Ernia l4 l5
Buongiorno,
a novembre, dopo il sollevamento di un oggetto ho avvertito una fitta nella zona lombare dx; credevo fosse una contrattura tant'è che non ho fatto attività per 10 gg ed il dolore era sparito; tuttavia piegandomi lateralmente verso dx il dolore ricompariva ed era molto acuto anche se assolutamente circoscritto.
a gennaio sono andato dal fisioterapista che con massaggi ed esercizi aveva lenito il sintomo ma non passava mai del tutto; da qui il medico mi ha consigliato di fare una RM (24 gennaio) la cui risposta è stata:
piccola reazione intraforaminale dx l4 l5 ed il disco appare disidratato e ridotto in altezza.
da qui la situazione ha iniziato a peggiorare; accusavo sempre dolori più forti nella parte lombare e dei formicolii/lievi dolori al quadricipite;
il dottore mi ha prescritto del sinflex 400 2 volte al giorno e 6 infiltrazioni intramuscolari di bentelan.
questo aveva solo normalizzato i dolori ma non diminuiti.
4 giorni dopo ho iniziato a zoppicare per i dolori alla gamba e dopo altri 4 gg mi sono recato al PS dove mi hanno riempito prima di antidolorifici, poi di cortisone e morfina mi dicono che si tratta di una contrattura paravertebrale e la terapia consigliatami , una volta dimesso, è :
6 gg di deltacortene 25 mg,mezza compressa
10 gg di targin 10 mg 2 volte al giorno
20 gg di dicloreum 100 2 volte al giorno.
dopo una settimana (25 febbraio) ho rifatto la risonanza che in risposta mi ha dato:
cospicua ernia discale in sede paramediana ed in parte intraforaminale destra a livello l4 l5, che occupa ampiamente il forame di coniugazione e comprime radice nervosa l4 nonché scivola in parte verso il basso comprimendo i settori antero-laterali di destra del sacco durale e le radici contigue della cauda.
ora non ho più dolori ( prendo solo dicloreum al mattino) a parte un lieve senso di fastidio e pesantezza lombare; il quadricipite ha perso 4 cm e non reagisce del tutto ,come se non arrivasse tensione a sufficienza per gonfiarlo completamente ed ogni tanto, messo sotto sforzo, cede. inoltre non ho quasi sensibilità nella tibia. attualmente per questo sto prendendo due integratori di vitamina B.
considerando che cammino bene, cammino su punte e talloni normalmente ed ho piena forza nell'alluce e sto su una gamba sola, la mia domanda è:
c'è il rischio, causa compressione, che i deficit possano rimanere permanenti?
medico, fisiatra ed anestesista non ritengono di fare visita neurochirurgica e non ritengono necessaria elettromiografia.
lei cosa pensa?
come può evolvere l'ernia?
grazie per la sua cortese risposta
saluti
a novembre, dopo il sollevamento di un oggetto ho avvertito una fitta nella zona lombare dx; credevo fosse una contrattura tant'è che non ho fatto attività per 10 gg ed il dolore era sparito; tuttavia piegandomi lateralmente verso dx il dolore ricompariva ed era molto acuto anche se assolutamente circoscritto.
a gennaio sono andato dal fisioterapista che con massaggi ed esercizi aveva lenito il sintomo ma non passava mai del tutto; da qui il medico mi ha consigliato di fare una RM (24 gennaio) la cui risposta è stata:
piccola reazione intraforaminale dx l4 l5 ed il disco appare disidratato e ridotto in altezza.
da qui la situazione ha iniziato a peggiorare; accusavo sempre dolori più forti nella parte lombare e dei formicolii/lievi dolori al quadricipite;
il dottore mi ha prescritto del sinflex 400 2 volte al giorno e 6 infiltrazioni intramuscolari di bentelan.
questo aveva solo normalizzato i dolori ma non diminuiti.
