Degenerazione discale

Pregissimi Dottori,

Vi scrivo perchè, avendo due discopatie degenerative l4-l5 ed l5-s1 con modesta protrusione in l4-5 e relativa instabilità del tratto, verosimilmente, necessiteró, così mi hanno detto diversi neurochirurghi che mi hanno visitata (prima di procedere, ho sentito più pareri), di un intervento chirurgico.
La mia domanda è questa: è proprio necessario ricorrere ad un intervento, posto che le terapie conservative non hanno dato buoni risultati? Non esistono tecniche di rigenerazione discale?

Grazie e Buone Feste!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
Fermo restando che l'intervento sia indicato, allo stato attuale non vi sono "tecniche" o metodi non invasivi per la rigenerazione discale.
Se Lei si riferisce alle cellule staminali, vi sono attualmente studi in corso che, al di là della validità ancora tutta da accertare, prevedono l'innesto di dette cellule nello spazio discale, mediante intervento chirurgico.

Cordialmente
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Utente
Utente
Preg.mo Dottore Migliaccio,

sì, in un certo, mi riferivo anche alle staminali.
Quindi sono ancora in fase di sperimentazione e non è garantito che producano un qualche effetto valido e duraturo, se ho ben capito.
Mi saprebbe dire qualcosa del Gel Stix? (filamenti in silicone) Funziona?
Si può usare quando vi è protrusione?
La ringrazio molto per la Sua cortese e tempestiva risposta.

Cordialmente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
la procedura a cui si riferisce è una della tante usate quando l'intervento chirurgico di discectomia non è indicato.
Spesso quando tale intervento non ha oggettivamente una indicazione, il beneficio si può ottenere con un ciclo di terapie fisiche.
Non vedendo le immagini dell RM, nè valutando i Suoi sintomi non posso consigliarLe quale tipo di approccio terapeutico è più adatto al Suo caso.
Restando disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti e auguri per queste Festività.
[#4]
Utente
Utente
Egregio Dottore,

mi scuso per la risposta tardiva e La ringrazio per gli auguri;
purtroppo, tutto il protocollo conservativo, nel mio caso, non solo non ha dato i benefici sperati ma, anzi, ad una maggiore sollecitazione della parte seguiva un progressivo aumento della rigidità e del dolore. Per questo mi è stato sospeso tutto.
Ad oggi, porto un lombostato steccato...una sorta di "collaudo" fatto dal neurochirurgo che poi farà la stabilizzazione del tratto.
In effetti, devo dire che immobilizzando la parte va meglio...
immagino che Lei mi ribadirà che stabilizzare un tratto non comporti alcuna limitazione funzionale particolare ma una cosa volevo chiederLe...cosa accade, poi, nel tempo, al resto della colonna sovrastante? si usura prima lavorando di più (ossia anche per il tratto bloccato)? Come si mantiene "in buona salute"? Fisioterapia? Nuoto dorso? Altre precauzioni?
I miei sintomi sono, in sostanza:
1-dolore lombare alla minima sollecitazione (in sostanza praticamente cronicizzato)
2-difficoltà a deambulare (la falcata è ridotta e faccio fatica a proseguire poichè sento rigidità e dolore alla schiena)
3-non ammortizzo più bene i passi
4-senso di instabilità verticale del tratto...come se qualcosa non reggesse più (di fatto credo non regga più come prima). Come se si "abbassasse"

Consideri che non ho i referti con me ora ma ho fatto RNM di tutta la colonna e non ho altro se non quanto detto sopra...no scivolamenti vertebrali, niente stenosi del canale, midollo spinale perfettamente intatto...insomma niente di grave!
Almeno su carta...ma quella degenerazione discale con protrusione fa un bel macello! I restanti dischi appaiono nella norma. Un po disidratati quelli cervicali ma ad ogni modo il problema è nettamente lombare.



La ringrazio davvero molto per la Sua cortese disponibilità.

Cordiali Saluti