La radice nervosa omolaterale

Prima di tutto ringrazio i medici che avranno la cortesia di rispondermi.
Ho 50 anni ed ho un passato di buon sportivo, sono andato per 20 anni tutti i giorni, e per diverse ore, a cavallo (ma non monto più dal 1998).
Dal 2006 spesso, nel girarmi nel letto o quando facevo addominali, sentivo un dolore lieve nella zona lombare in corrispondenza del nervo lombare sinistro, ho trascurato il sintomo e qualche mese fa ho avuto la prima manifestazione dolorosa, passata in una settimana.A 4 mesi di distanza ecco che si ripresenta il problema dopo un normale piegamento, ma questa volta il dolore è cresciuto giorno dopo giorno fino a non riuscire ad alzarmi al mattino. Ho fatto iniezioni di bentelan da 4 mg. in associazione a muscoril una volta al giorno, la mattina e per 10 giorni(con il bentelan a scalare).Il mio medico mi ha prescritto una risonanza e questo è il referto: lievi fenomeni degenerativi a carico del disco intersomatico L4-L5 che presenta una riduzione dell'intensità del segnale nelle sequenze T2 pesante. A livello L4-L5 si apprezza una protusione discale laterale sinistra, ad estrinsecazione intra-foramidale ove entra in rapporto di contiguità con la radice nervosa omolaterale.
Con il bentelan il dolore è presto sparito, ma a circa una settimana dall'ultima iniezione è ricomparso, specialmente nelle prime ore dopo il risveglio, in forma più leggera ma molto fastidiosa.
Cosa mi consigliate di fare? Altra cosa, mi piace molto fare footing e andare in moto, dopo la guarigione la mia vita tornerà come prima?
grazie ancora
massimo
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Da quanto descrive il referto, sembrerebbe trattarsi di una ernia del disco intraforaminale, ovvero il tessuto discale si è situato nello stretto canale di passaggio della radice che poi prosegue a formare il nervo sciatico.
La somministrazione di cortisone decongestiona una radice sofferente, ma non può rimuovere l'ernia.
E' quindi verosimile che la terapia sia chirurgica.
Dopo l'eventuale intervento e dopo un congruo periodo di convalescenza, la Sua vita di relazione e sociale non dovrà subire modifiche significative.
Cordialmente
[#2]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
La ringrazio molto Dott.Migliaccio,

nel frattempo la mia patologia è notevolmente migliorata, è rimasta soltanto un poco di rigidità al mattino. Lei pensa che un rientro della patologia sia del tutto utopico?
un'altra domanda: una riduzione di peso (ora sono sui 90 kg.e sono alto 1.80)può giovare alla mia schiena?

La ringrazio ancora

cordiali saluti

massimo
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Certamente un calo ponderale Le può portare beneficio, ma le ernie del disco si osservano anche in pazienti magrissimi.
E' utopia pensare che l'ernia del disco rientri al suo posto, non che, se curato bene, guarirà.
L'attuale miglioramento è attribuibile alla cura cortisonica, e esso può durare anche a lungo.
Il problema è valutare periodicamente che non si instaurino deficit della sensibilità o della forza al piede o gamba sinistra, i cui muscoli dipendono dalla radice sofferente.
Cordialmente