Ernia discale e tunnel carpale

Buongiorno dottore. Le spiego la mia situazione, un po' complessa:
Nel 2010, da una rm, risulta protusione discale c4/c/5 con canali neurali nella norma. A livello c5/c6 uncoartrosi, con riduzione del canale neurale. Discopatia degenerativa e marcata protusione discale con ernia laterale e foraminale interna sinistra, con probabile conflitto disco radicolare. A livello c6/c7 segni degenerativi con ernia discale postero/laterale. I canali neurali sono di calibro normale.
Tre anni fa, a causa di forti dolori al polso, alla mano sinistra e alle prime tre dita, mi venne diagnosticata la sindrome del tunnel carpale, attraverso una elettromiografia. Dall'esame risultava molto grave. Mi sono operato 4 mesi fa, il chirurgo mi ha detto che, indipendentemente dai problemi cervicali, il nervo mediano era molto gravemente compromesso a livello del tunnel e quindi era da operare in ogni caso.
Sono passati 4 mesi e non ho risolto il problema del formicolio e delle parestesie alle tre dita, però i dolori sono scomparsi e la notte, pur addormentandosi la mano, riseco a dormire bene perché appunto non ho dolori.
Prima di avere il tunnel carpale avevo formicolii solo al dito mignolo, che ora non ho più. Ricordo che quel formicolio mi passò grazie a delle manipolazioni di un osteopata che contribuì ad alleviare notevolmente i sintomi.
Allo stato attuale io ho una discreta mobilità del collo e ho una muscolatura molto sviluppata.
Volevo sapere su quale nervo incide il mio problema cervicale c5/c6, visto che gli altri canali neurali sono nella norma. Incide sul mediano o sull'ulnare?
E' possibile che dipenda ancora dal tunnel carpale il mio persistente problema? E' vero che ci vogliono diversi mesi, in quanto ero molto compromesso a livello di compressione?
Potrebbero aiutarmi delle manipolazioni?

Grazie Per eventuale risposta.

Federico
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signor Federico,
Credo che i sintomi che avvertiva erano dovuti alla compressione del nervo mediano al polso e il miglioramento, soprattutto la scomparsa del dolore notturno, ne è una prova. I disturbi della sensibilità dovrebbero regredire, ma ci vuole un tempo più lungo.
Per poter capire se i sintomi residui possano dipendere da una discopatia cervicale, è innanzitutto necessaria la visita diretta che valuti, con un accurato esame clinico, segni e sintomi utili per una diagnosi differenziale.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
La ringrazio Dottore, per la cortese e delucidante risposta.
Soltanto tre domande brevi:
1) Avendo già la risonanza un buon medico osteopata potrebbe capire, come ha detto lei, il veicolo dei sintomi?
2) Giusto per tranquillizzarmi: quindi 4 mesi potrebbero essere ancora pochi? Potrebbe essere necessario ancora qualche mese?
3) Anche il fatto di avere recuperato in pieno la presa e la forza e'indicativo di una buona decompressione?
La ringrazio se vorrà rispondere a queste ultime tre domande.

La saluto cordialmente

Federico
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Le rispondo:
1) Non lo so, poichè non tutti i medici sono in grado di "leggere" gli esami radiologici
2) Credo di si, ma spesso anche qualche anno.
3) Confermo

Ricambio cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
La ringrazio, molto chiaro ed esplicito.
Ancora una cosa e poi non la disturbo più.
Serve fare un'elettromiografia a distanza di 4 mesi? Potrebbe essere sfalsata o i tempi sarebbero giusti? Oppure la sconsiglia?
Scusi se l'ho disturbata ancora una volta.
Cordialmente.

Federico
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Dovrei visitarLa per prescrivere qualsiasi esame e/o terapia.
Farlo a distanza sarei passibile di falso ideologico, reato penalmente perseguibile, oltre che poco corretto deontologicamente.

Cordiali saluti