Rmn colonna lombosacrale
Gentile dottore, da circa tre mesi soffro di mal di schiena, e da due non riesco a camminare, per il dolore della gamba.
Ho fatto le varie terapie farmacologiche, senza il risultato.
Da RMN risulta:verticalizzazione antalgica del rachide, con perdita della fisiologica curvatura in lordosi. Presenza di fenomeni degenerativi discali, con ipointensita struttuale a livello L4-L5, particolarmente evidente nella sequenza T2-pesata,compatibilmente con perdita del contenuto idrico del nucleo e con iniziale reazione delle limitanti somatiche contraposte(tipo modic2). Si apprezzano manifestazioni spondilosiche con segni di natura artrosica a livello interapofisario. Irregolarità delle limitanti somatiche della gran parte dei metametri studiati per la presenza di piccole ernie di Schmorl.
A livello L4-L5 si apprezza un'evidente protrusione discale ad ampio raggio con impronta sulla porzione anteriore del sacco durale e con iniziale interessamento degli spazi radicolari corrispondenti.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti del normale.
Ho consultato due neurochirurghi di cui uno mi ha consigliato la fisioterapia, invece l'altro me la ha sconsigliata assolutamente.
Volevo sentire la sua opinione su questo fatto e sul referto.
Grazie.
Ho fatto le varie terapie farmacologiche, senza il risultato.
Da RMN risulta:verticalizzazione antalgica del rachide, con perdita della fisiologica curvatura in lordosi. Presenza di fenomeni degenerativi discali, con ipointensita struttuale a livello L4-L5, particolarmente evidente nella sequenza T2-pesata,compatibilmente con perdita del contenuto idrico del nucleo e con iniziale reazione delle limitanti somatiche contraposte(tipo modic2). Si apprezzano manifestazioni spondilosiche con segni di natura artrosica a livello interapofisario. Irregolarità delle limitanti somatiche della gran parte dei metametri studiati per la presenza di piccole ernie di Schmorl.
A livello L4-L5 si apprezza un'evidente protrusione discale ad ampio raggio con impronta sulla porzione anteriore del sacco durale e con iniziale interessamento degli spazi radicolari corrispondenti.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti del normale.
Ho consultato due neurochirurghi di cui uno mi ha consigliato la fisioterapia, invece l'altro me la ha sconsigliata assolutamente.
Volevo sentire la sua opinione su questo fatto e sul referto.
Grazie.
[#1]
Come è stato più volte affermato, un referto rmn non è sufficiente per stabilire quale trattamento debba essere messo in atto ed in quali tempi. E' importante che si conoscano i disturbi, oggettivi e soggettivi, di cui è affetto il paz. Se vi è corrispondenza clinica fra tipo di disturbi (soprattutto obbiettivi) ed immagini relative all'indagine neuroradiologiche.
Se non vi è sufficiente convincimento, e soprattutto se i disturbi sono solo soggettivi, ben si può attendere con un trattamento conservativo (tipo bustino, terapia medica anche cortisonica, ionoforesi, tens...).
Se, viceversa, il disturbo dura da parecchio tempo, i disturbi sono anche deficitari, ad esempio nella deambulazione, stazione eretta...), allora si pone cogentemente il problema del trattamento chirurgico, con quale tecnica è da stabilire successivamente.
Cordialità
Se non vi è sufficiente convincimento, e soprattutto se i disturbi sono solo soggettivi, ben si può attendere con un trattamento conservativo (tipo bustino, terapia medica anche cortisonica, ionoforesi, tens...).
Se, viceversa, il disturbo dura da parecchio tempo, i disturbi sono anche deficitari, ad esempio nella deambulazione, stazione eretta...), allora si pone cogentemente il problema del trattamento chirurgico, con quale tecnica è da stabilire successivamente.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 09/06/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.