Artrodesi ed operazione xlif affix posteriore
Buongiorno,
dopo anni di dolori alla schiena,vari esami e trattamenti oggi ho effettuato una visita privata da un neurochirurgo della mia zona per valutare l'ennesima risonanza magnetica:
A lvl L4-L5 sono presenti irregolarità di tipo artrosico a carico delle limitanti somatiche,sono presenti segni degenerativi discali con aspetto meno intenso in T2 del disco intersomatico con anche ernia intraspongiosa a livellod ella limitante somatica inferiore del corpo di L4 ed inoltre nel contesto della spongiosa ossea dei metamari contrapposti e' presente una diffusa alterazione del segnale di aspetto ipointenso in T1 ed iperintenso in T2 da riferire a fenomeno degenerativi somatici su base discogenica.Il disco L4-L5 presenta un ampia protrusione posteriore a larga base che determina un impronta sulla superficie ventrale del sacco durale in corrispondenza della regione dell'emergenza delle radici L5.E' presente anche una componente protrusiva discale a livellod ei forami di coniugazione con stretti rapporti di continguitaà con i tratti intraforaminali delle radici L4.A livello L5-S1 si rileva la presenza di una minima protrusione discale posteriore ad ampio raggio che riduce la rappresentazione del tessuto adiposo epidurale anteriore senza evidenti impronte sul sacco durale a senza conflitti disco-radicolare.Nella norma il prfilo posteriore degli altri dischi intersomatici lombari e dorsali inferiori visibili con aspetto regolare del sacco durale e delle radici a riguardo;sono presenti minimi accenni all'ernia intraspongiose tra D11 ed L1.
Il medico in questione ha riscontrato una importante instabilita' con segno di Modic tipo I tigrato e mi ha consigliato un intervento di XLIF L4-L5 e Affix posteriore....volevo sapere che tipo di intervento e',se e' pericoloso e se potro' recuperare al 100%...gioco a calcio a livello amatoriale...nuoto...palestra,ho 36 anni e peso 90 kg per 1.86 M....
dopo anni di dolori alla schiena,vari esami e trattamenti oggi ho effettuato una visita privata da un neurochirurgo della mia zona per valutare l'ennesima risonanza magnetica:
A lvl L4-L5 sono presenti irregolarità di tipo artrosico a carico delle limitanti somatiche,sono presenti segni degenerativi discali con aspetto meno intenso in T2 del disco intersomatico con anche ernia intraspongiosa a livellod ella limitante somatica inferiore del corpo di L4 ed inoltre nel contesto della spongiosa ossea dei metamari contrapposti e' presente una diffusa alterazione del segnale di aspetto ipointenso in T1 ed iperintenso in T2 da riferire a fenomeno degenerativi somatici su base discogenica.Il disco L4-L5 presenta un ampia protrusione posteriore a larga base che determina un impronta sulla superficie ventrale del sacco durale in corrispondenza della regione dell'emergenza delle radici L5.E' presente anche una componente protrusiva discale a livellod ei forami di coniugazione con stretti rapporti di continguitaà con i tratti intraforaminali delle radici L4.A livello L5-S1 si rileva la presenza di una minima protrusione discale posteriore ad ampio raggio che riduce la rappresentazione del tessuto adiposo epidurale anteriore senza evidenti impronte sul sacco durale a senza conflitti disco-radicolare.Nella norma il prfilo posteriore degli altri dischi intersomatici lombari e dorsali inferiori visibili con aspetto regolare del sacco durale e delle radici a riguardo;sono presenti minimi accenni all'ernia intraspongiose tra D11 ed L1.
Il medico in questione ha riscontrato una importante instabilita' con segno di Modic tipo I tigrato e mi ha consigliato un intervento di XLIF L4-L5 e Affix posteriore....volevo sapere che tipo di intervento e',se e' pericoloso e se potro' recuperare al 100%...gioco a calcio a livello amatoriale...nuoto...palestra,ho 36 anni e peso 90 kg per 1.86 M....
[#1]
Egr. signore,
se il collega, valutando il Suo stato clinico e la Sua storia clinica, ha posto indicazione all'intervento di artrodesi come specificato, noi a distanza, non avendo elementi oggettivi, non abbiamo motivo di esprimere pareri differenti.
