Ernia discale l5-s1
Egregi Dottori,
Vi scrivo per avere un vostro parere riguardo la mia situazione.
Brevemente:
1. Il 24.01.14 alzando un tavolo ho sentito una fitta fortissima alla schiena. Mi sono trascinato sul divano e ho preso un oki per tamponare il dolore.
2. Il 28.01.14, avendo ancora molto dolore mi reco al pronto soccorso e visitandomi mi dicono di prenotare una rnm in quanto probabilmente vi era un'ernia. Mi mandarono a casa dicendo di fare una puntura di Bentelan 4mg per 3 giorni e un miorilassante la sera (Navizan).
3. Feci le 3 punture e piano piano mi ripresi tanto che andai a lavorare per una settimana. Purtroppo i sintomi sono peggiorati. Questa volta però non avevo male alla schiena ma avevo un dolore al nervo sciatico che dal gluteo si irradiava fino al piede.
4. Nel frattempo ho ritirato l'esito della rnm la quale in sostanza afferma la presenza di un'ernia in posizione L5S1 con probabile impronta sul sacco durale. In seguito a tale diagnosi prenotai una visita da un neurochirurgo per il 6 marzo.
5. Ad inizio marzo, cercando di salire in macchina, ebbi un forte attacco di sciatica e un conseguente attacco di panico tanto da costringere la morosa a chiamare il 118. Mi portarono al pronto soccorso dove mi fecero una puntura di Bentelan insieme a Muscoril. Inoltre mi diedero una cura: voltaren pastiglie 75 mg due volte al giorno, compresse muscoril 3 volte al giorno e bentelan compresse effervescenti da 1 mg due volte al giorno.
6. Intanto feci la visita dal neurochirurgo (6 marzo) il quale confermava la presenza dell'ernia e mi diceva di attendere ancora un Mesetto per vedere se l'ernia regredisse da sola. Mi diede una cura con Urbason 20 mg al bisogno e oki al bisogno.
7. Feci le punture di Urbason (4) ma senza risultati apprezzabili e allora il neurochirurgo mi disse di provare Voltaren punture per una settimana. In quell'occasione mi disse che se il dolore non passava era da prendere in considerazione l'intervento chirurgico tanto che decisi di farmi mettere in lista d'attesa in quanto il tempo di attesa è di circa un mese.
8. Ho finito le punture di Voltaren senza risultati e ora il medico mi ha dato Bentelan 4 mg al bisogno, oki e valium per rilassare la muscolatura.
9. Finchè rimango nel letto non ho dolore ma appena mi alzo e sto in piedi 5 minuti mi tira tutta la gamba fino al polpaccio, per non parlare poi quando mi siedo per pranzare o cenare. in pratica passo 23 ore a letto.
10. Ora il neurochirurgo mi ha cambiato cura dandomi bentelam 4 mg al bisogno e valium 3 gocce mattino e sera per rilassare i muscoli (considerando anche che soffro di ansia e attacchi di panico).
Oggi ho fatto la prima puntura di Bentelan e ho deciso di fare le altre due punture nei prossimi giorni visto che al primo attacco con 3 punture di Bentelam mi sono rialzato.
Possibile che il dolore non regredisce? Tutti mi dicono di stare tranquillo, ma devo ammettere che rimanere a letto mi deprime molto e mi abbatto ogni giorno di più. Vorrei solo aggiungere che mi fido molto del neurochirurgo ma vorrei avere un conforto da Voi.
Secondo voi la cura è adeguata? O dovrei provare ad aumentare la cura (ovviamente parlandone con il mio medico)? So che non potete prescrivere nulla, ma vi chiedo un parere.
Scusate se mi sono dilungato ma ho voluto essere preciso.
Ringraziandovi porgo i miei più cordiali saluti.
Vi scrivo per avere un vostro parere riguardo la mia situazione.
Brevemente:
1. Il 24.01.14 alzando un tavolo ho sentito una fitta fortissima alla schiena. Mi sono trascinato sul divano e ho preso un oki per tamponare il dolore.
2. Il 28.01.14, avendo ancora molto dolore mi reco al pronto soccorso e visitandomi mi dicono di prenotare una rnm in quanto probabilmente vi era un'ernia. Mi mandarono a casa dicendo di fare una puntura di Bentelan 4mg per 3 giorni e un miorilassante la sera (Navizan).