4 giorni dopo ho iniziato a zoppicare per i dolori alla gamba e dopo altri 4 gg mi sono recato al PS dove mi hanno riempito prima di antidolorifici, poi di cortisone e morfina mi dicono che si tratta di una contrattura paravertebrale e la terapia consigliatami , una volta dimesso, è :
6 gg di deltacortene 25 mg,mezza compressa
10 gg di targin 10 mg 2 volte al giorno
20 gg di dicloreum 100 2 volte al giorno.
dopo una settimana (25 febbraio) ho rifatto la risonanza che in risposta mi ha dato:
cospicua ernia discale in sede paramediana ed in parte intraforaminale destra a livello l4 l5, che occupa ampiamente il forame di coniugazione e comprime radice nervosa l4 nonché scivola in parte verso il basso comprimendo i settori antero-laterali di destra del sacco durale e le radici contigue della cauda.
ora non ho più dolori ( prendo solo dicloreum al mattino) a parte un lieve senso di fastidio e pesantezza lombare; il quadricipite ha perso 4 cm e non reagisce del tutto ,come se non arrivasse tensione a sufficienza per gonfiarlo completamente ed ogni tanto, messo sotto sforzo, cede. inoltre non ho quasi sensibilità nella tibia. attualmente per questo sto prendendo due integratori di vitamina B.
considerando che cammino bene, cammino su punte e talloni normalmente ed ho piena forza nell'alluce e sto su una gamba sola, la mia domanda è:
c'è il rischio, causa compressione, che i deficit possano rimanere permanenti?
medico, fisiatra ed anestesista non ritengono di fare visita neurochirurgica e non ritengono necessaria elettromiografia.
lei cosa pensa?
come può evolvere l'ernia?
grazie per la sua cortese risposta
saluti
[#1]
Egr. signore,
a distanza senza visitarLa e senza vedere le immagini delle RM, non è possibile dare consigli e indicazioni terapeutiche sicure e attendibili.
Con molta probabilità i sintomi che riferisce sono attribuibili all'ernia discale e per questo è necessario stabilire con assoluta certezza se c'è indicazione a trattarla chirurgicamente.
I farmaci agiscono sui sintomi,ma non sulla causa.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
a distanza senza visitarLa e senza vedere le immagini delle RM, non è possibile dare consigli e indicazioni terapeutiche sicure e attendibili.
Con molta probabilità i sintomi che riferisce sono attribuibili all'ernia discale e per questo è necessario stabilire con assoluta certezza se c'è indicazione a trattarla chirurgicamente.
I farmaci agiscono sui sintomi,ma non sulla causa.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
[#3]
Egr. signore,
Lei può inviare le immagini alla e-mail qui sotto il mio nome riportata, ma servirà a poco, poichè, nel caso, l'indicazione a intervenire con una terapia (medica o chirurgica) va riferita al paziente con i propri sintomi e segni oggettivi e non a delle immagini,
In poche parole si deve curare il paziente e non la sua radiografia.
Cordialità
Lei può inviare le immagini alla e-mail qui sotto il mio nome riportata, ma servirà a poco, poichè, nel caso, l'indicazione a intervenire con una terapia (medica o chirurgica) va riferita al paziente con i propri sintomi e segni oggettivi e non a delle immagini,
In poche parole si deve curare il paziente e non la sua radiografia.
Cordialità
[#4]
Utente
perfetto.
ho appena inoltrato le immagini alla Sua mail
la cosa che mi ha spaventato è che il radiologo ha manifestato un po' di preoccupazione per la dimensione dell'ernia anche se, come le scrivevo ieri, i sintomi sono probabilmente marginali ma a tutt'oggi permane iposensibilità tibia e parziale contrazione del quadricipite ( in modo particolare del retto femorale).
grazie in anticipo per i suoi consigli
saluti
ho appena inoltrato le immagini alla Sua mail
la cosa che mi ha spaventato è che il radiologo ha manifestato un po' di preoccupazione per la dimensione dell'ernia anche se, come le scrivevo ieri, i sintomi sono probabilmente marginali ma a tutt'oggi permane iposensibilità tibia e parziale contrazione del quadricipite ( in modo particolare del retto femorale).
grazie in anticipo per i suoi consigli
saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 04/03/2014.
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