Le posso solo dire che una indicazione chirurgica e le particolari tecniche da adottare devono tener conto della sintomatologia soggettiva del paziente, di eventuale riscontro di alterazioni all'esame obiettivo e non solo del quadro morfologico che emerge a un esame radiologico.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
se il collega, valutando il Suo stato clinico e la Sua storia clinica, ha posto indicazione all'intervento di artrodesi come specificato, noi a distanza, non avendo elementi oggettivi, non abbiamo motivo di esprimere pareri differenti.
Le posso solo dire che una indicazione chirurgica e le particolari tecniche da adottare devono tener conto della sintomatologia soggettiva del paziente, di eventuale riscontro di alterazioni all'esame obiettivo e non solo del quadro morfologico che emerge a un esame radiologico.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
[#2]
Ex utente
Grazie Dottore,a livello sintomatico posso dire di sentirmi "bloccato" in maniera cronica....spostando il baricentro in avanti anche solo per lavarmi i denti o tossendo nel momento in cui il fastidio aumenta e' proprio come ricevere stilettate...poi magari per un mese sembra permettermi tutti i movimenti (ma sento comunque il fastidio latente,magari meno invalidante)...ormai quasi ci convivo da molti anni,ma ritorna sempre...e mi costringe a muovermi in modo anormale per non sentire dolore...e mi pare (magari sbaglio) che meno faccio sport e piu' mi fa male...ossia ho avuto un periodo terribile dall'ultimo dell'anno fino a 10 gg fa in cui non potevo far nulla che e' coinciso con il periodo di stop dell'attivita' sportiva per le feste....ma di questi periodi ne ho avuti anche tantissimi altri...il medico che mi ha consigliato l'operazione mi ha visto oggi per la prima volta.....finora mi era stato detto sempre "niente di grave ,un po di nuoto,stretching e migliorare la postura e passa tutto"....lui ha visto le tre RM che ho fatto negli anni e mi ha detto che l'intervento dovrebbe risolvere il problema...io mi chiedevo proprio se e' un intervento che risolve questo tipo di problema di instabilita' e dolore...o se prima e' meglio continuare a rivolgermi ad un osteopata...anche perche' mi ha detto che anche se non voglio intervenire ora e' un intervento che saro' comunque obbligato a farlo in futuro....perche' c'e il rischio che anche altri dischi potrebbero subire danni da questa situazione...
[#4]
Ex utente
La prima RM fatta e' del 2010 e devo dire che gia li da diversi anni avevo in maniera costante dolori alla schiena cronici...momenti di blocco totale...di dolori sopportabili e di momenti in cui non sentivo quasi nulla...col passare degli anni son stati sempre piu' ricorrenti (a lavoro purtroppo avevo una mansione in cui sollevavo spesso pesi e a volte per evitare problemi mi rendevo conto di muovermi "tutto storto" per poter lavorare) e ultimamente negli ultimi due anni ricordo piu' momenti di fastidi/dolore/blocchi che momenti di pace alla schiena,una delle domande che le ho fatto era appunto se questo tipo di intervento puo' provocare rischi ossia...limitazioni future ad attivita' lavorative e/o sportive...e se per la sua esperienza si puo' dire risolutivo..o e' un intervento difficile/rischioso .... purtroppo come spesso succede se ci si reca da un neurochirurgo probabilmente si andra' incontro ad un operazione e da un osteopata magari in diverse sedute...io ho fatto in questi anni un po di tutto da manipolazioni,al nuoto,a tecarterapia...ma il sollievo e' stato di brevissimi periodi....tra l'altro qui nella zona il tempo di attesa e' molto lungo per questo tipo di interventi e dovrei farlo fuori dalla mia provincia....sto cercando una risposta che mi dia un po di pace....scusi se la "tedio" con queste cose ma per me profano...e stanco di sentir dolore un opinione e' comunque d'aiuto
[#5]
L'intervento se è indicato è risolutivo. Ha i rischi come ogni cosa a questo mondo, ma ci sono anche i rischi a non fare un intervento se esso è necessario.
