Ectasia di un vaso e cisti pineale 16 enne

In seguito ad emicranee con aura di mio figlio di 16 anni mi è stato consigliato di effettuare rm e angio rm di cui riporto esiti.
tali esami dovrò farli ripetere utilizzando mezzo di contrasto.
ho sentito un neurochirurgo che si preoccupa maggiormente della cisti pineale in quanto non si capisce per la tecnica usata, in virtu delle sue dimensioni , se altera il flusso del liquor.
esistono dei parametri secondo cui si decide di intervenire relativamente alla grandezza? cosa incide sulla decisione? la collocazione della stessa o cosa?
pare che il problema angiovascolare sia meno preoccupante rispetto alla cisti...
aspetto di sapere anche il parere di un mio caro amico neurochirurgo al Niguarda di Milano.vorrei sentire i vostri pareri..sono davvero preoccupata. grazie mille anticipatamente

RM ENCEFALO
lo studio dell'encefalo è stato condotto con tecnica FLAIR e turbo spin echo per immagini pesate in T2 sul piano assiale e con tecnica spin echo per immagini pesate in T1 sul piano assiale,sagittale,coronale.
Sistema ventricolare in asse con modesta asimmetria dei ventricoli laterali per sn maggiore di destra.
In regione parietale di destra,in sede posteriore,presenza di area puntiforme di alterato segnale ipointensa in tutte le sequenze che non potrebbe anche essere compatibile con modesta ectasia di struttura vascolare di tipo verosimilmente venoso.
Presenza di immagine cistica a carico della ghiandola pineale.


ANGIO RM DEL CIRCOLO INTRACRANICO


Lo studio angio-RM del circolo intracranico è stato condotto con tecnica TOF con ricostruzioni sul piano assiale ,sagittale e coronale.
Non sono evidenti alterazioni patologiche a carico delle strutture vascolari esaminate ove si escluda un asimmetria di flusso a carico del tratto distale dell'arteria cerebrale media per dx>sn che sembra decorre e determinare una ectasia della vena di scarico corrispondente che, in corrispondenza dell'immagine già descritta nell'indagine di base,sembra presenta un modesto volvolo.
E' stato condotto, a completamento,uno studio particolareggiato del circolo venoso intracranico con ricostruzioni sul piano assiale, sagittale e coronale che non ha evidenziato dati patologici.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
senza vedere le immagini e senza accertare clinicamente se vi sono segni neurologici obiettivi, a distanza non è possibile esprimere alcun parere.
Una cisti in sede pineale può non avere importanza come anche ciò che si è evidenziato all'angioRm, ma non posso confermarlo.
E' pertanto necessario che Suo figlio sia visitato dal neurochirurgo.
Cordialmente
[#2]
Utente
Utente
ho mandato in visione gli esami a due neurochirurghi di Milano,entrambi hanno diagnosticato una MAV di piccole dimensioni( meno di un cm) e mi hanno detto che per ora la cisti non desta preoccupazioni e che faremo risonanza fra tre mesi.il 28/4 mio figlio si sottoporrà ad un'angiografia e decideranno il da farsi circa la MAV..Un neuroradiologo dinanzi al mio panico mi ha detto che non è detto che bisogna intervenire visto che sicuramente è un problema congenito,che potrebbe trattarsi persino di un artefatto della risonanza o che bisognerà embolizzare.tutto dipenderà dal risultato dell'angiografia.
Il dottore che ha fatto la risonanza e l'angiorisonanza era molto tranquillo..diceva che molti colleghi non rilevano nemmeno quel genere di cisti..e che ne ha viste a migliaia.
Il neurochirurgo che si occupa prevalentemente di idrocefali era più in allerta.lei cosa ne pensa? la cisti è posta nella parte alta e in caso di intervento andrebbe asportata non in via endoscopica ma tradizionale.Nel punto massimo del piano sagittale è di 9 mm e circa.
la ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
non posso pensare nulla con certezza.
Se di MAV si tratta e dalle minime dimensioni, non credo sia indicata l'embolizzazione, piuttosto la Gamma-Knife, ma questa è una valutazione che deve fare lo specialista (di solito neuroradiologo) che si occupa di tale metodica.
Anche sulla ciste non mi posso esprimere più di quanto ho già fatto.

