Confusione medica sulle Ernie c6-c7

Salve,
ho 29 anni e mi hanno diagnosticato un'ernia. Questo è il referto della mia risonanza magnetica:

"L'indagine è stata eseguita con tecnica SE, TSE ed FFE, mediante acquisizione secondo i piani assiali e sagittali.
A livello di C6-C7 è presente una grossolana ernia a prevalente proiezione paramediana sx; essa presenta focali fenomeni fissurativi interni, oblitera la corrispondente guaina radicolare e gli adiacenti piani subaracnoidei, determina discreti effetti di impronta sulla corda midollare. Quest'ultima peraltro conserva una delineazione regolare ed un segnale omogeneo.
A carico dei restanti metameri esaminati non vi sono rilievi degni di nota; il canale spinale è di calibro normale."

Ora assodato che non sto messo benissimo e durante la mia lunga ( e dolorosa) attesa nel trovare una valida soluzione ho valutato pareri di vari neurochirurghi, ortopedici e medici di ogni genere. C'è chi mi consiglia vivamente l'ozonoterapia, chi la demonizza, c'è chi mi garantisce che tutto si risolverà con la fisiokinesiterapia, massaggi, manipolazioni, chi millanta stregonerie miracolose come il basculamento soffice.
La questione è: prima di spendere e regalare soldi a chiunque abbia la facoltà di parlare in nome della sanità, qual è la strada più efficiente e con meno effetti collaterali da seguire per cercare di curare un problema come l'ernia c6-c7?
Vi ringrazio per la disponibilità.
A presto
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
dalla descrizione del referto di RM sembrerebbe intuire che il tessuto discale interposto tra la 6° e la 7° vertebra cervicale, sia fuoriuscito verso il canale midollare rompendo il legamento longitudinale posteriore a comprimere la radice nervosa C7.

Una tale situazione credo non abbia alternative alla rimozione chirurgica del disco che, persa ogni funzione fisiologica, non avrebbe ragione di continuare ad esercitare una azione dannosa sugli elementi nervosi limitrofi.

E' chiaro che una decisione terapeutica, medica o chirurgica, va presa esclusivamente dopo un accurato esame clinico, valutando cioè sia i sintomi soggettivi (cui Lei nemmeno accenna) sia quelli oggettivi.

A distanza Le posso solo raccomandare vivamente di non sottoporsi a trattamenti manipolativi che, al di là della loro pericolosità in presenza di un disco estruso, comunque non intervengono sulla causa, ma eventualmente sui sintomi.
Analogo discorso vale per la ozonoterapia e altri provvedimenti cui non corrisponde alcun valore scientifico alla loro applicazione.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti

[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta dottore,
ne approfitto per approfondire la questione.
Non è altamente sconsigliato (dai più) un intervento così delicato?
Quali sono i rischi e in cosa consiste l'operazione? Possono esserci traumi cronici a riguardo?
Mi saprebbe consigliare un centro o un esperto a cui rivolgermi nei pressi di Roma?
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,

chi sono i più che sconsigliano l'intervento? (Il parrucchiee, l'ortolano, il custode dello stabile, il tramviere e simili?)
Un intervento non è un optional che si può scegliere o no di attuare.
Se le condizioni cliniche, anatomopatologiche pongono indicazione a tale trattamento, non ci sono alternative,
La terapia chirurgica è una terapia al pari della terapia medica, vi sono patologie che si trattano per via chirurgica, altre per via medica.

Per quanto riguarda i rischi si pensa spesso (magari sono i più a pensarlo) a quelli chirurgici, ma non si pensa per nulla ai rischi derivanti dal non effettuare un intervento indicato.
Spesso questi ultimi sono più gravi di quelli paventati dall'intervento che, in mani esperte, è quasi a rischio zero.

A Roma può rivolgersi in qualsiasi Ospedale dove esiste la Neurochirurgia o contattare uno o più neurochirurghi iscritti in questo sito che operano in Strutture di buona nomea.

Cordialità