Ematoma intraparenchimale
>Gentili medici, Vi scrivo per delucidazioni in merito al caso di mia moglie
purtroppo venuta a mancare circa 10 gg. fa. a soli 48 anni.Brevemente la sua storia:
paz.dializzata da circa 24 anni (3 gg. a sett.), per varie cause intervento per perforazione
diverticolare, polmonite, e nei primi anni chiamata per trapianto solo come seconda scelta a quindi mai effettuato era finalmente in lista definitiva da 5 anni. Ad ottobre 2013 ha avuto anche fibrillaz. atriale con CVE avvenuta solo a febbraio 2014. Già ad ottobre 2013 era stata instaurata terapia con Coumadin,proseguita anche dopo la CVE oltre alle solite medicine per ipertensione che prendeva da sempre. Nel frattempo è stata chiusa la vecchia fistola artero venosa al braccio sn., ne è stata approntata un altra al braccio dx. ed è stato inserito un CVC.che ancora portava.Il 9 luglio 2014 recidiva della FA con CVE effettuata nella stessa giornata in pronto soccorso con proseguimento della solita terapia. All'improvviso il 19 luglio senza nessun preavviso mentre misurava la p.a. in casa è scivolata in terra iniziando ad avere fase di afasia
e probabile emiparesi del braccio e gamba sn. I primi 7-8 minuti ha risposto anche a mie domande mentre nel frattempo si attendeva l'intervento del 118 che avevo chiamato che mi ha detto nel portarla via che era già in coma.
Circa 1 ora dopo dal fatto era comunque in rianimazione e lo stesso medico
dopo la tac e consulto ha detto che non si poteva intervenire chirurgicamente
e che la situazione era gravissima, portata in T.I. dopo 2 gg. ed esame elettroencefalografico piatto è stata dichiarata deceduta. Questo il referto tac:
voluminoso ematoma intraparenchimale(circa64mmx59mmx51mm) in sede nucleo-capsulare a ds, a densità ancora disomogenea,con marcato effetto massa che detrmina compressione del mesencefalo di aspetto ipodenso,ernia uncale ds.,compressione del ventricolo di ds.,shift verso sn. del III ventricolo e setto pellucido(circa 18mm.) e appianamento dei solchi emisferici a ds.Il ventricolo di sn. è dilatato e la dilatazione del corno temporale sn. e l'ipodensità periventricolare sono sospetti per tensione endoventricolare da ventricolo incarcerato.Quote di ESA negli spazi periencefalici emisferici a ds.,nelle cisterne della base,ed in minor misura a sn.Iniziale emoventricolo.
Cortesemente chiedo: 1): se possibile di spiegarmi com'è possibile e di cosa si tratta ciò che è trascritto nel referto tac; 2) quali potrebbero essere state le cause che hanno portato ad una situazione distruttiva; 3) se è stato giusto non provare assolutamente l'intervento chirurgico; 4) come mai il giorno successivo
in terapia intensiva e già in coma profondo pur non avendo avuto alcun segnale di movimento io le ho accarezzato le mani ed il monitor ha manifestato un leggero aumento pressorio e soprattutto di battito cardiaco?.
Scusate il dilungamento ma la mia è una situazione di profondo dolore per cui
ringrazio anticipatamente coloro o colui che vorrà gentilmente rispondermi.
purtroppo venuta a mancare circa 10 gg. fa. a soli 48 anni.Brevemente la sua storia:
paz.dializzata da circa 24 anni (3 gg. a sett.), per varie cause intervento per perforazione
diverticolare, polmonite, e nei primi anni chiamata per trapianto solo come seconda scelta a quindi mai effettuato era finalmente in lista definitiva da 5 anni. Ad ottobre 2013 ha avuto anche fibrillaz. atriale con CVE avvenuta solo a febbraio 2014. Già ad ottobre 2013 era stata instaurata terapia con Coumadin,proseguita anche dopo la CVE oltre alle solite medicine per ipertensione che prendeva da sempre. Nel frattempo è stata chiusa la vecchia fistola artero venosa al braccio sn., ne è stata approntata un altra al braccio dx. ed è stato inserito un CVC.che ancora portava.Il 9 luglio 2014 recidiva della FA con CVE effettuata nella stessa giornata in pronto soccorso con proseguimento della solita terapia. All'improvviso il 19 luglio senza nessun preavviso mentre misurava la p.a. in casa è scivolata in terra iniziando ad avere fase di afasia
e probabile emiparesi del braccio e gamba sn. I primi 7-8 minuti ha risposto anche a mie domande mentre nel frattempo si attendeva l'intervento del 118 che avevo chiamato che mi ha detto nel portarla via che era già in coma.
