ernie discali
Salve sono una donna di 38 anni affetta da connettivite mista. Da circa dieci anni soffro di dolori violenti alla colonna lombo sacrale, numerosi sono stati i ricoveri...circa due all'anno! Oggi a distanza di nemmeno un anno da l'ultimo ricovero sono di nuovo con dolori lancinanti e stavolta mi hanno dato soldesam forte e palexia per farmeli attutire. La rachicentesi che avevo fatto un anno fa come l'HLAB27 erano entrambe negative. La risonanza che ho fatto ora però è peggiorata...
Il cono midollare termina in D12, esiti di laminectomia sin L5-S1, disidratazione discale dei metameri da L3 a S1 con lieve riduzione d'ampiezza di L5-S1. Riduzione d'ampiezza di grado moderato del canale spinale del tratto L3-L5 per ipertrofia degenerativa dei legamenti gialli. A livello L3-L4 protusione discale a maggior sviluppo paramediano-laterale dx con fissurazione delle fibre discali anulari periferiche e segni di conflitto discoradicolare. A livello L4-L5 protusione discale circonferenziale di grado medio con fissurazione delle fibre discali anulari periferiche e stenosi di entrambi i neuroforami con maggior espressione a dx. A livello L5-S1, in esiti di emilanectomia sin, si documenta una focalita erniaria a sviluppo laterale dx che tende a scivolare cranialmente improntando il sacco durale. Il neuroforame di sx appare stenotico per ipertrofia degenerativa dei legamenti gialli .
Alla luce di tutto questo ho mandato le immagini a un neurochirurgo e sto attendendo una risposta, la mia domanda è: considerando che sono dieci anni che vado avanti con atroci dolori , avendo provato tutti i metodi di ginnastica e di terapie fisiche,avendo fatto tutte le terapie farmacologiche possibili inclusa quella con l'immunosoppressore, e considerando che sono arrivata a oggi che sono sotto morfina per riuscire a stare in piedi e non urlare, posso sperare che un neurochirurgo mi dica di operarmi? la fissurazione delle fibre discali è rischiosa? Grazie
Il cono midollare termina in D12, esiti di laminectomia sin L5-S1, disidratazione discale dei metameri da L3 a S1 con lieve riduzione d'ampiezza di L5-S1. Riduzione d'ampiezza di grado moderato del canale spinale del tratto L3-L5 per ipertrofia degenerativa dei legamenti gialli. A livello L3-L4 protusione discale a maggior sviluppo paramediano-laterale dx con fissurazione delle fibre discali anulari periferiche e segni di conflitto discoradicolare. A livello L4-L5 protusione discale circonferenziale di grado medio con fissurazione delle fibre discali anulari periferiche e stenosi di entrambi i neuroforami con maggior espressione a dx. A livello L5-S1, in esiti di emilanectomia sin, si documenta una focalita erniaria a sviluppo laterale dx che tende a scivolare cranialmente improntando il sacco durale. Il neuroforame di sx appare stenotico per ipertrofia degenerativa dei legamenti gialli .
Alla luce di tutto questo ho mandato le immagini a un neurochirurgo e sto attendendo una risposta, la mia domanda è: considerando che sono dieci anni che vado avanti con atroci dolori , avendo provato tutti i metodi di ginnastica e di terapie fisiche,avendo fatto tutte le terapie farmacologiche possibili inclusa quella con l'immunosoppressore, e considerando che sono arrivata a oggi che sono sotto morfina per riuscire a stare in piedi e non urlare, posso sperare che un neurochirurgo mi dica di operarmi? la fissurazione delle fibre discali è rischiosa? Grazie
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Mi pare che nelle Sue condizioni non vi siano troppi dubbi sulla necessità di intraprendere la via chirurgica per decomprimere le radici nervose interessate da compressione a più livelli.
Si tratta di farsi visitare, facendo vedere anche le immagini della rmn che suppongo recente, per vedere quale/i compressioni siano le maggiori responsabili della sintomatologia ed agire a tale/i livelli.
E' da dire che considerata la Sua storia clinica è sicuramente da privilegiare la tecnica mininvasa, per la cui documentazione La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato sulla mia pagina blog, che Le consentirebbe con minimo trauma chirurgico ed in anestesia locale di affrontare la risoluzione dei Suoi problemi specifici.
Cordialità
Si tratta di farsi visitare, facendo vedere anche le immagini della rmn che suppongo recente, per vedere quale/i compressioni siano le maggiori responsabili della sintomatologia ed agire a tale/i livelli.
