Anterolistesi di secondo grado di L4 su L5

Buongiorno,

ho 47 anni, maschio, normopeso, ho sempre praticato sport ed ho molto sforzato la schiena in passato (ho lavorato come cameriere per qualche anno). Avverto dolore nella zona lombare da diverso tempo; faccio yoga da circa un anno e sedute periodiche dall'osteopata, che mi alleviano il dolore, anche solo per un pò.
Non ho mai avuto incidenti o particolari traumi alla schiena. Per lavoro trascorro molto tempo in auto o seduto.

Ho eseguito un RX del tratto lombare nei gg scorsi con questo referto:
Lisi istmica completa di L4 con anterolistesi di secondo grado di L4 su L5. Annullamento dello spazio interdiscale tra L4 e L5. Nettamente ridotto il calibro dei relativi forami di coniugazione. Si consiglia valutazione Neurologica dei reperti.


Queste sono le mie domande:
Esistono delle cure farmacologiche, o una ginnastica posturale che possa risolvere questo problema?
Devo proseguire con ulteriori esami prima di farmi visitare da uno specialista, ad esempio un Risonanza Magnetica?
Dovrei sentire il parere di un ortopedico?

Sono preoccupato all'idea che questo problema si possa risolvere unicamente con intervento chirurgico. In questo caso, quali rischi potrebbe comportare l'operazione?

Vi ringrazio in anticipo! Un saluto...
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
sicuramente sarà necessario eseguire la RM, poi la decisione di eseguire l'intervento chirurgico (molto probabile) spetta allo specialista che La visiterà.
A tal proposito La informo che gli specialisti che si occupano di chirurgia vertebrale sono neurochirurghi e ortopedici.
E in ogni caso, se Lei chiede a un neurochirugo a chi rivolgersi, secondo Lei quale può essere la risposta?

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Utente
Dr . Migliaccio,
la ringrazio per la sollecita risposta.

La mia domanda circa il parere di un ortopedico le sarà sembrata sciocca,
ma le assicuro che i non addetti / pazienti non sanno bene come orientarsi
se un referto che riguarda la colonna vertebrale, dunque delle ossa, consiglia di approfondire il problema con una valutazione neurologica.
Ho chiesto un consulto nella sezione Neurochirurgia, ma non ne ero certo, avrei potuto scrivere (nella mia ignoranza) anche nella sezione Ortopedia!

Le chiedo ancora: l'intervento chirurgico che si prospetta è rischioso? Quali sono, in media, i tempi di recupero?

Grazie di nuovo, buon lavoro!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
a questo mondo ogni cosa ha i propri rischi (scendere/salire scale, attraversare la strada, viaggiare in auto, aereo, treno, nave), ma non per questo stiamo tutti chiusi in casa.
Dai rischi non sono esenti le terapie sia mediche che chirurgiche, ma essi possono essere anche maggiori se una terapia indicata non viene effettuata.

L'intervento cui verosimilmente dovrà sottoporsi non pone particolari difficoltà né è ad alto rischio di gravi complicanze, anche se, per Legge, nel consenso informato, si è obbligati a informare l'operando di quelli anche rari e rarissimi.
Il consenso informato ha la stessa finalità del "bugiardino" dei farmaci.
In esso sono elencati tutte le possibili complicanze e i rischi della loro assunzione, ma ciò non impedisce, prese le precauzioni opportune, di assumere una aspirina.
Se per tempi di recupero intende il periodo di convalescenza post operatoria, essi variano da 30 a 60 gg a seconda di particolari variabili individuali (peso, attività lavorativa ecc.).

Per quanto riguarda la competenza specialistica del settore, Le ho già detto.
La mia battuta di spirito (spero me l'abbia consentita) voleva significare che se chiede un parere clinico a un neurochirurgo (quindi ritenendolo competente) e poi chiedergli se deve sentire un Ortopedico è come se, andando in una enoteca,chiedesse se può comprare il vino dal droghiere di fronte, pur avendo entrambi degli ottimi vini d'annata :-))).

Con cordialità e...cin...cin!!!