Ictus emorragico

Prego chiunque possa togliermi questo peso di farlo,un mese fa esattamente il giorno di pasquetta,mio padre ha avuto un malore improvviso,poco prima stavamo parlando tranquillamente e poco dopo era disteso a terra,inizialmente quando l'ho visto ho pensato a vertigini visto che lui ne soffriva,invece poi quando mi ha parlato ho capito che era stato colpito da un ictus,perchè parlava male,anche se si capiva,la bocca era storta e la parte sx non la muoveva,ho avvertito subito il 118 dicendo cosa sospettavo e poi ho atteso l'ambulanza che è arrivata dopo ben 45 minuti,mio padre nel frattempo era cosciente,anche se gli occhi li aveva sempre chiusi e quando gliel' ho chiesto di aprirli lui l'ha fatto ma mi ha risposto di vedere tutto giallo e pi erano girati tutti verso dx.Comunque una volta arrivati i paramedici,hanno avuto difficoltà nello scendere mio padre,visto che era un uomo pesante e poi ci trovavamo al secondo piano,perciò anche in quel caso è trascorso tempo(lui sempre cosciente)l'ambulanza una volta caricato è partita dopo 10 o 15 minuti perchè stavano prendendo i dati ,pressione ecc.Sono salita sul mezzo anch'io e non hanno azionato la sirena(mio padre cosciente)a circa un km dall'ospedale l'ambulanza si è fermata e ci sono voluti altri 10 minuti x ripartire,nel frattempo mio padre ha iniziato a russare,da ignorante io credevo dormisse invece era entrato in coma.Entrati al PS il medico di turno capiva subito l'urgenza e richiedeva una TAC mentre i paramedici dell'ambulanza mi dicevano con un sorriso quasi come se dovessi ringraziarli che avevano dato un codice rosso per mio padre così avrebbero subito effettuato una tac(ma perchè cosa volevano dargli un giallo?)
fatto sta che tutto questo è accaduto in 2 ore e alle 13 dopo aver fatto la tac il medico di turno mi metteva al corrente dell'esito dicendomi che purtroppo mio padre era stato colpito da un ictus emorragico vasto,circa 9 cm,e che vista l'età 79 anni,non c'era niente da fare se non aspettare la morte,l'emisfero dx era allagato e non si poteva intervenire,non avrebbe passato la notte,infatti alle 23,40 è deceduto e io non mi do pace,secondo voi se non ci fossero stati tutti questi ritardi si sarebbe potuto salvare?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
purtroppo <quel peso>, immagino il peso del dubbio che tutto sia stato fatto diligentemente, nessuno di noi può alleggerirlo senza consultare la documentazione clinica, soprattutto senza visionare le immagini della TC.
Non è possibile quindi dire se quell'emorragia poteva esser trattata con un intervento o se questo sicuramente non avrebbe modificato la prognosi.
In questi casi non c'è un univoco comportamento da seguire, poichè sono molti i parametri clinici e neurologici da valutare, come anche le caratteristiche e l'estensione dello spandimento emorragico che, in alcuni casi, può essere trattato con provvedimenti palliativi, ma di scarsa efficacia sia per la sopravvivenza che per i gravi reliquati che ne possono derivare, come in altri con maggior successo.

Per Suo scrupolo e per sentirsi tranquilla, può consultare, documenti alla mano, uno specialista del settore, ovvero un neurochirurgo.

Mi spiace sinceramente per Suo padre.
Con cordialità



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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la cortese risposta,ho già fatto richiesta della cartella clinica,la TAC l'avevo anche visionata in ospedale,sinceramente non so se si poteva intervenire vista la vasta emorragia,nel tratto interno e non superficiale del cervello,il mio dubbio più grande è nell'attesa dei soccorsi e nell'incapacità degli stessi che sono intervenuti sul luogo e che hanno portato ritardi su ritardi,sulla cartella clinica risulta anche chi inizialmente è arrivato e ha soccorso il paziente?Non trovo pace...
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Utente
Utente
mi scusi poi un'altra domanda,mio padre è stato messo in attesa,cioè parcheggiato aspettando la sua morte,in un ospedale non attrezzato,perchè secondo il dottore del PS non era il caso ne di trasportarlo e nemmeno di operarlo,perchè diceva non avrebbe superato l'operazione stessa.Nel frattempo è stato portato al reparto di medIcina. Poi è stato trattato,dopo aver messo un catetere,con ipertensivi(la pressione si è mantenuta sempre alta purtroppo) e diuretici,più tardi quando gli organi hanno iniziato a cedere è sopraggiunta la febbre e si è alzata la glicemia,poco dopo è deceduto,secondo lei potevano fare altro?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
alle Sue domande potrei rispondere solo consultando la documentazione clinica.
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Utente
Utente
Dottore ho ritirato la cartella clinica di mio padre,di seguito le scrivo ciò che la TAC riportava:Esame eseguito con tecnica volumetrica nelle sole condizioni basali.Voluminoso ematoma intraparenchimale emisferico destro(estensione antero-posteriore orientativa di 9 cm)con associato alone di edema peri-lesionale.Ne consegue vistoso effetto massa sull'intero encefalo,caratterizzato da spianamento diffuso dei solchi cerebrali,specie quelli di destra,e notevole effetto compressivo sul sistema ventricolare depiazzato verso sinistra.al momento lo shift verso sinistra delle strutture mediane in sede sovra-tentoriale è superiore 10 mm.Coesiste condizione di emoventricolo massivo tetra-ventricolare,con dilatazione per ostacolato deflussosopprattutto del ventricolo laterale sinistro.
mi rendo conto che le condizioni erano gravi,ma resta il fatto che ho chiamato i soccorsi alle 9,45 e all'ospedale,distante solo 10 km siamo giunti alle 11,32.mio padre è stato cosciente per circa un'ora e poi è entrato in uno stato di coma,sembrava dormisse,perchè russava come faceva sempre,spero soltanto non si sia reso conto di ciò che accadeva intorno a lui.La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Ictus

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