E' da dire che considerata la Sua storia clinica è sicuramente da privilegiare la tecnica mininvasa, per la cui documentazione La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato sulla mia pagina blog, che Le consentirebbe con minimo trauma chirurgico ed in anestesia locale di affrontare la risoluzione dei Suoi problemi specifici.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
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Utente
Grazie per la risposta , guarderò gli articoli sperando che la risposta del neurochirurgo che ho interpellato arrivi al più presto...avevo sentito gia parlare di questa tecnica decompressiva e mi ero recata anche da un neuroradiologo un anno fa, purtroppo non se la sentì di farlo su di me perchè non avevo ancora il risultato della rachicentesi e mi disse di aspettare. Grazie ancora...
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E' una tecnica ormai conosciuta ed utilizzata da molti decenni e dà risultati più che positivi nella stragrande maggioranza delle volte (95-98%).
Rimettere le mani su di Lei con la tecnica classica (cioè microchirurgica) mi appare azzardato per i rischi, soprattutto per la zona già operata in precedenza, e per la pluralità dei livelli interessati.
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Rimettere le mani su di Lei con la tecnica classica (cioè microchirurgica) mi appare azzardato per i rischi, soprattutto per la zona già operata in precedenza, e per la pluralità dei livelli interessati.
Dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
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Utente
Nel precedente ricovero volevano fare una stabilizzazione della colonna, dal momento che avevo avuto problemi di incontinenza urinaria però avevano sospettato una sindrome della cauda e attrezzato una sala operatoria di emergenza. In realtà dopo una tac e due risonanze col contrasto e una visita neurologica si sono resi conto che la cauda non era ... ma non hanno nemmeno più fatto la stabilizzazione...insomma non hanno fatto altro che farmi dormire per dieci giorni imbottita di psicofarmaci per poi rimandarmi a casa dicendomi che era l'unico modo per togliere il dolore. Chiaramente uscita da li non ho proseguito la terapia, sono stata col mal di schiena accettabile per qualche mese e poi di nuovo sono peggiorata...nella risonanza precedente avevo una rottura dell'anulus, un piccolo frammento di ernia e le protusioni descritte nell'ultima erano messe meno peggio ...se c'è stato un peggioramento in nemmeno un anno di questo tipo la mia paura è che se qualcuno non fa qualcosa io come starò tra 12 mesi? inoltre non riesco a capire se queste fissurazioni sono tali o sono proprio rotture perchè come sa meglio di me i referti sono a libera interpretazione e quella che uno chiama ernia un altro la scrive come protusione.....quale potrebbe essere il rischio di un eventuale stabilizzazione e sempre e se mi venisse proposta?
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Utente
La ringrazio per la risposta e per essere l'unico fin'ora che me ne abbia data una ...sto aspettando con dei dolori atroci sempre la risposta di un neurochirurgo che però non riesce a visionare le immagini che mando purtroppo ...a questo punto pensavo di andare in un ospedale perchè non riesco più a monitorare il dolore nonostante il palexia e la tachipirina insieme ...dopo tre ore il dolore torna più forte ..e al di là di dieci anni di travaglio ora sono dieci giorni che cerco di mantenere la calma ma non so quanto resisterò ancora....io vivo in provincia di la spezia lei conosce un ospedale al quale possa rivolgermi e che sia in grado di sapere dove mettere le mani ? ho sentito parlare molto di quello di pisa e di lucca e di parma e stavo pensando di farmi portare al pronto soccorso...anche se il viaggio richiederà un sforzo disumano almeno spero mi facciano qualcosa....mi scusi tanto ma lei è l'unico medico col quale riesco a parlare, quello che ho interpellato si limita solo a rispondere via mail che le immagini non le vede nonostante abbia più volte spiegato la situazione e gli abbia chiesto se potevo fargli recapitare il cd da qualcuno. Sono davvero disperata....
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Non usiamo dare indicazioni su Centri ospedalieri nè su nominativi di Colleghi (d'altra parte non sarei in grado di indirizzarLa, non conoscendo alcuno nelle zone da Lei segnalate).
La ringrazio per le parole di apprezzamento pronunciate nei miei confronti e, se ha piacere, continui pure a dare notizie.
Auguri cordiali
La ringrazio per le parole di apprezzamento pronunciate nei miei confronti e, se ha piacere, continui pure a dare notizie.
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 09/07/2014.
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