Discopatia l5-s1

Buongiorno, sono un 36enne, maschio affetto oramai da 5 anni da una discopatia, trattata in tutti i modi medici possibili. Visitato oramai da neurochirurghi, ortopedici e anestesisti. L'ultimo neurochirurgo, giustamente volendo rimandare il più possibile un intervento invasivo, pensa di intervenire per via percutanea. A parte il dolore lombare che mi limita e diminuisce la mia qualità della vita, negli ultimi mesi sento parestesie alla gamba sinistra (esterno coscia) (da aprile) e a quella destra (da ottobre). Dalla risonanza appare che l'ernia spinge sulle radici nervose e, a dire dello specialista, la sintomatologia è congrua con il quadro clinico, con dolore misto discogeno e radicolare infiammatorio, ipoestesia L5. Mi propone perciò Lyrica 75 mg e palexia 50 mg. Eventuale peridurolisi secondo Racz e decompressione meccanica ed ozono intradiscale. Gli chiedo se le parestesie sono reversibili e perciò mi propone una elettromiografia per vedere la sofferenza del nervo. Effettuo l'esame e già solo durante l'anamnesi il neurologo dice che le parestesie non sono compatibili con la L5-S1. Effettuato l'esame, le conclusioni del neurologo: -Non reperito il SAP del cutaneo femorale laterale sinistro per sofferenza locale alla piega dell'inguine, ridotto in ampiezza anche il femorale sensitivo anteriore
-Nessuna attinenza con la discopatia L5.S1
-nessuna denervazione in atto dei distretti muscolari L5-S1
-Normale la conduzione motoria del nervo SPE bilateralmente

Ora, io vorrei, ma è impossibile, far parlare fra loro i due specialisti, perchè mi danno pareri diametralmente opposti: uno mi dice che le parestesie sono causate dall'ernia e uno dice che non sono attinenti. Che devo fare, ma soprattutto, le parestesie, a cosa potrebbero essere dovute? Io mi farei visitare anche subito, ma come sapete l'onorario di certi specialisti in libera professione si aggira su cifre che io difficilmente posso permettermi, perciò un consiglio, un'idea, (consapevole che a distanza e per via telematica più di tanto non si può fare) lo accetto volentieri. Non abbiate paura, ditemi tutte le opzioni che pensate. Grazie a chi interverrà.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
La difficoltà di dare pareri diagnostici e terapeutici on line sta anche nelle imprecise descrizioni che un paziente fornisce.

Andiamo con ordine:
1)Il termine <percutaneo>, che definirebbe un intervento non invasivo proposto dal collega, è impreciso e non ci fa capire a quale metodica percutanea si riferirebbe.
Infatti non è l'incisione cutanea di uno o 4 cm che definisce <la o la non invasività>.

2) Lei descrive i sintomi in modo (comprensibilmente) inesatto. Infatti riferisce le parestesie (le cui caratteristiche non descrive) all'esterno coscia della gamba, ma la coscia è una zona diversa dalla gamba, essendo quest'ultima la zona dell'arto inferiore che va dal ginocchio in giù.

3) Lei descrive ancora in modo insufficiente il referto della RM e parla di Ipoestesia L5, il che fa pensare che sia una valutazione oggettiva del medico che L'ha visitata, ma l'ipoestesia in L5 (quindi alla gamba) può essere compatibile con un' ernia L5-S1 se questa ha assunto una particolare posizione anatomica, poichè di solito è una a livello L4-L5

4) L'elettromiografia, per quanto importante, non sempre è un indice di riferimento per le indicazioni chirurgiche.

Come può comprendere, è necessario uno scrupoloso esame clinico diretto e una valutazione visiva degli esami effettuati per poter porre la diagnosi e quindi indicare la terapia medica o chirurgica.
Spero di averLe spiegato l'importanza che riveste la visita medica per poter giungere a una precisa diagnosi.

Rimango disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti e Le invio cordiali saluti
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Utente
Utente
E' vero, sono stato approssimativo, non volendo riportare, per motivi di spazio, l'intero referto. Riporto quanto scritto dal chirurgo (per l'esame neurologico vedasi quanto scritto sopra):

''In anamnesi si rileva anamnesi remota negativa.
Storia di lombosciatalgia dal 2008 con riscontro di grossa ernia espulsa e migrata L5-S1. Sempre effettuate terapie conservative. Vari consulti presso NCH ed ortopedici hanno escluso per ora l'intervento di stabilizzazione (diverso a seconda dell'operatore). Effettuata denervazione faccette articolari L5-S1 e L4-L5 bilaterali con miglioramento parziale della sintomatologia, specialmente in estensione.
Attualmente la sint. sogg.: dolore prevalentemente lombare a sn, sia da sdraiato che da in piedi, aumenta in flessione, colpi di tosse, irradiazione lungo L5 coscia e alluce sn e pianta del piede avvertito come parestesie, talvolta dolore bruciante
Eo: lasegue positivo a 40° nma alla schiena, leggera ipoestesia L5, dolore che aumenta in flsessione, leggeri sommazione temporale in L5.

Il dolore è misto discogeno e radicolare infiammatorio

Eventuale ricovero per peridurolisi secondo Racz elettroguidata e decompressione meccanica con dekompressor ed ozono intradiscale.''

La ringrazio in anticipo dei suoi eventuali commenti ed indicazioni.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Verosimilmente si tratta di una sciatalgia dovuta all'ernia discale cui si aggiunge una lombalgia che andrebbe meglio inquadrata, ma che non è possibile a distanza.
Anche per le soluzioni terapeutiche proposte (che solo intuitivamente ritengo non adatte al Suo caso) non posso pronunciarmi con obiettività e quindi indicando una terapia.
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Utente
Utente
Sì mi rendo conto dell'obiettiva difficoltà di pronunciarsi su un caso già indagato da molti. Il mio quesito era la differente diagnosi effettuata dal neurochirurgo e dal neurologo. Il neurochirurgo concorda con lei e dice che le parestesie sono causate dall'ernia, mentre il neurologo, anche dopo l'elettromiografia, dice che la sintomatologia non è compatibile con discopatia L5-S1. Che fare? Cambiare neurologo e ripetere l'esame?