3. Feci le 3 punture e piano piano mi ripresi tanto che andai a lavorare per una settimana. Purtroppo i sintomi sono peggiorati. Questa volta però non avevo male alla schiena ma avevo un dolore al nervo sciatico che dal gluteo si irradiava fino al piede.
4. Nel frattempo ho ritirato l'esito della rnm la quale in sostanza afferma la presenza di un'ernia in posizione L5S1 con probabile impronta sul sacco durale. In seguito a tale diagnosi prenotai una visita da un neurochirurgo per il 6 marzo.
5. Ad inizio marzo, cercando di salire in macchina, ebbi un forte attacco di sciatica e un conseguente attacco di panico tanto da costringere la morosa a chiamare il 118. Mi portarono al pronto soccorso dove mi fecero una puntura di Bentelan insieme a Muscoril. Inoltre mi diedero una cura: voltaren pastiglie 75 mg due volte al giorno, compresse muscoril 3 volte al giorno e bentelan compresse effervescenti da 1 mg due volte al giorno.
6. Intanto feci la visita dal neurochirurgo (6 marzo) il quale confermava la presenza dell'ernia e mi diceva di attendere ancora un Mesetto per vedere se l'ernia regredisse da sola. Mi diede una cura con Urbason 20 mg al bisogno e oki al bisogno.
7. Feci le punture di Urbason (4) ma senza risultati apprezzabili e allora il neurochirurgo mi disse di provare Voltaren punture per una settimana. In quell'occasione mi disse che se il dolore non passava era da prendere in considerazione l'intervento chirurgico tanto che decisi di farmi mettere in lista d'attesa in quanto il tempo di attesa è di circa un mese.
8. Ho finito le punture di Voltaren senza risultati e ora il medico mi ha dato Bentelan 4 mg al bisogno, oki e valium per rilassare la muscolatura.
9. Finchè rimango nel letto non ho dolore ma appena mi alzo e sto in piedi 5 minuti mi tira tutta la gamba fino al polpaccio, per non parlare poi quando mi siedo per pranzare o cenare. in pratica passo 23 ore a letto.
10. Ora il neurochirurgo mi ha cambiato cura dandomi bentelam 4 mg al bisogno e valium 3 gocce mattino e sera per rilassare i muscoli (considerando anche che soffro di ansia e attacchi di panico).
Oggi ho fatto la prima puntura di Bentelan e ho deciso di fare le altre due punture nei prossimi giorni visto che al primo attacco con 3 punture di Bentelam mi sono rialzato.
Possibile che il dolore non regredisce? Tutti mi dicono di stare tranquillo, ma devo ammettere che rimanere a letto mi deprime molto e mi abbatto ogni giorno di più. Vorrei solo aggiungere che mi fido molto del neurochirurgo ma vorrei avere un conforto da Voi.
Secondo voi la cura è adeguata? O dovrei provare ad aumentare la cura (ovviamente parlandone con il mio medico)? So che non potete prescrivere nulla, ma vi chiedo un parere.
Scusate se mi sono dilungato ma ho voluto essere preciso.
Ringraziandovi porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Egr. signore,
se vuole aspettare che l'ernia regredisca da sola, può anche farlo, ma Le dico che:
1) un'ernia (erniare significa venir fuori) del disco non regredisce, può perdere di consistenza con attenuazione e a volte anche scomparsa del dolore, ma rimane li dov'è.
2) nel tempo che trascorre tra l'espulsione del disco e la regressione del dolore, si possono verificare disturbi ai muscoli innervati dalla radice interessata dalla compressione erniaria
3) la scomparsa del dolore non sempre è un segno di guarigione, ma può essere espressione della perdita della conducibilità sensitiva della radice stessa, ovvero la radice, compressa, non conduce più al cervello la sensazione di dolore che quindi non viene percepito.
4) un disco erniato non ha più alcuna funzione e quindi è come se fosse un corpo estraneo che può creare danni
5) la somministrazione di farmaci può attenuare il dolore, ma esso può essere ugualmente mantenuto e alimentato e quindi non regredire, se la spina irritativa che lo ha provocato e che lo sostiene non viene rimossa.
Queste sono considerazioni generali e generiche che non necessariamente vanno applicate al Suo caso.
Soltanto la visita neurochirurgica può valutare la terapia da adottare.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
se vuole aspettare che l'ernia regredisca da sola, può anche farlo, ma Le dico che:
1) un'ernia (erniare significa venir fuori) del disco non regredisce, può perdere di consistenza con attenuazione e a volte anche scomparsa del dolore, ma rimane li dov'è.
