Ernia colonna l4-l5 e l5-s1 espulsa

Buongiorno dott. Migliaccio
Mi presento sono matteo di Perugia ho 41 anni e sono uno sportivo(atletica),volevo innanzitutto porgerle i miei complimenti(anche a tutti gli altri medici del sito),,per la sua competenza e disponibilità mostrata agli utenti(professionisti come lei se ne trvano veramente pochi).La contatto x avere solo dei consigli da parte sua .
Allora 2 anni fà mi bloccai alla schiena con due colpi di tosse..feci la risonanza,la quale riscontrava 2 ernie discali a livello L4-L5 e L5-S1,con delle infiltrazioni riuscii a superare la cosa.Dopo un mese ripresi l'attività sportiva (Corsa) associata a tanta ginn. posturale e potenziamento muscolare a livello lombare e addominale, tutto bene fino al 26 marzo 2014 quando ho incominciato a sentire dolore alla schiena molto forte che poi si è irradiato a tutta la gamba,il medico di famiglia mi a detto di provare con infilttrazioni,che ho fatto x 10 giorni una al gg.Il risultato è stato di un leggero miglioramento al dolore del gluteo e cosia ma mi è subentrato un'intorpidimento delle 3 dita del piede e esteno del plantare.dopo cio ho rifatto la risonanza la quale riporta le due ernie discali come 2 anni fà però ora la L5-S1 è copletamente espulsa di 1,8 cm e migrata adando a comprimere il nervo sciatico.Allora sentendo un neurochirurgo telefonicamente mi ha consigliato di fare l'elettromiografia che puntualmente ho fatto il 26/04/2014
L'esame riporta un forte deficit alla radice S1, Quindi credo di andare dal neurochirurgo appena mi riceva , Ier si è intorpidito tutto il piede in quanto sono stato 2/3 ore inpiedi perdendo la sensibilità totale.
Crede che bisognerà intervenire chirurgicamente?se si, aspettare molto visto i miei sintomi aggrava la cosa?( sintomi comunicati al neurochirurgo3gg fa. il quale mi avrebbe fatto sapere x la visita).
Ipotizzando l'intervento potrò tornare ad una vita normale compresa la mia attività sportiva?
Ora sono molto preoccupato dal dficit alla radice che riduce o annulla certi movimenti,se si interviene poi si recupera il deficit o rimarrà?
La ringrazzio e se possibile la terro aggiornata
Con stima Matteo
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
La ringrazio delle parole di apprezzamento nei miei confronti, ma è ben inteso che qualsiasi altro collega può qui intervenire.

Da ciò che racconta, sembrerebbe una situazione clinica abbastanza critica che necessiterebbe di intervento chirurgico alquanto sollecito, ma io (e nessuno a distanza) senza visitarLa e senza visionare le immagini, posso confermare questo sospetto.

Non ho bene capito se, accanto ai disturbi della sensibilità, si associa anche un disturbo motorio.
In ogni caso, soprattutto in presenza di un deficit motorio, prima si interviene a rimuovere la causa della sofferenza radicolare più la ripresa della funzionalità sarà possibile.
Infine, al di là delle possibili complicanze e/o insuccessi (davvero minimi in mani esperte), l'intervento viene effettuato per evitare aggravamento dei sintomi o la comparsa di danni maggiori e il ritorno alle proprie abitudini di vita è la regola.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti


[#2]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
gentilissimo dott. Migliaccio
Volevo comunicarle che ho effettuato l'intervento (come sopra) il 05/05/1012,tutto bene e sin dal gg successivo mi sono completamente passati i dolori alla gamba e sempre in prima giornata post int. il prof. mi ha rimesso inpiedi e ho gia camminato.
Oggi dopo 4 gg faccio circa 1 km e mentre cammino sento che aumenta il torpidio alla pianta del piede e come un senso di gonfiore(credo sia normale)che puntualmente regredisce fino a scoparire subito dopo essermi fermato,il prof. dice di fare x un mese questo e riposo a letto poi incominciare con la fisioterapia x andare ad recuperare il deficit e la forza. Potro tornare a praticare atletica(come detto anche da lei) con i tempi necessari.
Volevo chiederle se conosce dei protocolli da consultare x riabilitazione specifica o consigliarmi dei libri,e sempre gradito un suo parere.
Grazie
Con stima Matteo
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non deve consultare dei libri, semmai un medico Fisiatra.

Cordilai saluti