Circa 1 ora dopo dal fatto era comunque in rianimazione e lo stesso medico
dopo la tac e consulto ha detto che non si poteva intervenire chirurgicamente
e che la situazione era gravissima, portata in T.I. dopo 2 gg. ed esame elettroencefalografico piatto è stata dichiarata deceduta. Questo il referto tac:
voluminoso ematoma intraparenchimale(circa64mmx59mmx51mm) in sede nucleo-capsulare a ds, a densità ancora disomogenea,con marcato effetto massa che detrmina compressione del mesencefalo di aspetto ipodenso,ernia uncale ds.,compressione del ventricolo di ds.,shift verso sn. del III ventricolo e setto pellucido(circa 18mm.) e appianamento dei solchi emisferici a ds.Il ventricolo di sn. è dilatato e la dilatazione del corno temporale sn. e l'ipodensità periventricolare sono sospetti per tensione endoventricolare da ventricolo incarcerato.Quote di ESA negli spazi periencefalici emisferici a ds.,nelle cisterne della base,ed in minor misura a sn.Iniziale emoventricolo.
Cortesemente chiedo: 1): se possibile di spiegarmi com'è possibile e di cosa si tratta ciò che è trascritto nel referto tac; 2) quali potrebbero essere state le cause che hanno portato ad una situazione distruttiva; 3) se è stato giusto non provare assolutamente l'intervento chirurgico; 4) come mai il giorno successivo
in terapia intensiva e già in coma profondo pur non avendo avuto alcun segnale di movimento io le ho accarezzato le mani ed il monitor ha manifestato un leggero aumento pressorio e soprattutto di battito cardiaco?.
Scusate il dilungamento ma la mia è una situazione di profondo dolore per cui
ringrazio anticipatamente coloro o colui che vorrà gentilmente rispondermi.
[#1]
Egr. signore,
Senza visionare la documentazione clinica, senza vedere le immagini della TC, non è possibile rispondere con obiettività alle Sue, pur legittime, domande.
Certamente lo stravaso emorragico cerebrale è stato imponente e dovuto verosimilmente a una crisi ipertensiva e favorito dall'assunzione del farmaco (Coumadin).
Per rispondere se c'era o no indicazione a tentare l'intervento, dovrei sapere (consultando la documentazione) le condizioni clinico-neurologiche di Sua moglie al momento della diagnosi.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti Le porgo le mie sincere condoglianze
Senza visionare la documentazione clinica, senza vedere le immagini della TC, non è possibile rispondere con obiettività alle Sue, pur legittime, domande.
Certamente lo stravaso emorragico cerebrale è stato imponente e dovuto verosimilmente a una crisi ipertensiva e favorito dall'assunzione del farmaco (Coumadin).
Per rispondere se c'era o no indicazione a tentare l'intervento, dovrei sapere (consultando la documentazione) le condizioni clinico-neurologiche di Sua moglie al momento della diagnosi.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti Le porgo le mie sincere condoglianze
[#2]
Utente
Gentile Dr. Migliaccio,
desidero soprattutto ringraziarLa per la veloce e cortese risposta e per le condoglianze.
Ciò che Lei espone (documentazione e condizioni clinico-neurologiche) si possono
evincere dalla cartella clinica?. Se la risposta è affermativa, la stessa mi verrà
rilasciata a settembre e nel caso potrò trascriverLe ciò che è riportato inviandole
tramite questo sito oppure sul suo sito personale?.