2) nel tempo che trascorre tra l'espulsione del disco e la regressione del dolore, si possono verificare disturbi ai muscoli innervati dalla radice interessata dalla compressione erniaria
3) la scomparsa del dolore non sempre è un segno di guarigione, ma può essere espressione della perdita della conducibilità sensitiva della radice stessa, ovvero la radice, compressa, non conduce più al cervello la sensazione di dolore che quindi non viene percepito.
4) un disco erniato non ha più alcuna funzione e quindi è come se fosse un corpo estraneo che può creare danni
5) la somministrazione di farmaci può attenuare il dolore, ma esso può essere ugualmente mantenuto e alimentato e quindi non regredire, se la spina irritativa che lo ha provocato e che lo sostiene non viene rimossa.
Queste sono considerazioni generali e generiche che non necessariamente vanno applicate al Suo caso.
Soltanto la visita neurochirurgica può valutare la terapia da adottare.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Egregio Dottore la ringrazio.
Volevo solo porle una domanda: sono alla seconda puntura di Bentelan da 4 mg. Mi potrebbe dire se il cortisone ha un effetto immediato oppure serve qualche giorno affinchè porti qualche possibile beneficio? È possibile che la puntura non venga eseguita in modo corretto?
Al momento non sento benefici.
La ringrazio per il tempo dedicatomi. Per me è molto importante in quanto sono abbastanza giù di morale.
Volevo solo porle una domanda: sono alla seconda puntura di Bentelan da 4 mg. Mi potrebbe dire se il cortisone ha un effetto immediato oppure serve qualche giorno affinchè porti qualche possibile beneficio? È possibile che la puntura non venga eseguita in modo corretto?
Al momento non sento benefici.
La ringrazio per il tempo dedicatomi. Per me è molto importante in quanto sono abbastanza giù di morale.
[#6]
Utente
Il problema dell'attesa essenzialmente non dipende da una valutazione clinica effettuata dal neurochirurgo ma piuttosto dalla lista d'attesa che impone appunto tempi lunghi.
E per fortuna che risiedo in un territorio ove le strutture sanitarie sono meglio di altre sparse sul territorio nazionale e quindi mi permette di accedere all'operazione chirurgica in tempi "ragionevoli".
Per quanto riguarda il mio neurochirurgo è un medico di comprovata professionalità e affidabilità. Le mie domande sono dettate da una giustificabile preoccupazione dettata dal fatto che non sono medico e dai dolori che attualmente mi perseguitano.
Tuttavia non mi spiego come mai al primo blocco che ebbi a gennaio riuscii a risolvere con 3 punture di Bentelan 4 mg.
Grazie Dottore e mi scusi per lo sfogo.
E per fortuna che risiedo in un territorio ove le strutture sanitarie sono meglio di altre sparse sul territorio nazionale e quindi mi permette di accedere all'operazione chirurgica in tempi "ragionevoli".
Per quanto riguarda il mio neurochirurgo è un medico di comprovata professionalità e affidabilità. Le mie domande sono dettate da una giustificabile preoccupazione dettata dal fatto che non sono medico e dai dolori che attualmente mi perseguitano.
Tuttavia non mi spiego come mai al primo blocco che ebbi a gennaio riuscii a risolvere con 3 punture di Bentelan 4 mg.
Grazie Dottore e mi scusi per lo sfogo.
[#7]
Mi spiace, ma l'attesa dipende in primis dalla valutazione clinica che può abbattere la lista d'attesa, se lo si ritiene necessario.
Nessuno mette in dubbio l'affidabilità del collega che evidentemente ha, con professionalità e competenza, valutato il Suo stato clinico.
Infine devo rimandarLa ancora al punto 5) della mia replica #1 che mi aveva confermato di aver letto con attenzione. Rilegga!
Stia a riposo!
Nessuno mette in dubbio l'affidabilità del collega che evidentemente ha, con professionalità e competenza, valutato il Suo stato clinico.
Infine devo rimandarLa ancora al punto 5) della mia replica #1 che mi aveva confermato di aver letto con attenzione. Rilegga!
Stia a riposo!
[#8]
Utente
Penso che tutti i pazienti che necessitano di intervento chirurgico abbiano dolori come i miei. Ovviamente capisco anche che vi sono casi di maggior urgenza (parestesie agli arti inferiori ecc).
