Spondilolistesi cervicale con artride reumatoide
In primis, voglio ringraziarvi per la vostra disponibilità. Mia madre, una donna di 63 anni, è affetta da artride reumatoide, diagnosticata 5 anni fa, e da una grave artrosi cervicale , la quale a sua volta ha comportato l' instaurarsi di una spondilolistesi a sia livello di c3 su c4, sia sui segmenti vertebrali di c5 su c6. Dopo l' esame RX, ha fatto una risonanza magnetica con conseguente referto: non vi sono evidenti disclocazione a livello dell' articolazione atlo-assiale, mentre per quando riguarda i segmenti colpiti dalla spondilolistesi lo scivolamento vertebrale invade il liquor , soprattutto a livello c4 - c5 , senza una chiara compromissione del midollo. Il nostro medico di famiglia ci ha congliato di non fare nessun intervento chirurgico. La mia domande sono: è corretta la sua indicazione? Un possibile intrevento sarebbe rischioso? La sua situazione può peggiorare? Visto che l' artride comporta gravi dolori associati ad un' importante rigidità,mia madre riesce a deambulare autonomamente per brevi e medi tratti e con difficoltà compie le normali attività quotidiane. Infine, è anche affetta da una grave osteoporosi. Grazie mille per il vostro servizio.
[#1]
Gentile Utente,
nel caso dell'artrite reumatoide subassiale (nel tratto cervicale al di sotto delle prime due vertebre cervicali) si verifica un'instabilità generalmente di più vertebre con scivolamento (listesi).
Per stabilire la necessità di un trattamento occorre eseguire uno studio RX cervicale con prove dinamiche ed effettuare una valutazione clinica. In caso di evidente instabilità e in presenza di sintomi neurologici (cervicobrachialgia resistente alla terapia, segni di iniziale compromissione midollare) un eventuale intervento è da considerarsi tra le opzioni terapeutiche.
Cordiali saluti,
nel caso dell'artrite reumatoide subassiale (nel tratto cervicale al di sotto delle prime due vertebre cervicali) si verifica un'instabilità generalmente di più vertebre con scivolamento (listesi).
Per stabilire la necessità di un trattamento occorre eseguire uno studio RX cervicale con prove dinamiche ed effettuare una valutazione clinica. In caso di evidente instabilità e in presenza di sintomi neurologici (cervicobrachialgia resistente alla terapia, segni di iniziale compromissione midollare) un eventuale intervento è da considerarsi tra le opzioni terapeutiche.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 07/03/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Osteoporosi
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?