La radice omolaterale
Da anni soffro periodicamente di mal di schiena ma da questo inverno la situazione è peggiorata nel senso di una maggiore frequenza del dolore e necessità di ricorrere a farmaci, per tale ragione mi è stata prescritta una RMN lombosacrale con il seguente esito:
Regolare il diametro sagittale dello speco vertebrale.
A L5-L4 erniazione discale, mediana-paramediana sinistra, con estrinsecazione intraforaminale, dove lambisce la radice omolaterale. Disco intersomatico ridotto in altezza, ipointenso in T2 come per fenomeni disidratativo-degenerativi.
Regolare il profilo posteriore dei restanti dischi intersomatici presi in esame. Regolare per morfologia volume ed intensità di segnale l'epicono e la cauda.
Il mio medico curante mi ha prescritto una elettromiografia e in seguito una visita ,ma considerando il periodo estivo non mi è stato ancora possibile avere una prenotazione, nell'attesa gradirei un vostro parere sull'esito della risonanza magnetica .
cordiali saluti
dike
Regolare il diametro sagittale dello speco vertebrale.
A L5-L4 erniazione discale, mediana-paramediana sinistra, con estrinsecazione intraforaminale, dove lambisce la radice omolaterale. Disco intersomatico ridotto in altezza, ipointenso in T2 come per fenomeni disidratativo-degenerativi.
Regolare il profilo posteriore dei restanti dischi intersomatici presi in esame. Regolare per morfologia volume ed intensità di segnale l'epicono e la cauda.
Il mio medico curante mi ha prescritto una elettromiografia e in seguito una visita ,ma considerando il periodo estivo non mi è stato ancora possibile avere una prenotazione, nell'attesa gradirei un vostro parere sull'esito della risonanza magnetica .
cordiali saluti
dike
[#1]
Dall'esito della RM,stando alla descrizione del referto, è presente un'ernia discale in L4-L5 con un disco verosimilmente degenerato.
In base ai Suoi sintomi, alla clinica e all'emg, è probabile che sia necessario l'intervento, ma questa rimane una mia ipotesi, non potendo avere riscontro diretto di quanto sopra.
Cordialmente
In base ai Suoi sintomi, alla clinica e all'emg, è probabile che sia necessario l'intervento, ma questa rimane una mia ipotesi, non potendo avere riscontro diretto di quanto sopra.
Cordialmente
[#2]
Ex utente
Egr. dr. La ringrazio per avermi risposto. Mi spaventa la possibilità di un intervento chirurgico e non solo per il rischio operatorio in sè ma anche per un riscontro negativo di un conoscente che è rimasto sulla sedia a rotelle a 40 anni in seguito ad un intervento di ernia discale, il buon senso dice che ciascuno rappresenta un caso a se stante , però il solo pensiero mi fa paura.
Peraltro da ciò che ho letto in rete spesso le ernie recidivano e mi chiedo se non potrebbe rivelarsi inutile intervenire chirurgicamente.
Desidero chiedere se ci sono altre terapie possibili che possano portare ad una "convivenza" con questa patologia senza ricorrere alla chirurgia.
cordiali saluti
Peraltro da ciò che ho letto in rete spesso le ernie recidivano e mi chiedo se non potrebbe rivelarsi inutile intervenire chirurgicamente.
Desidero chiedere se ci sono altre terapie possibili che possano portare ad una "convivenza" con questa patologia senza ricorrere alla chirurgia.
cordiali saluti
[#3]
Egregio signore,
è invero molto difficile che un intervento di ernia del disco procuri danni così devastanti. Non entro ovviamente nel merito, non conoscendo il caso.
Le ernie non recidivano poichè qualsiasi "cosa" si tolga dal corpo umano non si riforma, tranne purtroppo i tumori.
Le cosiddette recidive sono dei residui di frustoli discali che, nella maggioranza dei casi, rimangono in sede ben aderenti allo spazio in cui sono contenuti.
In alcuni casi, dipendendi da molte variabili, essi fuoriescono creando la medesima sintomatologia e per questo, semplificando il concetto, si parla di recidiva dell'ernia.
Da ciò non si deve dedurre che è inutile togliere l'ernia perchè tanto si riforma.
In prima istanza si possono proporre metodiche diverse (non alternative), ma per l'indicazione a queste (compresa la terapia medico-conservativa) è necessaria la valutazione completa e diretta del caso clinico.
Spero di esser stato esauriente, in ogni caso rimango disponibile a eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordialmente
è invero molto difficile che un intervento di ernia del disco procuri danni così devastanti. Non entro ovviamente nel merito, non conoscendo il caso.
Le ernie non recidivano poichè qualsiasi "cosa" si tolga dal corpo umano non si riforma, tranne purtroppo i tumori.
Le cosiddette recidive sono dei residui di frustoli discali che, nella maggioranza dei casi, rimangono in sede ben aderenti allo spazio in cui sono contenuti.
In alcuni casi, dipendendi da molte variabili, essi fuoriescono creando la medesima sintomatologia e per questo, semplificando il concetto, si parla di recidiva dell'ernia.
Da ciò non si deve dedurre che è inutile togliere l'ernia perchè tanto si riforma.
In prima istanza si possono proporre metodiche diverse (non alternative), ma per l'indicazione a queste (compresa la terapia medico-conservativa) è necessaria la valutazione completa e diretta del caso clinico.
Spero di esser stato esauriente, in ogni caso rimango disponibile a eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.9k visite dal 26/07/2008.
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