Quindi non capisco su che base potrei accelerare la mia operazione pur insistendo con il neurochirurgo e avanzando in ogni occasione le mie lamentele circa i continui dolori.
Dottore la ringrazio
Quindi non capisco su che base potrei accelerare la mia operazione pur insistendo con il neurochirurgo e avanzando in ogni occasione le mie lamentele circa i continui dolori.
Dottore la ringrazio
[#10]
Utente
Dottore la ringrazio per avermi chiarito alcuni aspetti.
Mi scuso se sono sembrato un po' polemico, non era mia intenzione. Il fatto di permanere a letto tutto il giorno mi debilita moralmente.
Un'ultima domanda se possibile: eseguo la puntura di Bentelan verso le 13:30, posso prendere Oki in bustina la sera verso le ore 20? So che deontologicamente non può dare consigli sulla terapia, ma vorrei solo sapere se vi sono controindicazioni.
Grazie mille Dottore.
Mi scuso se sono sembrato un po' polemico, non era mia intenzione. Il fatto di permanere a letto tutto il giorno mi debilita moralmente.
Un'ultima domanda se possibile: eseguo la puntura di Bentelan verso le 13:30, posso prendere Oki in bustina la sera verso le ore 20? So che deontologicamente non può dare consigli sulla terapia, ma vorrei solo sapere se vi sono controindicazioni.
Grazie mille Dottore.
[#13]
Egr. signore,
Lei non può pretendere di avere tutti i chiarimenti che una problematica clinica può comportare, colloquiando on-line.
Questo proprio perchè tali chiarimenti hanno necessità di domande e risposte reciproche contestuali alla visita, per evitare incomprensioni e non capire le risposte.
Le controindicazioni ad assumere un farmaco da solo o in associazione non dipendono dal farmaco in quanto tale, ma dalla persona che lo deve assumere.
Io non posso sapere se l'Oki ( e altri farmaci) Lei lo può o non lo può assumere, quindi non posso rispondere alla Sua domanda.
Spero che ora la risposta sia più comprensibile.
Lei non può pretendere di avere tutti i chiarimenti che una problematica clinica può comportare, colloquiando on-line.
Questo proprio perchè tali chiarimenti hanno necessità di domande e risposte reciproche contestuali alla visita, per evitare incomprensioni e non capire le risposte.
Le controindicazioni ad assumere un farmaco da solo o in associazione non dipendono dal farmaco in quanto tale, ma dalla persona che lo deve assumere.
Io non posso sapere se l'Oki ( e altri farmaci) Lei lo può o non lo può assumere, quindi non posso rispondere alla Sua domanda.
Spero che ora la risposta sia più comprensibile.
[#14]
Utente
Egregio Dott. Migliaccio,
La ringrazio per la Sua disponibilità.
Se possibile vorrei poter approfittare della Sua gentilezza per porgerLe un'ulteriore domanda.
Ho ripreso con punture di Voltaren al mattino le quali sembrano darmi un piccolo sollievo. Rispetto a 3 giorni fa riesco a fare qualche passo in più ma nonostante ciò passo la mia giornata a letto.
Ho notato che ora ho male alla schiena (zona lombare) ma é un dolore diverso, una sorta di indolenzimento su entrambi i lati. Per stare "meglio" devo fare qualche passo.
Tale dolore può essere dovuto al fatto che passo la maggior parte del tempo a letto? Prevalentemente in posizione supina e sul lato sinistro tanto che sto notando un lieve fastidio anche al nervo sciatico sinistro.
Purtroppo soffro anche di ansia e depressione (magari ha notato gli altri miei consulti) e in questo momento non le nego che sono a terra. Vedermi costretto a letto con conseguente dimagrimento non mi aiuta.
Comunque il 15 aprile il neurochirurgo mi opera, la data si avvicina. Spero solo che dopo l'operazione le cose possano migliorare.
Dottore la ringrazio fin da subito se vorrà rispondermi.
La ringrazio per la Sua disponibilità.
Se possibile vorrei poter approfittare della Sua gentilezza per porgerLe un'ulteriore domanda.
Ho ripreso con punture di Voltaren al mattino le quali sembrano darmi un piccolo sollievo. Rispetto a 3 giorni fa riesco a fare qualche passo in più ma nonostante ciò passo la mia giornata a letto.