Cordiali slauti
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Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità e gentilezza.aggiornerò il caso non appena saprò con certezza.
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Utente
Utente
Gent.mo dottor MIGLIACCIO l'arteriografia con contrasto ha confermato la mav delle dimensioni ridotte,meno di un cm e ho sentito parere di due neurochirurghi del Niguarda.Uno era per l'intervento classico assicurandomi che la localizzazione della mav è di facile accesso e per lui rappresenterebbe "una passeggiata" e l'altro per cui propendo perchè mi dà maggiore fiducia benchè sia neurochirurgo preferirebbe la gamma knife in quanto non invasiva...con l'80% di riuscita e zero rischi..vorrei il suo parere e capire per un medico da cosa dipende il modo di intervenire e quindi proprorre una strada da seguire piuttosto che un'altra...
io ho scelto la seconda ,non voglio correre alcun rischio.Ho visto che bisogna avvitare delle viti per il casco, è doloroso?...ma si può fare tutto con un pò di sedazione? mio figlio soffre un pò di claustrofobia...
ultima cosa: quando si comincia a capire che è in via di guarigione?
mi è stato anche detto che probabilmente cesseranno anche le emicranie auree in quanto durante l'arterografia si è scatenata la crisi di emicrania.
ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
nessun intervento può essere giudicato una <passeggiata>, perchè anche nella passeggiata si può scivolare, pur conoscendo benissimo il sentiero o la strada che si percorre.
Non posso esprimere alcun parere su una scelta terapeutica piuttosto che l'altra, non avendo a disposizione la documentazione clinica.

Non credo che il casco possa creare fastidi particolari nè che l'apparecchiatura per la Gamma-Knife possa scatenare crisi di panico per la claustrofobia.

Cordiali saluti e auguri
[#7]
Utente
Utente
la ringrazio di cuore...la penso come lei circa la passeggiata...ho deciso per la gamma knife ,le farò sapere come procede..
[#8]
Utente
Utente
Caro dottore, posso approfittare della sua disponibilità per farle qualche altra domanda?
Mi chiedo quale sia il rischio durante l'esecuzione dell'arteriografia visto che dovrà ripeterla durante l'irradiazione e in caso di errore di "puntamento" durante il trattamento la gamma knife se è vero che può provocare il cancro.queste radiazioni in un ragazzo possono provocare problemi,danni futuri?
Atro dubbio circa la terapia con antiepilettici preventiva: si fa in tutti i casi in cui si interviene sul cervello? indipendentemente dalla tecnica utilizzata?E generalmente quanto dura? ci sono effetti collaterali di questi farmaci in un soggetto così giovane?
un anno e mezzo due sono il termine ultimo per verificarne l'esito? potrebbe anche avvenire una guarigione in tempi più brevi?
Ultima domanda,se posso approfittare della sua gentilezza...in questo tempo di "fiato sospeso" ci sono norme di profilassi da seguire?non voglio stravolgere le abitudini di mio figlio ...ma da quando ho saputo di questa patologia , mi creda ho un tarlo conficcato nel cervello..vorrei trovare un attimo di serenità...scusi lo sfogo..
la ringrazio anticipatamente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
Io non mi occupo direttamente di Gamma Knife anche, se molti anni fa, agli albori di tale metodologia, sono andato negli USA per apprenderla.
Non credo che durante l'rradiazione si esegua contemporaneamente l'arteriografia, semmai a distanza di tempo per controllare il risultato della metodica.
Che io sappia la procedura con raggi Gamma non è a rischio di sviluppare tumori.

La copertura con farmaci antiepilettici è necessaria, poichè in quella zona, per quanto limitata, del cervello si produce una lesione che potrebbe considerarsi un focolaio epillettogeno.
Sulla durata dell'assunzione di tali farmaci non Le so dire perchè è una valutazione che si dovrà fare in un determinato arco di tempo variabile, solitamente non inferiore ai 5 anni.
Gli effetti collaterali sono minimi o assenti e comunque, durante l'assunzione dei o del farmaco, andranno eseguiti dei periodici controlli ematochimici e clinici come il dosaggio del farmaco e un EEG.

La guarigione deve esere intesa quella che riguarda la definitiva distruzione della MAV, mentre non va considerata malattia un qualcosa che non c'è e che potrebbe non esserci mai, ovvero l'epilessia per la quale si fa appunto la prevenzione con i farmaci.

Le abitudini di Suo figlio non saranno stravolte perchè, salvo poche precauzioni, potrà condurre una vita del tutto normale.

Tolga il Suo "tarlo conficcato nel cervello" altrimenti dovremo considerare a rischio di epilessia anche Lei (^_______^)

Buona Giornata e auguri.
[#10]
Utente
Utente
Caro dottore,mi ha fatto sorridere la sua conclusione,ne avevo bisogno..lei è così rassicurante.grazie al contatto che ho con lei il tarlo si è un pò assopito...
le farò sapere.
grazie infinite
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