Cervicobrachialgia destra
Dal mese di Luglio 2013 e dopo diverse infiltrazioni di cortisone, terminate nel mese di Ottobre 2013, senza ottenere alcun beneficio, chiedo il vostro parere dopo aver letto quanto descritto nell'esito della RM di mia moglie (43 anni), eseguita in data 02.01.2014 a cui è stato diagnosticato quanto segue:
Indagine eseguita in tecnica TSE e B-TFE, mediante sequenze pesate in T2 e T1, orientate secondo i piani sagitale e assiale.
In C6-C7 si osserva una formazione erniaria a sede mediana-paramediana destra, con voluminosa porzione estrusa emigrata lateralmente, che esercita evidente impronta sul profilo anteriore del sacco durale e su quello midollare, con obliterazione parziale del neuroforame.
In C3-C4 e C5-C6 si apprezzano ulteriori impronte sul profilo anteriore del sacco durale, sostenute da protrusioni disco-osteofitosiche posteriori, non estese ai forami.
Le strutture discali esaminate mostrano ipointensità di segnale in T2, per disidratazione del nucleo.
Segni di spondilosi diffusa, più evidenti nel tratto C4-C7, con osteofitosi margino-somatica anteriore e posteriore.
Lieve riduzione d'ampiezza del canale neurale nel tratto C5-C7, per iniziale stenosi acquisita. Non sono evidenti alterazione di segnale del parenchima midollare esaminato.
A seguito di RM è stata messa in lista di attesa urgente, per intervento di microchirurgia.
Vi ringrazio anticipatamente per il Vs. parere.
Indagine eseguita in tecnica TSE e B-TFE, mediante sequenze pesate in T2 e T1, orientate secondo i piani sagitale e assiale.
In C6-C7 si osserva una formazione erniaria a sede mediana-paramediana destra, con voluminosa porzione estrusa emigrata lateralmente, che esercita evidente impronta sul profilo anteriore del sacco durale e su quello midollare, con obliterazione parziale del neuroforame.
In C3-C4 e C5-C6 si apprezzano ulteriori impronte sul profilo anteriore del sacco durale, sostenute da protrusioni disco-osteofitosiche posteriori, non estese ai forami.
Le strutture discali esaminate mostrano ipointensità di segnale in T2, per disidratazione del nucleo.
Segni di spondilosi diffusa, più evidenti nel tratto C4-C7, con osteofitosi margino-somatica anteriore e posteriore.
Lieve riduzione d'ampiezza del canale neurale nel tratto C5-C7, per iniziale stenosi acquisita. Non sono evidenti alterazione di segnale del parenchima midollare esaminato.
A seguito di RM è stata messa in lista di attesa urgente, per intervento di microchirurgia.
Vi ringrazio anticipatamente per il Vs. parere.
[#1]
Egr.Signore,
in linea generale, in presenza di una ernia discale cervicale, ed in assenza di deficit neurologici, si inizia con terapie mediche, per esempio cortisoniche, e, in caso di insuccesso, si prende in considerazione l'ipotesi chirurgica. Pur con i limiti ovvi di un consulto a distanza, direi che nel caso di sua moglie, considerando che sono passati più di sei mesi senza beneficio con la terapia, vi sia indicazione all'intervento chirurgico di asportazione dell'ernia ( purché ovviamente la sintomatologia clinica sia congrua con il livello dell'ernia). La saluto cordialmente
in linea generale, in presenza di una ernia discale cervicale, ed in assenza di deficit neurologici, si inizia con terapie mediche, per esempio cortisoniche, e, in caso di insuccesso, si prende in considerazione l'ipotesi chirurgica. Pur con i limiti ovvi di un consulto a distanza, direi che nel caso di sua moglie, considerando che sono passati più di sei mesi senza beneficio con la terapia, vi sia indicazione all'intervento chirurgico di asportazione dell'ernia ( purché ovviamente la sintomatologia clinica sia congrua con il livello dell'ernia). La saluto cordialmente
dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
www.pietrobrignardello.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua tempestiva risposta. Il dolore acuto è diminuito, ma sempre presente, così come il formicolio al braccio e l'insensibilità al polpastrello del dito indice destro.
Essendo, mia moglie, allergica ai FANS e qualche antibiotico, volevo sapere se l'eventuale anestesia, in caso di intervento, fosse più o meno pericolosa.
La ringrazio e cordialmente la saluto.
Essendo, mia moglie, allergica ai FANS e qualche antibiotico, volevo sapere se l'eventuale anestesia, in caso di intervento, fosse più o meno pericolosa.
La ringrazio e cordialmente la saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 22/01/2014.
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