Ho notato che ora ho male alla schiena (zona lombare) ma é un dolore diverso, una sorta di indolenzimento su entrambi i lati. Per stare "meglio" devo fare qualche passo.
Tale dolore può essere dovuto al fatto che passo la maggior parte del tempo a letto? Prevalentemente in posizione supina e sul lato sinistro tanto che sto notando un lieve fastidio anche al nervo sciatico sinistro.
Purtroppo soffro anche di ansia e depressione (magari ha notato gli altri miei consulti) e in questo momento non le nego che sono a terra. Vedermi costretto a letto con conseguente dimagrimento non mi aiuta.
Comunque il 15 aprile il neurochirurgo mi opera, la data si avvicina. Spero solo che dopo l'operazione le cose possano migliorare.
Dottore la ringrazio fin da subito se vorrà rispondermi.
[#18]
Utente
Dott. Migliaccio mi fa molto piacere trovare dei medici come Lei che sanno anche scherzare e che rivelano una sorta di umanità. La ringrazio veramente.
Attualmente sto continuando la terapia con Voltaren fiala la mattina che mi "copre" fino a sera tanto che non ho necessità di assumere Oki.
Il dolore regredisce quel tanto che basta per riuscire ad alzarmi e fare qualche passo.
Leggendo i Suoi articoli e altri Suoi interventi mi sono convinto che l'operazione chirurgica sia la soluzione ottimale, considerando anche che la circonferenza della gamba è diminuita parecchio.
Ora, Le vorrei fare una domanda se possibile. Ritengo di avere una bassa soglia del dolore ed i miei problemi psicologici non aiutano di certo a sopportarlo come farebbero altre persone "normali". Tuttavia volevo chiederLe, il neurochirurgo ha dei dati oggettivi su cui basare la necessitá di intervento? Ovviamente oltre alla risonanza magnetica ecc. non vorrei che il mio stato psicologico potesse influenzarmi.
Dottore la ringrazio se vorrà rispondere ad uno che "nun c'azzecca mai" (in realtà faccio l'azzecca garbugli, quindi un fondo di verità c'è :-) )
Le auguro buona domenica
Attualmente sto continuando la terapia con Voltaren fiala la mattina che mi "copre" fino a sera tanto che non ho necessità di assumere Oki.
Il dolore regredisce quel tanto che basta per riuscire ad alzarmi e fare qualche passo.
Leggendo i Suoi articoli e altri Suoi interventi mi sono convinto che l'operazione chirurgica sia la soluzione ottimale, considerando anche che la circonferenza della gamba è diminuita parecchio.
Ora, Le vorrei fare una domanda se possibile. Ritengo di avere una bassa soglia del dolore ed i miei problemi psicologici non aiutano di certo a sopportarlo come farebbero altre persone "normali". Tuttavia volevo chiederLe, il neurochirurgo ha dei dati oggettivi su cui basare la necessitá di intervento? Ovviamente oltre alla risonanza magnetica ecc. non vorrei che il mio stato psicologico potesse influenzarmi.
Dottore la ringrazio se vorrà rispondere ad uno che "nun c'azzecca mai" (in realtà faccio l'azzecca garbugli, quindi un fondo di verità c'è :-) )
Le auguro buona domenica
[#19]
Egr. avvocato,(complimenti per esserlo già, vista l'età giovane)
Alla Sua domanda non posso che rispondere <Mi auguro di si>. Non credo che il collega voglia operarlo in assenza di dati oggettivi, sarebbe un grave errore.
L'indicazione a un intervento deriva essenzialmente dai sintomi che accusa il paziente, dalla loro valutazione clinica (soprattutto di quelli oggettivi) e mai (almeno così dovrebbe essere) dalla sola valutazione delle immagini di un esame radiologico.
Infatti non sempre ciò che il radiologo, correttamente, descrive nel proprio referto ha una valenza o congruità clinica ed è per questo che per ogni decisione terapeutica (medica o chirurgica) è di primaria importanza la visita medica.
La ringrazio per le parole di apprezzamento nei miei confronti e Le auguro una serena domenica.
Alla Sua domanda non posso che rispondere <Mi auguro di si>. Non credo che il collega voglia operarlo in assenza di dati oggettivi, sarebbe un grave errore.
L'indicazione a un intervento deriva essenzialmente dai sintomi che accusa il paziente, dalla loro valutazione clinica (soprattutto di quelli oggettivi) e mai (almeno così dovrebbe essere) dalla sola valutazione delle immagini di un esame radiologico.
