Ernia s5-l1 sottolegamentosa

Buongiorno
Avrei bisogno di un parere visto che attualmente ho effettuato 2 consulti discordanti; premessa necessaria : nel 2007 ho sofferto per un ernia lombare che mi è stata trattata con un infiltrazione di cortisone che mi ha rimesso in piedi ( gioco a pallavolo e faccio pesistica come allenamento complementare ).
Da marzo ho iniziato ad avere dolore alla schiena che dopo 2 giorni( mi ero nel frattempo allenato in palestra ) si è trasformato in un forte dolore a tutta la gamba destra fino al piede ( parte esterna ). Una RMN ha rilevato un ernia recidiva S5-L1 sottolegamentosa con schiacciamento del disco ( disidratato ).Il medico di famiglia dopo avermi visitato NON rilevava alcun deficit motorio n'è perdita di forza quindi mi prescriveva un cocktail di farmaci ( voltaren 1x3, tramadol 20x3, miorilassante 1x2 , protettore stomaco 1x1 ) . Un primo neurochirurgo mi indicava come unico trattamento risolutore l'intervento chirurgico ( eliminazione completa del disco e sostituzione con un elemento in silicone ). Un secondo specialista invece mi sconsigliava fermamente l'intervento visto che non avevo alcun deficit e mi indicava di proseguire nella terapia farmacologica . ( con possibilità di riprendere le attività sportive con le dovute cautele ) . Nel frattempo ho iniziato della fisioterapia ( da 3 settimane ) che sta dando qualche risultato ( diminuzione del dolore ; fastidio solo sotto il gluteo destro e al polpaccio ; farmaci ridotti a : voltaren 1x2 ; miorilassante 1x1 ; protettore stomaco 1x1 ). Visto che sono tre mesi che mi imbottisco di farmaci posso scendere ancora nei quantitativi o devo proseguire ? È realmente necessario l'intervento ? Vivo nel "terrore" che possa ripresentarsi un attacco acuto come tre mesi fa che mi impedisca di muovermi e di finire ancora al pronto soccorso ( mi hanno rimesso in piedi dopo una flebo di tramadol prima e di morfina poi .... Il dolore era insopportabile )
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Probabilmente, la via di mezzo fra i due parere può essere la migliore.
Se non vi sono deficit neurologici ed il dolore regredisce completamente o, comunque, in maniera tale da consentirLe uno stile di vita "ordinario", non farei altro che un trattamento conservativo.
Qualora ciò non si verifichi, propenderei per un trattamento neurochirurgico mininvasivo per cui la rimando alla mia pagina blog, ove sono trascritti due miei articoli che ho pubblicato sull'argomento.
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
La ringrazio per la rispost Dott. Della Corte.
Da circa 1 mese abbondante la sintomatologia dolorosa e' regredita decisamente ( giusto per darle un idea , quando mi hanno portato in PS era valutabile a 9 mentre ad oggi potrebbe essere un 3 ).
Da circa 48 ore ho cessato l'assunzione di voltaren 50mg per verificare se il dolore aumenta o meno.
Riesco a guidare tranquillamente , cosi come camminare ; ho solo un "attacco" doloroso ( scala 5 circa ) quando passo dalla posizione seduta a qualla eretta dove ho dolore sotto il gluteo che scompare dopo qualche secondo.
Per il resto ho ancora un leggero fastidio al polpaccio e al gluteo , come gia detto in precedenza.
Secondo lei il processo di guarigione sara lungo?
grazie mille
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non è possibile dirlo, ma ritengo che si possa continuare col trattamento conservativo. Se nel giro di alcune settimane la risoluzione sarà soddisfacente non farei altro ma manterrei uno stile di vita che non "sfrutti" eccessivamente la schiena.
Cordialità