Frattura l2

Salve, il 3 Gennaio riportai una frattura ed avvallamento della limitante somatica superiore L2 con associato edema diffuso, frattura che purtroppo fu diagnosticata con un mese di ritardo. Dunque, sebbene con forti dolori e gambe debolissime, continuai le mie normali attività, probabilmente aggravando la cosa.
Ho portato per tre mesi, se pure in maniera discontinua, un tutore modelo C - 35. Ma a oggi, ritirando la RM fatta due gironi fa, ho trovato questo referto: "Conservata l'ampiezza del canale spinale in esame con segni spondilosici in specie di tipo interapofisario.
Discontinuità ed avvallamento della limitante somatica superiore L2 con associato edema da impatto ridotto al precedente esame del 05/02/14. Conservato l'allineamento del muro somatico posteriore.
Non evidenti ernie e/o protrusioni ai livelli esplorati.
Cono midollare terminante a livello L1, di morfologia a dimensioni regolari.
Ora, da premettere che prima di questa seconda RM andai a consulto presso un neuorichirgo in regime ambulatoriale, e mi disse che tutto andava okay. Ma a oggi il referto della Rm mi sembra indentico a quello del 05/02, e i sintomi non sono migliorati.
Accuso sempre forti fitte alla parte lesa, ancor più da seduto. Le gambe sono deboli, e ultimamente ho un forte aumento dei dolori intercostali e articolari.
Ora, mi chiedevo, leggendo la prima parte del referto, ma questo trauma può dunque portare conseguenze degenerative? E se sì, di che tipo? E quale sarebbe l'iter corretto da seguire? Dato che a cinque mesi e mezzo da questa frattura non noto mutamenti, e inoltre l'edema è ancora visibile dalla RM.
Grazie mille.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
non potendo visionare e confrontare gli esami radiologici non posso che esprimere pareri non oggettivi, ma solo intuitivi.
Da ciò che Lei descrive riportando i referti, sembrerebbe esserci un miglioramento (ridotto edema da impatto) e la frattura sembrerebbe consolidata.
Il fatto poi che Lei non ha significativi deficit neurologici è confortato dall'integrità del muro posteriore della vertebra, ovvero non ci sono frammenti nello spazio mieloradicolare ( cioè dove ci sono le radici nervose) che risulta di ampiezza normale.

Per quanto riguarda i sintomi che riferisce, essi vanno valutati clinicamente, anche perchè una frattura di L2 (così come descritta) non dovrebbe produrre dolori intercostali e i non meglio definiti, articolari.

Cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta. Mi chiedevo solo per la dicitura "segni spondilosici in specie di tipo interapofisario.", non presente nel referto fatto a un mese dalla frattura, e trovato invece nel referto della Rm fatta a 5 mesi di distanza dalla stessa.
Può essere un processo dovuto sempre al trauma? Fermo restando che, ovviamente, come da prassi procederò appena possibile a una nuova visita di controllo neurochirurgica.
Grazie mille
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
No! La spondilosi è un processo degenerativo abbastanza comune dopo i 50 anni, ma si può osservare, per vari motivi,anche prima.
Se una spondilosi ha importanza clinica lo si valuta ascoltando la storia clinica del paziente e visitandolo.

Con cordialità