Altrimenti come sarebbe possibile reperire le notizie esplicative di cui sopra?.
RingraziandoLa nuovamente dal profondo del cuore Le invio cordiali saluti.
desidero soprattutto ringraziarLa per la veloce e cortese risposta e per le condoglianze.
Ciò che Lei espone (documentazione e condizioni clinico-neurologiche) si possono
evincere dalla cartella clinica?. Se la risposta è affermativa, la stessa mi verrà
rilasciata a settembre e nel caso potrò trascriverLe ciò che è riportato inviandole
tramite questo sito oppure sul suo sito personale?.
Altrimenti come sarebbe possibile reperire le notizie esplicative di cui sopra?.
RingraziandoLa nuovamente dal profondo del cuore Le invio cordiali saluti.
[#3]
Egr. signore,
non c'è altro modo, se non la consultazione dei documenti clinici sia cartacei che delle immagini degli esami radiologici effettuati.
La documentazione va consultata in originale e se intendesse sottoporla alla mia valutazione dovrebbe inviarla all'indirizzo di posta ordinaria, previ accordi telefonici o contatto via email privata qui sotto riportata.
Cordialmente
non c'è altro modo, se non la consultazione dei documenti clinici sia cartacei che delle immagini degli esami radiologici effettuati.
La documentazione va consultata in originale e se intendesse sottoporla alla mia valutazione dovrebbe inviarla all'indirizzo di posta ordinaria, previ accordi telefonici o contatto via email privata qui sotto riportata.
Cordialmente
[#4]
Utente
Egr. Dottore, esauriente e veloce come sempre.
La disturbo solo per un'ulteriore domanda che si sta ponendo anche il mio medico
curante e cioè se ci possa essere anche un nesso (per un'eventuale problema coagulativo, etc.) tra la nuova fistola artero venosa eseguita a maggio al braccio dx. e non ancora punta; il CVC inserito a dicembre 2013 ed ancora utilizzato per le sedute dialitiche fino al giorno prima del coma e la vecchia fistola artero venosa al braccio sn. chiusa sempre a dicembre 2013 con residui di 2 notevoli aneurismi tra il polso e l'avambraccio formatisi con il pungere per la dialisi nel corso dei tantissimi anni e trattati dopo la chiusura della fistola con intervento di radiologia interventistica
ma ancora evidenti. Tenga presente che per mia moglie era diventato complicato per
non dire impossibile la misurazione della PA (stante lo stato delle braccia e la presenza del CVC) sia durante le sedute dialitiche che a casa con l'apparecchio di
automisurazione.
Per il resto una volta ottenuta la documentazione stante la valutazione richiesta anche dal mio medico curante, terrò eventualmente presente la Sua disponibilità.
Scusandomi nuovamente per il disturbo Le rinnovo anticipatamente i miei cordiali e sinceri saluti.
La disturbo solo per un'ulteriore domanda che si sta ponendo anche il mio medico
curante e cioè se ci possa essere anche un nesso (per un'eventuale problema coagulativo, etc.) tra la nuova fistola artero venosa eseguita a maggio al braccio dx. e non ancora punta; il CVC inserito a dicembre 2013 ed ancora utilizzato per le sedute dialitiche fino al giorno prima del coma e la vecchia fistola artero venosa al braccio sn. chiusa sempre a dicembre 2013 con residui di 2 notevoli aneurismi tra il polso e l'avambraccio formatisi con il pungere per la dialisi nel corso dei tantissimi anni e trattati dopo la chiusura della fistola con intervento di radiologia interventistica
ma ancora evidenti. Tenga presente che per mia moglie era diventato complicato per
non dire impossibile la misurazione della PA (stante lo stato delle braccia e la presenza del CVC) sia durante le sedute dialitiche che a casa con l'apparecchio di
automisurazione.
Per il resto una volta ottenuta la documentazione stante la valutazione richiesta anche dal mio medico curante, terrò eventualmente presente la Sua disponibilità.
Scusandomi nuovamente per il disturbo Le rinnovo anticipatamente i miei cordiali e sinceri saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.5k visite dal 02/08/2014.
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