Ernia espulsa, disco svuotato va riempito?

Buongiorno e grazie per lo spazio offerto,
con r.m. mi hanno diagnosticato una protrusione L4- L5 e del materiale discale erniato ed espulso a livello del disco intersomatico L5- S1, espulso in sede posteriore dx che comprime il tessuto adiposo peridurale anteriore ed il recesso antero laterale dx giungendo in contiguità con la radice dx di S1, all'emergenza del sacco.
La conclusione è questa, dopo 6 mesi di dolori alla gamba dx all'altezza della coscia fino alla parte del polpaccio posteriore e laterale, dolori intervallati a momenti.
Sciatalgia venne riscontrata in prima sede e confermata da elettromiografia dopo qualche mese.
Provai cura cortisonica e ci fu un momentaneo miglioramento a livello di dolore, cessato con la somministrazione del farmaco.
Sono passati 9 mesi dall insorgere del dolore, ho lasciato il lavoro di muratore che alcuni dicono possa aver inciso ed altri no e ieri ho avuto un consulto a San Giovanni Rotondo da un neurochirurgo, il quale visto che trattasi di ernia espulsa ormai cronicizzata e non più semplicemente infiammata, indica la sola strada della microdiscectomia, intervenendo solo per rimuovere la polpa del disco, lasciando tra le vertebre il guscio fibroso vuoto.
Questa cosa mi ha messo alcuni dubbi in quanto il medico di famiglia che mi ha mandato lì parlando del possibile intervento, spiegava che sarebbe stato riempito il disco con qualcosa per restituirgli la funzione di cuscinetto. A questo punto chiedo con cortesia se qualcuno potesse darmi un parere su quello che mi è stato detto e altresi come risolvere il problema.
Se è vero che possa dipendere anche da una predisposizione della colonna, quanto ha inciso il lavoro lasciato e chiedo se dopo l'ipotesi dell intervento possa tornare a fare carichi o debba fare altro.
Vi ringrazio anticipatamente