Ernia discale e terapia che non funziona
Buongiorno. A causa di un dolore alla gamba sinistra e alla schiena che avevo da parecchio tempo, che si acutizzava in determinate condizioni (per esempio l'uso dei tacchi) per poi calmarsi dopo riposo, ho eseguito una risonanza magnetica (il 29 novembre) col seguente esito:
In L4-L5, protrusione discale che in sede mediana-paramediana sinistra assume connotazione di modesta erniazione contenuta, improntando la superficie ventrale del sacco durale.
In L5-S1 erniazione discale paramediana sinistra che impegna lo stretto interdisco-articolare, determinando interferenza meccanica nei confronti della radice spinale emergente omolaterale.
In attesa di fare una visita specialistica i dolori sono andati a peggiorare e il 9 dicembre ho improvvisamente sentito una quasi totale mancanza di forza nella gamba sinistra, al punto che sono finita per terra. Sono andata in ospedale dove mi è stata fatta un'altra risonanza magnetica, con lo stesso esito della precedente. Mi hanno fatto mettere in punta di piedi e sul tallone, e ci riesco, sebbene con molto dolore. Mi è stato somministrato del cortisone e la situazione sembrava essere lievemente migliorata. Mi hanno dimesso prescrivendomi punture di bentlan 4 mg e toradol 30 mg due volte al giorno per due giorni e poi una volta al giorno per altri due giorni. Adesso ho finito la terapia, ma la mancanza di forza mi è rimasta, quel lieve migliormanento che avevo percepito non si è protratto fino alla guarigione, ma sono rimasta alla stessa condizione di quando sono andata al pronto soccorso.
Aggiungo, poichè mi è stato chiesto, che non perso sensibilità a livello genitale, non ho incontinenza e non ho perso sensibilità nella gamba (anche se a volte sento una riduzione sulla gamba sinistra).
Allo specialista che vorrà farmi la cortesia di darmi una risposta domando:
- ritiene che la terapia vada prolungata, che sia adeguata?
- quanto tempo dovrei aspettare prima di ottenere dei risultati?
- corro il rischio di rimanere paralizzata?
In L4-L5, protrusione discale che in sede mediana-paramediana sinistra assume connotazione di modesta erniazione contenuta, improntando la superficie ventrale del sacco durale.
In L5-S1 erniazione discale paramediana sinistra che impegna lo stretto interdisco-articolare, determinando interferenza meccanica nei confronti della radice spinale emergente omolaterale.
In attesa di fare una visita specialistica i dolori sono andati a peggiorare e il 9 dicembre ho improvvisamente sentito una quasi totale mancanza di forza nella gamba sinistra, al punto che sono finita per terra. Sono andata in ospedale dove mi è stata fatta un'altra risonanza magnetica, con lo stesso esito della precedente. Mi hanno fatto mettere in punta di piedi e sul tallone, e ci riesco, sebbene con molto dolore. Mi è stato somministrato del cortisone e la situazione sembrava essere lievemente migliorata. Mi hanno dimesso prescrivendomi punture di bentlan 4 mg e toradol 30 mg due volte al giorno per due giorni e poi una volta al giorno per altri due giorni. Adesso ho finito la terapia, ma la mancanza di forza mi è rimasta, quel lieve migliormanento che avevo percepito non si è protratto fino alla guarigione, ma sono rimasta alla stessa condizione di quando sono andata al pronto soccorso.
Aggiungo, poichè mi è stato chiesto, che non perso sensibilità a livello genitale, non ho incontinenza e non ho perso sensibilità nella gamba (anche se a volte sento una riduzione sulla gamba sinistra).
Allo specialista che vorrà farmi la cortesia di darmi una risposta domando:
- ritiene che la terapia vada prolungata, che sia adeguata?
- quanto tempo dovrei aspettare prima di ottenere dei risultati?
- corro il rischio di rimanere paralizzata?
[#1]
La terapia medica oramai va sospesa.
Inizierei un percorso di rieducazione posturale, guidata da uno specialista fisiatra.
Questo le consentirebbe di riacquistare lo stato di benessere e di contenere le ansie che accompagnano sempre il dolore.
In caso di riacutizzazione della sintomatologia algica, è utile una rivalutazione neurochirurgica.
Inizierei un percorso di rieducazione posturale, guidata da uno specialista fisiatra.
Questo le consentirebbe di riacquistare lo stato di benessere e di contenere le ansie che accompagnano sempre il dolore.
In caso di riacutizzazione della sintomatologia algica, è utile una rivalutazione neurochirurgica.
Dr. Roberto Trignani
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, m purtroppo devo dire che se anche la terapia in teoria é conclusa io sono in piena fase acuta, sopratutto sono incapace di camminare senza provare mancanza eccessiva di forza e dolore... quindi mi chiedo, se passerá e quando tutto questo?e senza altra terapia farmacologica?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 15/12/2013.
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