Recidiva ernia l5-s1

Salve,
nel Novembre 2009 (cioè a 19 anni) ho eseguito l'intervento per ernia del disco L5-S1. Per i primi tempi tutto bene, fino a quando poi da circa un anno son tornati i dolori simili a quelli di prima. Ho fatto una RMN lo scorso anno ma poi ho lasciato star tutto in quanto i dolori erano saltuari. Ma da circa un mese non riesco più a piegarmi, dopo mezzora di passeggiata sono stanca ed inizio ad aver dolori lungo la gamba. Cosi mi son rivolta al neurochirurgo con una nuova RMN. Lui mi ha detto però che preferiva una TAC con e senza mezzo di contrasto in modo tale da capire fino a che punto si tratta di ernia o di tessuto cicatriziale. ho ritirato la TAC e questo è l'esito:
A L4-L5 minima protrusione discale ad ampio raggio non determina compressioni delle strutture nervose.
A L5-S1 il disco intersomatico è assottigliato. Sono evidenti gli esiti di emilaminectomia e emiflavectomia sinistra. Il sacco durale tende ad impegnarsi nella breccia ossea chirurgica. residua protrusione discale associata a modica quantità di tessuto fibroso determina compressione della radice S1 sinistra all'emergenza dal sacco durale. Dopo contrasto il tessuto fibroso presenta impregnazione patologica.

Cosa vuol dire tutto ciò?
Grazie mille.

Chiara, 24 anni
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Direi che più che una recidiva d'ernia (in parte comunque presente) vi sia essenzialmente una fibrosi cicatriziale che comprime le strutture meningo.radicolari per cui Lei ha i noti disturbi.
Farei delle infiltrazioni radicolari (due, massimo tre) in loco.
Se il problema non si risolvesse, si dovrebbe prendere in considerazione l'eventualità di un intervento in mininvasiva (a cielo chiuso) direttamente nel forame di coniugazione, cioè dove scorre la radice nervosa spinale.
Se ha piacere, legga gli articoli che ho scritto sull'argomento, nella mia pagina blog.
Cordialità

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