Bulging circonferenziale dell'anulus discale con impronte sul sacco durale

Buongiorno a tutti
Sono un ragazzo di 31 anni che nel 1996 ha avuto il primo intervento chirurgico di ernia discale in L5-S1 dx, intervento andato molto bene e per 10 anni non ho avuto quasi più nessun disturbo, nel 2005 dopo dolori sempre più persistenti a gluteo e gamba dx ho rifatto la TAC e da questo esame è emerso:

Diamteri canalari ossei inferiori alla norma su base costituzionale (brevità peduncolare congenita).
A L3-L4 e L4-L5 si osservano due minime protrusione circonferenziale dell'anulus, senza evidenti focalità.
A L5-S1 si apprezzano gli esiti di pregresso intervento chirurgico con emilaminectomia dx.
Si associa recidiva d'ernia mediana posteriore con discreto effetto compressivo sul sacco durale e in parte sulle radici S1.
Normale il segnale del cono midollare.

Dopo l'esito di questo esame ho provato diverse terapie (ozonoterapia, manipolazioni, Mkenzie, massaggi) tutto in contemporanea con l'assunzione di antidolorifici sino a che nel giugno 2006 mi sono sottoposto ad un nuovo intervento.
Questo intervento, oltre ad essere stato difficile a dir del medico che mi ha operato mi ha lasciato una piccola insensibilità superficiale alla gamba sx.
Comunque da allora oltre il sopracitato postumo non ho più sentito alcun fastidio sino a circa un mesetto fa, tutto è iniziato con fastidi alla gamba sinistra nel stare seduto su sedie morbide oppure in macchina e arrivando a fitte di dolore che vanno dal gluteo sino al polpaccio nell'eseguire particolari movimenti.
Fastidi persistenti quando sono seduto come se non stessi mai comodo se non in posizioni assurde, cedimento delle ginocchia nel camminare e irrigidimento della colonna vertebrale nella zona lombare.
In ansia per i miei precedenti clinici ho fatto immediatamente una nuova TAC e l'esito è:

Diametri ossei canalari leggermente ridotti, soprattutto per motivi costituzionali (canale stretto).
A L3-L4 e L4-L5 discreto bulging circonferenziale dell'anulus discale con impronte sul sacco durale.
A L5-S1 postumi di intervento chirurgico di erniectomia sinistra con laminectomia e parziale flavectomia.
Il disco è disomogeneo, prestante tuttora una piccola protrusione paramediana sinistra.
Tessuto cicatriziale peridurale a sinistra coinvolgente la radice S1 omolaterale.

Vorrei domandarLe se i dolori possono essere provocati da questa protrusione o dalla compressione della radice S1 e quali sono, a suo avviso, i trattamenti che potrei effettuare per far passare i dolori.
Inoltre vorrei avere maggiori informazioni su cosa comportano queste impronte sul sacco durale.
Oltretutto io faccio un lavoro che mi tiene diverse ore al gioro in macchina, questo può accentuare questi miei problemi?

RingraziandoLa anticipatamente, porgo cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
per poterLe dare una indicazione il più possibile precisa, bisognerebbe avere a disposizione le immagini NMR. E' probabile che i Suoi attuali disturbi possano essere sostenuti sia dal residuo discale che dalla degenerazione del disco plurioperato.
Vi possono essere delle soluzioni molto verosimilmente chirurgiche, ma tale indicazione e le eventuali tecniche gliele potrà fornire solo lo specialista che l'avrà visitata.

Cordiali saluti
[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto La ringrazio per la risposta, e capisco che senza poter osservare le immagini diventi difficile esprimersi senza correre il rischio di sbagliare, putroppo sino a sabato il mio specialista non riesce ad incontrarmi, per questo le chiedevo se poteva darmi qualche ulteriore delucidazione sull'effetto delle impronte sul sacco durale e sul coinvolgimento della radice S1.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Il tessuto discale presente nel canale vertebrale, dove è contenuto il sacco durale (che a sua volta contiene radicole nervose) e l'emergenza della radice S1 (radice che contribuisce alla costituzione del nervo sciatico), comprimendo tali strutture, provoca i disturbi che Lei riferisce.Cordiali saluti