Infatti non sempre ciò che il radiologo, correttamente, descrive nel proprio referto ha una valenza o congruità clinica ed è per questo che per ogni decisione terapeutica (medica o chirurgica) è di primaria importanza la visita medica.
La ringrazio per le parole di apprezzamento nei miei confronti e Le auguro una serena domenica.
[#22]
Utente
Egregio Dott. Migliaccio.
Martedì 15 aprile sono stato sottoposto ad intervento chirurgico che ha portato alla rimozione dell'ernia L5 S1. Il neurochirurgo mi ha detto che avevo motivo di lamentarmi in quanto l'ernia era bella "grossa". L'operazione è andato ottimamente.
Il giorno seguente all'intervento mi hanno già mobilizzato dicendomi di muovermi in modo naturale (cosa difficilissima a farsi in quanto il cervello aveva ancora in mente il dolore).
Ora sono a casa e continuo a seguire quanto dettomi dal medico ed in particolare assunzione di cortisone per 5 giorni e punture inframuscolo di Benexol per 12 giorni. In più riposo per una settimana (posso alzarmi a colazione pranzo e cena e per andare alla toilette) e successivamente GRADUALE ripresa della vita normale.
Tuttavia Le vorrei porgere una domanda: è normale avvertire (a volte) ancora qualche "stilettata" al polpaccio? Non le nascondo che quando capita sudo freddo per paura di un ritorno alla vecchia sintomatologia.
Infine NON devo mettere il bustino in quanto il neurochirurgo mi ha detto che è riuscito a fare un lavoro molto conservativo e quindi non necessito di questo supporto.
Dottore La ringrazio se vorrà rispondermi.
Martedì 15 aprile sono stato sottoposto ad intervento chirurgico che ha portato alla rimozione dell'ernia L5 S1. Il neurochirurgo mi ha detto che avevo motivo di lamentarmi in quanto l'ernia era bella "grossa". L'operazione è andato ottimamente.
Il giorno seguente all'intervento mi hanno già mobilizzato dicendomi di muovermi in modo naturale (cosa difficilissima a farsi in quanto il cervello aveva ancora in mente il dolore).
Ora sono a casa e continuo a seguire quanto dettomi dal medico ed in particolare assunzione di cortisone per 5 giorni e punture inframuscolo di Benexol per 12 giorni. In più riposo per una settimana (posso alzarmi a colazione pranzo e cena e per andare alla toilette) e successivamente GRADUALE ripresa della vita normale.
Tuttavia Le vorrei porgere una domanda: è normale avvertire (a volte) ancora qualche "stilettata" al polpaccio? Non le nascondo che quando capita sudo freddo per paura di un ritorno alla vecchia sintomatologia.
Infine NON devo mettere il bustino in quanto il neurochirurgo mi ha detto che è riuscito a fare un lavoro molto conservativo e quindi non necessito di questo supporto.
Dottore La ringrazio se vorrà rispondermi.
[#23]
A distanza di tre giorni dall'intervento una sintomatologia dolorosa è da ritenersi normale.
L'indicazione al busto lombare non è in funzione delle manovre chirurgiche più o meno conservative (perchè in tal caso si dovrebbe prescrivere un busto gessato come oltre 50 anni fa), ma quella di limitare la sollecitazione della muscolatura paravertebrale e quindi di evitare contratture dolorose dei muscoli soggetti a un processo infiammatorio, seppur transitorio.
Comunque Lei si deve affidare a ciò che il Suo chirurgo Le consiglia.
L'indicazione al busto lombare non è in funzione delle manovre chirurgiche più o meno conservative (perchè in tal caso si dovrebbe prescrivere un busto gessato come oltre 50 anni fa), ma quella di limitare la sollecitazione della muscolatura paravertebrale e quindi di evitare contratture dolorose dei muscoli soggetti a un processo infiammatorio, seppur transitorio.
Comunque Lei si deve affidare a ciò che il Suo chirurgo Le consiglia.
[#26]
Utente
Dott. Migliaccio Le auguro una Buona Pasqua e La ringrazio per tutti i chiarimenti.
Purtroppo oggi non va bene. Ho dolore al nervo sciatico e dolori diffusi alla zona lombare.
Mi creda: sono abbattuto. Spero che sia una cosa normale nonostante stia continuando con la cura cortisonica prescrittami.
