Ipotesi schwannoma del nervo ulnare

Buongiorno, scrivo per chiedere un parere sul risultato di una risonanza che mi è stata richiesta. Premetto che il mio problema risale a cinque anni fa , mi sono accorta di avere un rigonfiamento nella porzione superiore interna del braccio destro , nel muscolo . Fatto il primo accertamento, una ecografia, è risultato essere probabilmente uno schwannoma del diametro di 2,3 cm . Altra ecografia un anno dopo al Gemelli. Margini netti e regolari disomogeneamente iperecogena con spot vascolari centrali e periferici in contiguità con l'arteria omerale e con il nervo riferibile in prima ipotesi a schwannoma, dimensioni 22mm. Ultima ecografia fine luglio di quest'anno: formazione nodulare solida, ipoecogena, delle dimensioni di cm 3,1 x 2,0 x 2,5 . Allo studio color doppler isolati spot vascolari peri ed intra lesionali, probabile schwannoma. L'aumento di volume evidenziato ha spinto il mio medico a consigliarmi un intervento chirurgico per evitare possibili ripercussioni sull'uso del braccio. In seguito, prima di contattare un ospedale per l'intervento, mi è stata richiesta questa risonanza.
Questo è il risultato : esame eseguito con sequenze T2 e T1 pesate su piani di scansione multipli con e senza tecnica di soppressione del tessuto adiposo nelle sole condizioni di base come da richiesta clinica.
In corrispondenza del terzo prossimale del braccio , sul versante interno, si osserva formazione nodulare a margini regolari ed intensità di segnale disomogenea, delle dimensioni di circa 22mm x 19mm che, per le caratteristiche intensitometriche e morfologiche , appare riferibile in prima ipotesi a schwannoma del nervo ulnare . Per una più precisa caratterizzazione appare utile completamento con esame RM con mdc e videat specialistico.
Stando così le cose mi chiedo se posso stare tranquilla e aspettare di poter fare l'intervento e se può accadere normalmente che una risonanza risulti insufficiente nel dirimere dubbi di questa portata .
Grazie per la vostra attenzione.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
premesso che ogni giudizio e parere a distanza va sempre considerarto "con riserva", dalle notizie che ci riporta sembra non ci siano dubbi sulla natura della lesione diagnosticata, ovvero che si tratti di uno schwannoma.
Lo S. è un tumore del tutto benigno dei nervi periferici e se non provoca seri disturbi neurologici la sua asportazione non riveste né carattere d'urgenza né una assoluta necessità.
Lei non accenna ad alcuna sintomatologia e, da quanto sembra di capire, la diagnosi è stata fatta già 5 anni fa e da allora non sembra vi siano stati importanti sintomi.

La RM eventualmente con contrasto è necessaria per dirimere ogni dubbio di una patologia diversa che, però, si può escludere già sulla scorta sia della storia che della sintomatologia clinica.

Consulti quindi un neurochirurgo.

Cordialmente
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Utente
Utente
Gentile dottor Migliaccio,
desidero ringraziarla per la sua chiarezza.
Da cinque anni fa ad oggi ero riuscita a convivere in maniera abbastanza tranquilla con la presenza di questo nodulo , viste le caratteristiche, mi avevano spiegato che non intervengono evoluzioni in negativo e si può semplicemente monitorare la cosa ( le risulta questa cosa ?). Poi questo piccolo cambiamento del volume mi aveva fatto pensare, su indicazione del mio medico, che la situazione tende a modificarsi, di qui la preoccupazione e l'indicazione dell'intervento.
Lei mi dice che il fatto che io non abbia, finora, avuto una sintomatologia porterebbe a immaginare una chirurgia non complicata da problemi con il nervo . E' proprio questa una informazione che mi tranquillizza , quindi meglio orientarsi verso l'intervento oggi piuttosto che verificare con la risonanza con il mezzo di contrasto e rimandare l'operazione ?
Proprio oggi ho consultato un suo collega per l'intervento , ora sto cercando di decidere per il meglio, grazie di nuovo per la sua disponibilità.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
<<Lei mi dice che il fatto che io non abbia, finora, avuto una sintomatologia porterebbe a immaginare una chirurgia non complicata da problemi con il nervo>>

Veramente non ho detto questo! L'eventuale rischio chirurgico è proprio nella lesione del nervo, per cui non credo valga correrlo se non ci sono sintomi da lesione nervosa.
In sintesi se il problema è solo la presenza del nodulo e non ci sono sintomi quali dolore, disturbi della sensibilità o della forza muscolare, perchè rischiare questi stessi sintomi quali possibili complicanze di una asportazione, anche se eseguita con perizia?
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Utente
Utente
Dottore,
è vero, probabilmente avevo visto , nelle sue parole, quello che avevo bisogno di vedere. Pensavo, se mi opero ora l'operazione sarà meno invasiva.
In realtà cercavo, appunto, conferma , vista la sua esperienza, alle mie informazioni sulla non evoluzione maligna di questo tipo di tumori. Era quella la mia incertezza, altrimenti non avrei nemmeno pensato di intervenire. Quello che sento , una piu' facile stancabilità in generale, non è un segno ben definito, io lo attribuivo all'età, all'essermi esposta proprio con la spalla destra a un ventilatore quest'estate ...ora non so più.
Al contrario, penso male appena mi dicono che il nodulo stà crescendo ed è lì che inizio a considerare l'operazione , per " tagliare la testa al toro ".
Dunque, per ora mi potrei fidare della risonanza con il contrasto, quella che non ho ancora fatto.
Una cosa ancora, dottore , oltre che sulla evoluzione dello schwannoma mi può consigliare sulla frequenza dei controlli nel tempo ?
La ringrazio infinitamente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
lo schwannoma non cresce rapidamente e la trasformazione maligna è rarissima.
Se si è certi trattarsi di tale tumore, la RM con contrasto è superflua.
Come Le dicevo, se non vi sono sintomi, si può attendere e per i controlli seriati nel tempo si può stabilire una frequenza biennale o nel momento in cui compaiono i sintomi.
Ciò non toglie che si può scegliere di "tagliare la testa al toro", ma tenendo conto che, pur ben eseguito l'intervento, la recidiva, pur rara, è possibile, l'atteggiamento di attesa è consigliabile.

Cordialità

Cordialmente
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Utente
Utente
Dottore,
è stato veramente gentilissimo, preciso e tempestivo.
Mi ha aiutato veramente molto. grazie ancora. Seguirò i suoi consigli.