Neurinoma dell'acustico
Buongiorno,
uomo, 45 anni
riscontrato un Neurinoma all’VIII nc sinistro.
In basa all’ultima risonanza c’è stato un’ incremento dimensionale e mi è stata prospettata la necessità dell’intervento chirurgico.
Domande:
1. Dando per scontato che tutte le strutture sono valide e voi medici altrettanto e che per il lavoro che fate non ci sono ringraziamenti che possano bastare, mettendovi nei panni di noi pazienti che dobbiamo effettuare la “scelta” di dove eseguire un intervento, su cosa ci dobbiamo basare? Come si può avere una valutazione oggettiva che indichi da quale dottore farsi operare e presso quale centro.
2. Essendo poche le possibilità di salvare l’udito e volendo minimizzare eventuali complicazioni, l’intervento per via translabirintica mi sembra quello meno soggetto a rischi concordate? Ha senso “rischiare” non avendo la sicurezza che l’udito sia salvato?
3. Come opzione terapeutica mi è stata sconsigliata la radiochirurgia in quanto se non si avessero risultati positivi e successivamente si dovesse procedere chirurgicamente l’intervento risulterebbe molto più complicato; ma leggendo su siti in internet la Gamma Knife viene considerata terapia di prima scelta in tutti i pazienti con neurinoma dell’acustico inferiore a 3 cm e senza segni di compressione sul tronco encefalico o rischio di idrocefalo e inoltre il rischio di deficit del nervo facciale è inferiore al 2-3% e vi è buona probabilità di preservare l’udito, se presente prima del trattamento.
4. . Nella ricerca di risposte su internet ho letto che presso lo Skul Base Institute di Los Angeles operano neurinomi con la chirurgia endoscopica, con ben più basse percentuali di complicanze e tempi più brevi di ospedalizzazione: come mai in Italia non viene utilizzata questa tecnica?
Ringraziandovi porgo cordiali saluti.
uomo, 45 anni
riscontrato un Neurinoma all’VIII nc sinistro.
In basa all’ultima risonanza c’è stato un’ incremento dimensionale e mi è stata prospettata la necessità dell’intervento chirurgico.
Domande:
1. Dando per scontato che tutte le strutture sono valide e voi medici altrettanto e che per il lavoro che fate non ci sono ringraziamenti che possano bastare, mettendovi nei panni di noi pazienti che dobbiamo effettuare la “scelta” di dove eseguire un intervento, su cosa ci dobbiamo basare? Come si può avere una valutazione oggettiva che indichi da quale dottore farsi operare e presso quale centro.
2. Essendo poche le possibilità di salvare l’udito e volendo minimizzare eventuali complicazioni, l’intervento per via translabirintica mi sembra quello meno soggetto a rischi concordate? Ha senso “rischiare” non avendo la sicurezza che l’udito sia salvato?
3. Come opzione terapeutica mi è stata sconsigliata la radiochirurgia in quanto se non si avessero risultati positivi e successivamente si dovesse procedere chirurgicamente l’intervento risulterebbe molto più complicato; ma leggendo su siti in internet la Gamma Knife viene considerata terapia di prima scelta in tutti i pazienti con neurinoma dell’acustico inferiore a 3 cm e senza segni di compressione sul tronco encefalico o rischio di idrocefalo e inoltre il rischio di deficit del nervo facciale è inferiore al 2-3% e vi è buona probabilità di preservare l’udito, se presente prima del trattamento.
4. . Nella ricerca di risposte su internet ho letto che presso lo Skul Base Institute di Los Angeles operano neurinomi con la chirurgia endoscopica, con ben più basse percentuali di complicanze e tempi più brevi di ospedalizzazione: come mai in Italia non viene utilizzata questa tecnica?
Ringraziandovi porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 31/10/2014.
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