Cordiali saluti
Purtroppo oggi non va bene. Ho dolore al nervo sciatico e dolori diffusi alla zona lombare.
Mi creda: sono abbattuto. Spero che sia una cosa normale nonostante stia continuando con la cura cortisonica prescrittami.
Cordiali saluti
[#28]
Utente
Egregio Dott. Migliaccio.
La ringrazio per gli auguri di pronta guarigione.
Le chiedo gentilmente se può dedicare 1 minuto del suo tempo.
Oggi non va affatto bene: ho dolore al nervo sciatico e sento entrambe le gambe come indolenzite. Inoltre ho bruciore alla schiena su entrambi i lati. Ho già preso una bustina di Oki alle 14:30 ma senza effetti apprezzabili.
Tutti coloro che mi stanno vicino dicono che ho questi dolori per il fatto che sto tutto il giorno nel letto quindi chiedo a Lei se questo può essere vero. Non vorrei dovermi recare nuovamente al pronto soccorso.
Questa sera telefono al neurochirurgo che mi ha operato per chiedere se tutto ciò è normale anche considerando che domani non dovrò più assumere cortisone.
Questa mattina mi sono recato presso il mio medico di base per togliere i punti: la ferita è perfetta.
Grazie mille Dottore, e grazie per la pazienza. Avrei bisogno di una parola di conforto.
La ringrazio per gli auguri di pronta guarigione.
Le chiedo gentilmente se può dedicare 1 minuto del suo tempo.
Oggi non va affatto bene: ho dolore al nervo sciatico e sento entrambe le gambe come indolenzite. Inoltre ho bruciore alla schiena su entrambi i lati. Ho già preso una bustina di Oki alle 14:30 ma senza effetti apprezzabili.
Tutti coloro che mi stanno vicino dicono che ho questi dolori per il fatto che sto tutto il giorno nel letto quindi chiedo a Lei se questo può essere vero. Non vorrei dovermi recare nuovamente al pronto soccorso.
Questa sera telefono al neurochirurgo che mi ha operato per chiedere se tutto ciò è normale anche considerando che domani non dovrò più assumere cortisone.
Questa mattina mi sono recato presso il mio medico di base per togliere i punti: la ferita è perfetta.
Grazie mille Dottore, e grazie per la pazienza. Avrei bisogno di una parola di conforto.
[#29]
Utente
Egregio Dott. Migliaccio,
Vorrei aggiornarLa riguardo la mia situazione. In questi giorni mi sto sforzando di fare qualche passo in più. Tuttavia ho sempre dolore al nervo sciatico. Mi chiedo se tutto ciò è normale. L'altro giorno mi sono recato al pronto soccorso dove sono stato visitato da un ortopedico il quale mi ha detto che i sintomi che ho sono normali dopo l'intervento. Mi ha consigliato di camminare 4 volte al giorno per 15 minuti ed inoltre mi ha consigliato una terapia cortisonica con Bentela 4 mg per 3 giorni e poi a scalare per altri 3. Non ho ancora iniziato tale terapia in quanto vorrei prima sentire il neurochirurgo che mi ha operato.
Potrebbe tale terapia aiutare a sfiammare il nervo?
Vorrei solo sapere se tutto ciò "può" essere normale, ovviamente con tutti i limiti del consulto online.
La ringrazio per i Suoi consigli preziosi.
Vorrei aggiornarLa riguardo la mia situazione. In questi giorni mi sto sforzando di fare qualche passo in più. Tuttavia ho sempre dolore al nervo sciatico. Mi chiedo se tutto ciò è normale. L'altro giorno mi sono recato al pronto soccorso dove sono stato visitato da un ortopedico il quale mi ha detto che i sintomi che ho sono normali dopo l'intervento. Mi ha consigliato di camminare 4 volte al giorno per 15 minuti ed inoltre mi ha consigliato una terapia cortisonica con Bentela 4 mg per 3 giorni e poi a scalare per altri 3. Non ho ancora iniziato tale terapia in quanto vorrei prima sentire il neurochirurgo che mi ha operato.
Potrebbe tale terapia aiutare a sfiammare il nervo?
Vorrei solo sapere se tutto ciò "può" essere normale, ovviamente con tutti i limiti del consulto online.
La ringrazio per i Suoi consigli preziosi.
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 127.8k visite dal 27/03/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.