Non è detto che andando da un neurochirurgo si va incontro all'intervento. Il neurochirurgo è un professionista che deve avere la capacità di fare diagnosi e di indicare una terapia che non necessariamente deve essere chirurgica per il solo fatto di essere un chirurgo.
E' più difficile sapere quando usare il bisturi che usarlo! E il medico coscienzioso lo sa.
Non è detto che andando da un neurochirurgo si va incontro all'intervento. Il neurochirurgo è un professionista che deve avere la capacità di fare diagnosi e di indicare una terapia che non necessariamente deve essere chirurgica per il solo fatto di essere un chirurgo.
E' più difficile sapere quando usare il bisturi che usarlo! E il medico coscienzioso lo sa.
[#6]
Ex utente
Grazie ancora Dottore....e' che non vedo l'ora di potermi svegliare la mattina senza aver paura di un colpo di tosse o di non poter giocare con mio figlio perche' se mi salta in braccio mi fa malissimo..quindi sto cercando di raccimolare piu' informazioni possibili visto che da certi interventi non si torna piu' indietro "come prima".....vedro' il da farsi magari consultero' un altro medico prima di decidere...
[#7]
Chi Le ha detto che "non si torna più indietro come prima" ?
Gli interventi si eseguono per far star meglio, per far guarire.
Un intervento chirurgico è un atto terapeutico così come la somministrazione di farmaci è un atto terapeutico di tipo medico.
Le complicanze, gli insuccessi si possono verificare sia a seguito di un atto chirurgico che di un atto medico, ma anche il non eseguire un intervento terapeutico (medico o chirugico) può condurre a rischi o complicanze maggiori di quelle prospettabili intervenendo con la terapia adeguata.
Con cordialità
Gli interventi si eseguono per far star meglio, per far guarire.
Un intervento chirurgico è un atto terapeutico così come la somministrazione di farmaci è un atto terapeutico di tipo medico.
Le complicanze, gli insuccessi si possono verificare sia a seguito di un atto chirurgico che di un atto medico, ma anche il non eseguire un intervento terapeutico (medico o chirugico) può condurre a rischi o complicanze maggiori di quelle prospettabili intervenendo con la terapia adeguata.
Con cordialità
[#8]
Ex utente
Scusi il ritardo ma internet non mi funzionava in questi giorni,intendevo che verra' modificato permanentemente l'anatomia di una parte del corpo non che non guariro',mi sono espresso male....dovrei subire l'intervento entro primi di Aprile...per quanto riguarda la sua esperienza crede che dopo quanto riusciro' a correre in genere o poter ripraticare sport?Ovviamente dopo l'eventuale periodo di fisioterapia..e grazie ancora.
[#10]
Ex utente
Salve dottore la aggiorno sull'intervento,l'ho fatto a Bergamo martedi 8...e gia ora dopo una settimana sto molto meglio,sono gia autonomo e lo ero a distanza di un paio di giorni...il primo giorno avevo grandi difficolta' ad alzarmi,le volevo chiedere,sono entrati dal fianco destro e sono ancora molto gonfio (la parte destra della pancia soprattutto) il gonfiore quando iniziera' ad attenuarsi?grazie mille
[#13]
Lei, egregio signore, confonde questo sito con una sorta di mega-computer a cui tutto si può chiedere e che a tutto può rispondere.
Non è per nulla così, soprattutto perchè qui trattiamo di argomenti delicati, complessi e non sempre di facile interpretazione.
La medicina è una cosa seria e chi la pratica solitamente sono persone serie che, per questo, non possono e non debbono sbilanciarsi con diagnosi, prognosi e terapie a distanza.
Detto questo Le spiego perchè non ho la risposta alla Sua domanda, ma ci sarebbe dovuto arrivare da solo.
Come posso io sapere perchè è presente quel "gonfiore", tra l'altro a livello addominale, senza esser stato io ad operarla ?
Tale "gonfiore" non sarà una cosa preoccupante, di sicuro non è la normalità in questo tipo di interventi, ma che ne posso sapere io o chiunque Le possa rispondere, senza constatarlo di persona?
Ecco perchè queste domande le deve rivolgere al Suo chirurgo.
Spero di esser stato esauriente
Con molta cordialità
Non è per nulla così, soprattutto perchè qui trattiamo di argomenti delicati, complessi e non sempre di facile interpretazione.
La medicina è una cosa seria e chi la pratica solitamente sono persone serie che, per questo, non possono e non debbono sbilanciarsi con diagnosi, prognosi e terapie a distanza.
Detto questo Le spiego perchè non ho la risposta alla Sua domanda, ma ci sarebbe dovuto arrivare da solo.
Come posso io sapere perchè è presente quel "gonfiore", tra l'altro a livello addominale, senza esser stato io ad operarla ?
Tale "gonfiore" non sarà una cosa preoccupante, di sicuro non è la normalità in questo tipo di interventi, ma che ne posso sapere io o chiunque Le possa rispondere, senza constatarlo di persona?
Ecco perchè queste domande le deve rivolgere al Suo chirurgo.
Spero di esser stato esauriente
Con molta cordialità
[#14]
Ex utente
No sinceramente pensavo che conoscendo l'XLIf sapesse che e' un intervento ad accesso laterale....quindi chiedevo un parere su quando la zona di accesso....e il gonfiore della zona addominale e del muscolo psoas possa iniziare a sgonfiarsi...non credo sia un mega-computer con mille risposte istantanee...sono giovane....e conosco la rete decisamente bene,credo solo che chi voglia fornire un consulto gratuito e si prende la briga di farlo,perlomeno parli e si confronti senza atteggiarsi,ho chiesto altri consulti in precedenza e il fattore "umano" dei suoi colleghi era decisamente superiore....le sue risposte (anche ad altri consulti) mi farebbero pensare che chiunque potrebbe rispondere...e lasciando sempre quel retrogusto acido ad ogni suo reply e il fatto che giudichi non normale credo il gonfiore a distanza di una settimana dall'intervento mi fa pensare....son riuscito a sentire un infermiera che lavora con il chirurgo che mi ha operato e mi ha detto che quel gonfiore e' l'ultima cosa ad andarsene....confermato poi dal chirurgo stesso ieri....(in caso le chiedessero la stessa cosa piu' avanti).Grazie
[#15]
Caro signore,
quel che possano o no rispondere altri colleghi, essendo una propria responsabilità personale, di cui ognuno eventualmente se ne assume la responsabilità, non può riguardarmi.
Come non mi possonono riguardare eventuali giudizi simili ai Suoi che, a quanto pare, scaturiscono da una persona che, avendo molta dimestichezza con la "rete", ne ha molto poca con la realtà medica e, in questo caso, anche legale.
E allora cerco di spegarLe questi aspetti.
La Legge vieta terapie e diagnosi a distanza, configurandosi il reato di falso ideologico.
Analogamente la Deontologia non li consente, nell'esclusivo interesse del paziente.
Se io Le dicessi di correre subito in Pronto Soccorso perchè quel "gonfiore" , (di cui non conosco le caratteristiche né l'esatta posizione ed estensione perchè non posso constatarlo dal vivo), può nascondere un ematoma o che addirittura possa essere un segno di manovre chirurgiche incongrue, creerei in Lei apprensione e ansia verosimilmente ingiustificate.
E se, viceversa, Le dicessi di stare tranquillo, esprimerei un giudizio del tutto apodittico che potrebbe tranquillizzarLa e quindi indurLa a trascurare un problema magari serio.
Cosa diversa se fossi stato io ad operarLa e pertanto, consapevole di tutte le fasi chirurgiche, Le potrei dire cosa fare o cosa non fare e quindi tranquillizzarLa come ha fatto il collega che La conosce e soprattutto sa come ha mosso le proprie mani.
quel che possano o no rispondere altri colleghi, essendo una propria responsabilità personale, di cui ognuno eventualmente se ne assume la responsabilità, non può riguardarmi.
Come non mi possonono riguardare eventuali giudizi simili ai Suoi che, a quanto pare, scaturiscono da una persona che, avendo molta dimestichezza con la "rete", ne ha molto poca con la realtà medica e, in questo caso, anche legale.
E allora cerco di spegarLe questi aspetti.
La Legge vieta terapie e diagnosi a distanza, configurandosi il reato di falso ideologico.
Analogamente la Deontologia non li consente, nell'esclusivo interesse del paziente.
Se io Le dicessi di correre subito in Pronto Soccorso perchè quel "gonfiore" , (di cui non conosco le caratteristiche né l'esatta posizione ed estensione perchè non posso constatarlo dal vivo), può nascondere un ematoma o che addirittura possa essere un segno di manovre chirurgiche incongrue, creerei in Lei apprensione e ansia verosimilmente ingiustificate.
E se, viceversa, Le dicessi di stare tranquillo, esprimerei un giudizio del tutto apodittico che potrebbe tranquillizzarLa e quindi indurLa a trascurare un problema magari serio.
Cosa diversa se fossi stato io ad operarLa e pertanto, consapevole di tutte le fasi chirurgiche, Le potrei dire cosa fare o cosa non fare e quindi tranquillizzarLa come ha fatto il collega che La conosce e soprattutto sa come ha mosso le proprie mani.
[#16]
Ex utente
Difatti e' lei che si ostina a dire che io le chiedo una diagnosi....io mi son limitato a chiederle un parere che ' un qualcosa di molto differente a livello significativo....quando le risposte sono sempre sostanzialmente "chieda al medico",si esula dal servizio diciamo (anche se a titolo di volontariato) "offerto",so benissimo che si deve prender con le molle ogni cosa,non sono un ragazzino, se qualcuno scrive su questo sito probabilmente e' perche' ha una curiosita'....o al momento e' impossibilitato a sentire il proprio medico non crede?
Ogni persona di buon senso sa che le parole scritte qui vanno soppesate in giusto modo,nessuno credo scappi all'ospedale o si tranquillizzi,anche perche' non si tratta di pericoli vitali,(perlomeno nel mio caso) altrimenti ci sarei andato da me al pronto soccorso.E molto spesso e' anche il bisogno di interfarcciarsi in maniera umana con un professionista,anche il solo non liquidarti in 5 parole facendoti sentire uno dei tanti in lista sarebbe credo cosa gradita a tutti.
Nei consulti precedenti (ai quali ho avuto consversazioni piacevoli e costruttive) ho chiesto allo stesso modo un parere,tutto qua nessuno chiede una diagnosi o una terapia....non si puo' fare questo tipo di discorsi a livello di meccanica di base,so sicuramente che la medicina e la chirurgia sono cose altamente piu' serie e complesse.
E sicuramente non credo sia io a dover insegnare a lei la chirurgia....comunque per quanto riguarda il gonfiore,essendo un intervento mini invasivo e percutaneo hanno dilatato le zone di accesso in modo da non tagliare nulla....il gonfiore e' dovuto a questo,mi ha comunicato che il gonfiore e' l'ultima cosa che andra' via....grazie per la "disponibilita' e il piacevole dialogo".
Ogni persona di buon senso sa che le parole scritte qui vanno soppesate in giusto modo,nessuno credo scappi all'ospedale o si tranquillizzi,anche perche' non si tratta di pericoli vitali,(perlomeno nel mio caso) altrimenti ci sarei andato da me al pronto soccorso.E molto spesso e' anche il bisogno di interfarcciarsi in maniera umana con un professionista,anche il solo non liquidarti in 5 parole facendoti sentire uno dei tanti in lista sarebbe credo cosa gradita a tutti.
Nei consulti precedenti (ai quali ho avuto consversazioni piacevoli e costruttive) ho chiesto allo stesso modo un parere,tutto qua nessuno chiede una diagnosi o una terapia....non si puo' fare questo tipo di discorsi a livello di meccanica di base,so sicuramente che la medicina e la chirurgia sono cose altamente piu' serie e complesse.
E sicuramente non credo sia io a dover insegnare a lei la chirurgia....comunque per quanto riguarda il gonfiore,essendo un intervento mini invasivo e percutaneo hanno dilatato le zone di accesso in modo da non tagliare nulla....il gonfiore e' dovuto a questo,mi ha comunicato che il gonfiore e' l'ultima cosa che andra' via....grazie per la "disponibilita' e il piacevole dialogo".
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 11.8k visite dal 18/02/2014.
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