Recisione nervo accessorio
nel novembre del 2004 sono stata operata al collo per asportazione di linfonodi di origine infiammatoria,purtroppo vi era stato un errore di valutazione da parte dei medici che asserivano fossero dei lipomi sottocutanei che non interessavano le fasce muscolari ed invece mi hanno operata senza dirmi quali conseguenze avesse apportato l'intervento chirurgico da me subito.Solo in seguito a causa del dolore al collo ,alla difficoltà di movimento del braccio,e al notevole dislivello fra una spalla e l'altra mi sono resa conto che ci fosse qualcosa che non andava.dopo aver accertato un'artofia del muscolo trapezio ed un deficit d'innervazione mi sono recata in un ospedale dove effettuavano neurochirurgia periferica per porre rimedio al danno ma mi hanno detto che era passato troppo tempo e non potevano più fare nulla.é possibile che non ci sia proprio nulla che attenui il dolore , che possa migliorare la funzionalità motoria oppure non c'è possibilità alcuna chirurgicamente per rimettere un po a posto?i dolori che ho da un periodo a questa parte dietro la nuca,sotto l'ascella e dietro la spalla del braccio interessato sono temporanei o dovrò conviverci per il resto della mia vita?
[#1]
Gentile signora,
non avendo a disposizione la documentazione clinica, non posso risponderLe esaurientemente.
Però se il collega neurochirurgo, che ha avuto questa possibilità, non ha posto alcuna indicazione terapeutica, penso che questa vada condivisa.
Piuttosto ritengo,invece, che vi siano possibilità per la terapia del dolore e per questo dovrà rivolgersi a un Centro che di ciò si occupa.
Cordialità ed auguri
non avendo a disposizione la documentazione clinica, non posso risponderLe esaurientemente.
Però se il collega neurochirurgo, che ha avuto questa possibilità, non ha posto alcuna indicazione terapeutica, penso che questa vada condivisa.
Piuttosto ritengo,invece, che vi siano possibilità per la terapia del dolore e per questo dovrà rivolgersi a un Centro che di ciò si occupa.
Cordialità ed auguri
[#2]
Utente
grazie dottor Migliaccio x aver consultato il mio caso ,chiaramente non trovo alcun sollievo dalla sua risposta perchè ciò significa rassegnarsi già a trentanni a non poter fare non solo il proprio lavoro a cui ho dovuto rinunciare(parrucchiera),ma anche non poter nuotare,sciare,andare in palestra o privarsi di portare dei pesi con il braccio destro, mi rendo perfettamente conto che nella vita esistano cose ben peggiori e forse mi consolo pensando a quello.Ma se oggi trapiantano degli organi vitali è mai possibile che non esistano posti dove si possa recuperare l'uso di un braccio?e che devo rassegnarmi a vita nel prendere antidolorifici o recarmi in luoghi dove eseguano la terapia del dolore ,posti ,di cui nessuno dei medici che ho consultato mi ha mai parlato e non so neanche da che parte iniziare per farmi indirizzare.devo riconsultare un neurochirurgo o un fisiatra?la ringrazio nuovamente cordiali saluti!p.s.volevo inoltre aggiungere che trovo molto bello quello che fate tramite questo forum e sapendo che siete medici che tra un paziente e l'altro trovate anche la pazienza e la dedizione ,in modo gratuito,verso altri pazienti vi fa molto onore!complimenti!!
[#3]
Gentile signora,
anche a nome dei Colleghi di Medicitalia, La ringrazio per le belle parole dedicateci.
Purtroppo non a tutto c'è un rimedio, o comunque un rimedio come ci si aspetterebbe.
Intanto io non posso dirLe molto non visitandoLa e non valutando tutta la storia clinica e pertanto mi sembra doveroso da parte mia avallare la decisione del collega che l'ha visitata.
Ciò non significa che io o un altro non potremmo avere un'opinione diversa, una volta studiato bene il caso.
Sappia però che la chirurgia del sistema nervoso periferico, pur avendo fatto progressi con la tecnica microchirurgica, è ancora lontana dalla possibilità di far recuperare la funzione di un nervo in qualche modo reciso o fortemente traumatizzato.
Capisco che si attenderebbe risposte più consolanti, ma fra i compiti di un medico serio c'è anche quello di non illudere il paziente.
Cordiali saluti
anche a nome dei Colleghi di Medicitalia, La ringrazio per le belle parole dedicateci.
Purtroppo non a tutto c'è un rimedio, o comunque un rimedio come ci si aspetterebbe.
Intanto io non posso dirLe molto non visitandoLa e non valutando tutta la storia clinica e pertanto mi sembra doveroso da parte mia avallare la decisione del collega che l'ha visitata.
Ciò non significa che io o un altro non potremmo avere un'opinione diversa, una volta studiato bene il caso.
Sappia però che la chirurgia del sistema nervoso periferico, pur avendo fatto progressi con la tecnica microchirurgica, è ancora lontana dalla possibilità di far recuperare la funzione di un nervo in qualche modo reciso o fortemente traumatizzato.
Capisco che si attenderebbe risposte più consolanti, ma fra i compiti di un medico serio c'è anche quello di non illudere il paziente.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
gentile dottore,la ringrazio nuovamente per l'attenzione che ha dedicato al mio caso,ma sappia che io sono una persona combattiva che non si arrende facilmente e spero tanto che la chirurgia in questo settore faccia i progressi che deve ed allora io sarò in prima linea ,anche se sarò anziana, mi sottoporrò all'intervento che mi restituisca l'uso del braccio!probabilmente visto che io vivo ad aosta un giorno o l'altro prenoterò una visita di controllo da voi così sentirò anche il vostro parere in merito!per ciò che riguarda la serietà medica ,magari ne avessi trovati così prima ,forse non sarei in questo stato.Non discuto mica l'errore medico che essendo un essere umano capita, come capitava a me nel mio lavoro,ma il fatto di non mettere al corrente il paziente quando lo si commette e che lo stesso possa porre rimedio tempestivamente prima che sia troppo tardi come è successo a me.Concludo ringraziandola nuovamente cordiali saluti!!!
[#5]
Cara signora.
Lei ha perfettamente ragione, ma non sempre il danno causato dal medico (cosiddetto iatrogeno)è una colpa, a meno che non ci sia la prova ad aver agito con negligenza,imprudenza e imperizia.
Sarò disponibile per quello che posso.
Di nuovo molti auguri
Lei ha perfettamente ragione, ma non sempre il danno causato dal medico (cosiddetto iatrogeno)è una colpa, a meno che non ci sia la prova ad aver agito con negligenza,imprudenza e imperizia.
Sarò disponibile per quello che posso.
Di nuovo molti auguri
[#6]
Utente
gentilissimo dottore,infatti non discuto affatto l'operato del medico ,malgrado io l'abbia pensato,la mancanza da parte del medico stà nel fatto di non avermi comunicato lui stesso ciò che era avvenuto affinchè io potessi tempestivamente porvi un rimedio più temporaneo presso medici competenti nel settore ,e non intercorrere in una trafila di esami che hanno portato ad una tardiva conclusione della diagnosi,ove non c'era più nulla da fare, e lei sa benissimo che preso in tempo forse un rimedio si poteva intentare.se non le dispiace potrbbe gentilmente indicarmi a quale struttura o medico potrei rivolgermi per alleviare questo fortissimo dolore che ora provo in prossimità di tutta la spalla,del collo e dell'ascella destra?la ringrazio nuovamente distinti saluti!katia
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.9k visite dal 09/07/2008.
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