Compressione midollare da ernia cervicale

Buongiorno,

scrivo per mio padre (nato 16/06/1952); 2 mesi fa ha avuto un incidente d'auto a seguito del quale ha cominciato ad avere dolori molto forti alla zona cervicale; fino ad un mese fa era l'unico disturbo, in seguito ha cominciato ad avere un indebolimento a livello delle braccia e delle gambe, mancanza di forza e sensibilità alle mani. Ha eseguito una RMN che mostra una compressione midollare da ernia C4.
Ieri ha eseguito una visita dal neurologo che ha evidenziato quanto segue:
ipostenia arti superiori con deficit abduzione braccia (+4) opponente pollice (+4) muscoli intrinseci della mano (+4) con parestesia a guanto bilateral, irradiate sino a C6, estensione delle aree reflessogen, da pettorale tricipitale a dx, da cubito promotore a flessore dita a sx, ipostenia con spasticità arti inferiori con iperreflessia rotulei e clono degli achille, esauribile a dx, inesauribile a sx. Assolutamente necessaria la valutazione neurochirurgica (già fissata per mercoledì prossimo).
Il neurologo ci ha informati che quasi al 100% sarà necessario un intervento chirurgico per risolvere il problema; non ci sarebbero terapie meno invasive? Ho letto che per esempio l'ozonoterapia puo' dare buoni risultati.
Vi chiedo gentilmente di darmi un vostro parere sulla situazione sulla base della diagnosi di cui sopra.
Vi ringrazio in anticipo per il cortese riscontro.

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signore,
l'ozono terapia non è indicata nel caso che Lei descrive.
Sarebbe un palliativo che, perdendo del tempo prezioso, può compromettere le condizioni cliniche di Suo padre che, a quanto sembra, sono piuttosto serie.
Ernia del disco significa che il tessuto che normalmente è situato tra un corpo vertebrale e l'altro (chiamato disco) è fuoriuscito dalla sua sede (erniare=venir fuori) e va a comprimere, in sede cervicale il midollo spinale e le radici nervose da esso emergenti.

Questo vuol dire che midollo e radici, che hanno la funzione di innervare i muscoli degli arti superiori e inferiori, creando il movimento degli stessi, sono compressi da tale tessuto che non ha più alcuna funzione se non quella di danneggiare i nervi e le zone anatomiche da essi dipendenti.

I danni possono essere anche gravi se non si intraprende la opportuna terapia.

Ovviamente queste mie considerazioni devono essere considerate solo ipotetiche, non potendo valutare Suo padre clinicamente, per cui attenda con fiducia quanto Le dirà il collega che visiterà Suo padre.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti