Angioma cavernoso, quale intervento?

Buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni e vi scrivo perchè dopo circa due anni dal primo episodio, mi è stata diagnosticata (qualche settimana fà) una forma molto lieve di epilessia.
Solo questa settimana, dopo aver effettuato una risonanza magnetica ed un elettroencefalogramma è stato possibile vedere che questa forma di epilessia è causata da un ANGIOMA CAVERNOSO DEL LATO TEMPORALE SINISTRO NELLA REGIONE DELL'UNCUS.
Mi è stato quindi consigliato un intervento chirurgico presso l'ospedale Niguarda di Milano. La notizia che ha sconvolto me oltre che miei famigliari, ha fatto nascere nei giorni a seguire molti interrogativi: che tipo di intervento è? Ci sono dei rischi? Un intervento chirurgico alla testa spaventa veramente molto.
La forma di epilessia causata è molto lieve e non mi causa disagi (senso di svenimento unito ad un eccesso di salivazione, smarrimento e difficoltà comunicative tutto questo per pochissimi secondi - una, due volte al giorno ... a volte assente per intere settimane)
Chiedo gentilmente informazioni, al fine di poter prendere la decisione migliore e soprattuto serenamente.
Cordiali Saluti.
Paola
[#1]
Dr. Luciano Buttolo Neurochirurgo 1
Gentile Signora,
la mia risposta sarà breve e generale in considerazione della scarsità di informazioni a disposizione; l'angioma cavernoso o cavernoma è una lesione beningna per definizione chirurgica, che in questo caso avendo sede nell'uncus ha come manifestazione clinica crisi epilettiche. In linea generale ritengo corretta l'indicazione alla chirurgia posta dai colleghi del Niguarda, considerando anche il fatto che esiste in tale centro neurochirurgico un buona esperienza della chirurgia dell'epilessia. Comunque , in considerazione della mancanza di dati precisi della sede, dimensioni della lesione, la domanda che può porre ai suoi diretti interlocutori è se la radiochirurgia può essere in questo caso preso in considerazione. A disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialità
Dr Luciano buttolo

[#2]
Dr. Claudio Bernucci Neurochirurgo 89 1
Gent.le Sig.ra,
penso che se le crisi sono frequenti e/o non controllabili con la terapia, l'indicazione chirurgica sia stata corretta e il centro a cui l'hanno indirizzata ha la massima esperienza internazionale per la cura di tali problematiche.Altre terapie per gli SC non ne esistono e non è ancora stato dimostrato scientificamente con certezza che la radiochirurgia sia una valida alternativa all'intervento.

Le indicazioni su riportate non possono sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi

[#3]
Dr. Salvatore Chibbaro Neurochirurgo 11
Gentile Signora,
le premetto che in considerazione delle succcinte informazioni da lei fornite il parere da me espresso non può ritenersi definitivo e/o affidabile al 100%. Per quanto riguarda l'angioma cavernoso e/o cavernoma posso affermare che si tratta di una patologia benigna e che questa negli individui giovani anche se paucisintomatica va trattta chirurgicamnete per la tendenza che questi hanno a crescere in seguito a ripetuti microsanguinamneti nel tempo. L'intervento potrebbe anche curare l'epilessia, ma questo non è garantito, di cui lei al momento soffre e cioè di una forma detta "temporale". Ritengo che l'intervento è una procedura con un rischio medio-basso (nel nostro centro si viene ricoverati la mattina stessa dell'intervento e spesso si torna a casa dopo 2-3 giorni) e questo va fatto a mio parere vista la sua giovane età. I rischi cosi come le modalità dell'intervento dovrà/potrà discuterli con il chirurgo che la prenderà in carico, lui avrà tutti gli elmenti per farle un bilancio clinico-chirurgico. L'intervento comunque consiste nel praticare un'incisione cutanea sopra l'orecchio (previo centraggio con un apparecchio che si chiama neuronavigatore) in modo da farla più mpiccola possibile, e successivamente nel rimuovere un disco d'osso al si dotto del quale si trovano le meningi che sono l'involucro più esterno del cervello incise le quali con l'ausilio del microscopio quindi in microchirurgia e sempre con la guida del navigatore si identifica l'angioma che si asporterà nel rispetto del cervello sano circostante. Alla fine l'osso verrà riposzionata e la cicatrice non si vedrà perchè piccola e sotto i capelli che non le verranno neppure tagliati.
A disposizione per ulteriori chiarimenti e/o informazioni mi è gradita l'occasione per inviarle cordiali saluti e augurarale una pronta guarigione.

Salvatore Chibbaro
Neurochirurgia Trieste

[#4]
Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 189 7
Gentile Utente,
vedo solo oggi la sua richiesta di consulto on-line e noto con piacere che le risposte fornitele da altri miei colleghi coincidono con il mio parere. In particolore, oltre a ritenere il rischio di tale intervento medio-basso, sono d'accordo con l'indicazione ad effetuare l'intervento chirurgico.
Cordiali saluti.

Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO

[#5]
Utente
Utente
Vorrei ringraziare i quattro medici che hanno risposto tempestivamente alla mia mail nel novembre del 2005.
I vostri consigli e le spiegazioni fornite mi sono servite e mi hanno chiarito molto. Un mese fà ho effettuato l'intervento chirurgico a Milano al San Raffaele (un ora da casa) e tutto è andato molto bene. Ero molto spaventata ma il neurochirurgo mi ha seguito benissimo e questo rapporto mi ha incoraggiato molto.

Vi ringrazio nuovamente per le vostre spiegazioni.
Cordiali Saluti.
Paola
Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

Leggi tutto