Il dolore lancinante iniziale è sparito, ora ho un costante dolore al gluteo destro che mi

Buongiorno, le spiego velocemente la mia situazione clinica a seguito di RM Lombo-sacrale: III disco interspazio conservato con disco disidratato, debordo a largo raggio del profilo discale con bulging centrale contenuto in conflitto con la dura del canale dei limiti della norma; V disco interspazio ridotto con disco degenerato,grossolano debordo focale apparentemente sottolegamentoso del profilo discale in conflitto centrale con la dura in canale e recessi laterali nei limiti della norma,iniziale impegno foraminale inferiore bilateralmente; IV disco componente estrusa migra parzialmente verso il basso inglobando L5 a destra. A dicembre sono stato bloccato un mese a letto con forte lombosciatalgia, poi ho effettuato terapia con iniezioni di cortisone, piroxicam e anche diclofenac (il medico di famiglia le ha provate tutte...) In seguito ho effettuato 20 sedute di Ozonoterapia. Il dolore lancinante iniziale è sparito, ora ho un costante dolore al gluteo destro che mi impedisce alcuni movimenti come sporgere il busto in avanti. Ho iniziato fisioterapia in acqua da due settimane e da alcuni giorni mi hanno prescritto Lyrica 75mg al giorno. Essendo passati quattro mesi inizio a perdere fiducia nelle terapia conservative e mi chiedevo se sia il caso di consultare un neurochirurgo per un eventuale operazione.La mia domanda è se esistono interventi mininvasivi efficaci per il mio caso, di cui leggevo nei vari siti su internet, come la Percutanea Mininvasiva, dekompressor,discolisi con O2-=3,Idet,Discectomia Laser,Epidurolisi. Se si, se si effettuano in convenzione con il SSN o solo privatamente. O eventualmente se ha qualche suggerimento su Terapie alternative che possa effettuare per risolvere il mio problema che ora inizia a diventare anche un problema lavorativo visto che sono un lavoratore autonomo... Grazie Mille
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
è probabile che la Sua situazione clinica sia destinata a risolversi solo con l'intervento chirurgico.
Le tecniche e procedure cui Lei accenna non sono alternative all'intervento tradizionale (che comunque non è invasivo, l'incisione cutanea è di 4-5 cm, la procedura si esegue con il microscopio operatorio che consente di avere "sottocchio" tutte le strutture anatomiche della zona su cui si interviene, diversamente dalle metodiche percutanee), ma hanno una ben precisa indicazione che dipende dal tipo di ernia, dalla sua posizione nel canale vertebrale, dal contatto con una o più radici ecc.

Quindi la scelta della tecnica chirurgica va fatta solo dopo la valutazione degli esami strumentali e soprattutto dopo una accurata e scrupolosa visita neurochirurgica.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti