e il respiratore può verificarsi uno stato febbrile ,ma ho tanta paura.quanto tempo può volerci prima che si risvegli del tutto? Posso fare qualcosa per aiutare mia moglie a riprendersi ? I dottori che la stanno curando sono davvero bravi ma vorrei fare qualcosa anche io per non stare a guardare e sperare che tutto si sistemi da solo..in attesa di una risposta vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Egr. signore,
anche se a distanza è difficile esprimere un parere diagnostico, credo che, se non vi sono lesioni cerebrali (come sembra dagli esami effettuati), non ci sia da preoccuparsi.
Nello stato clinico in cui ancora la signora si trova (lungo tempo in sedazione, intubata), non è proprio possibile valutare le cosiddette funzioni superiori, quindi anche la memoria.
Inoltre esegue ordini e non vi sono deficit dei movimenti degli arti.
Questi sono buoni segni prognostici che non farebbero sospettare danni cerebrali.
Con i migliori auguri
anche se a distanza è difficile esprimere un parere diagnostico, credo che, se non vi sono lesioni cerebrali (come sembra dagli esami effettuati), non ci sia da preoccuparsi.
Nello stato clinico in cui ancora la signora si trova (lungo tempo in sedazione, intubata), non è proprio possibile valutare le cosiddette funzioni superiori, quindi anche la memoria.
Inoltre esegue ordini e non vi sono deficit dei movimenti degli arti.
Questi sono buoni segni prognostici che non farebbero sospettare danni cerebrali.
Con i migliori auguri
[#2]
Utente
Salve rileggo soltanto oggi la risposta ,mia moglie si è svegliata e ha recuperato conoscenza .ha dovuto fare riabilitazione per più di un mese perché al suo risveglio non muoveva più niente, una settimana fa è stata dimessa ma la sua guarigione non è ancora finita.
grazie per la risposta
grazie per la risposta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 23.8k visite dal 07/02/2015.
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