Neuropatia

Salve.In seguito ad un incidente ho cominciato ad avvertire parestesie e mancanza di sensibilità alle mani e ai piedi con dei dolori che sono andati progressivamente aumentando fino a diventare insopportabili e che si irradiano dalla zona cervicale/dorsale alla testa, agli arti superiori e a quelli inferiori.Ho provato ogni genere di terapia strumentale e manuale ma non ha avuto alcun effetto.A tal punto ho effettuato la risonanza magnetica ma a detta del radiologo sembra essere tutto nella norma.Premetto che sono una persona attiva e per nulla ansiosa ma a questo punto data la mia giovane età comincio a preoccuparmi e sto pensando di ricorrere alla chirurgia poiché sospetto che ci sia una lesione ai nervi periferici.Volevo sapere quali ulteriori indagini dovrei effettuare,come potrei verificare l'eventuale lesione e giungere a questa diagnosi, a chi rivolgermi e se nel caso fosse indicato un intervento di microchirurgia .Non ho intenzione di fare terapie farmacologiche ne di trascorrere tutta la vita con esse che comunque sono solo dei palliativi ,provocano scarsi benefici, deteriorano le facoltà cognitive agendo sul snc e non risolvono la causa del problema che non è psicologica ma si trova nel snp quindi vista la gravità dei sintomi che stanno condizionando la mia quotidianità e le mie attività limitandomi non poco preferirei intervenire immediatamente.Mi scuso per la franchezza ma sono appassionata di medicina fin da piccola quindi la storia dell'ansia e della somatizzazione non attacca perché io ho un bruciore costante provenire da un punto preciso della schiena(credo proprio dove si congiungono i nervi delle braccia al centro) e dei sintomi al tatto e so che in questi casi può esserci una lesione nonostante non si veda dalla risonanza magnetica(forse può essere solo demielinizzante e non assonale?) e so che si può intervenire microchirurgicamente per ripristinare le normali funzioni.Ringrazio in anticipo. Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazza,
forse La deluderò, ma nonostante la Sua passione (direi più curiosità) per la medicina, Lei non ne ha alcuna cognizione.
Lo dimostrano i tentativi di autodiagnosi e addirittura di fantasiose terapie di patologie che non conosce.

Le dico questo nel Suo interesse perché forse non immagina quanti danni può fare la presunzione di conoscere una scienza come la medicina, solo ascoltando qualche promozionale trasmissione televisiva o leggendo qualche giornaletto che spnge alla curiosità e non certo alla conoscenza.

Anche internet è un pericolo in tal senso.
Ciò non significa che, spinti dalla curiosità di apprendere, bisogna evitare letture e navigazione nel Web, ma la cosa importante è non illudersi che queste informazioni, così acquisite, equivalgano a formarsi una cultura in questo campo.
E pertanto anche se deve assumere una aspirina, sarà bene che lo faccia dopo aver consultato il Suo medico.

Detto tutto ciò, dal Suo racconto sembrerebbe trattarsi di un banale colpo di frusta.
Si è sottoposta a una RM, suppongo cervicale, ma fermo restando che <il non c'è niente> per il radiologo può non valere per il clinico e nemmeno per Lei, visto che è sofferente, sarebbe bene che nei consulti, seppur con i limiti della distanza, quanto meno trascrivesse il referto.

Una buona Domenica