Ischialgia acuta
Buongiorno,
a seguito di nessuna apparente motivazione ho sofferto di una dolorosissima sciatalgia trattata con antinfiammatori miorilassanti e corticosteroidi per 10 gg.
Ad oggi permane dolore durante la notte e in prima mattinata ( impossibile riposare!!!) e parestesia piede dx (dita I II III).
Referto risonanza:
Angioma tondeggiante a prevalente componente vascolare su versante anteriore L4.
Disomogeneità condrale e subcondrale dei piatti somatici contrapposti L5-S1 sofferenza cartillaginea degenerazione disco intersomatico da discoartrosi, il cui margine pprotude in sede posterolaterale sinistra ove si associa osteofitosi marginale reattiva da barra disco osteofitaria con impegno pre e intraforaminale sx;
ridotta in T2 intensità di segnale dischi L3-L4 e L4-L5 per fenomeni degenerativi;
protusione anulare l3_l4 con impronta ampio raggio astuccio durale;
ernia mediana paramediana dx disco l4-l5 espulsa ed estrinsecantesi cranialmente con compressioneastuccio durale e impegno recesso radicolaredx ove determina conflitto radicolare omolaterale;
restringimento in ampiezza cancale spinale l4-l5 e in misura minore l5-s1;
allungato appare il cono midollare.
Il medico di famiglia mi ha indirizzato c/o neurochirurgo che opta per definitiva soluzione chirurgica.
Mi piacerebbe avere vs opinioni alla luce di quanto esposto tenendo presente che:
- dalle prima manifestazione sono passati solo 15 gg ;
- sintomatologia dolorosa acuta (gluteo - dx polpaccio ) rientrata in tre/quattro gg;
Non è presto per pensare a soluzione chirurgica ???
Cosa rischio se (sintomatologia dolorosa permettendo) riprendo una leggera attività sportiva (piscina) ?
Grazie !
a seguito di nessuna apparente motivazione ho sofferto di una dolorosissima sciatalgia trattata con antinfiammatori miorilassanti e corticosteroidi per 10 gg.
Ad oggi permane dolore durante la notte e in prima mattinata ( impossibile riposare!!!) e parestesia piede dx (dita I II III).
Referto risonanza:
Angioma tondeggiante a prevalente componente vascolare su versante anteriore L4.
Disomogeneità condrale e subcondrale dei piatti somatici contrapposti L5-S1 sofferenza cartillaginea degenerazione disco intersomatico da discoartrosi, il cui margine pprotude in sede posterolaterale sinistra ove si associa osteofitosi marginale reattiva da barra disco osteofitaria con impegno pre e intraforaminale sx;
ridotta in T2 intensità di segnale dischi L3-L4 e L4-L5 per fenomeni degenerativi;
protusione anulare l3_l4 con impronta ampio raggio astuccio durale;
ernia mediana paramediana dx disco l4-l5 espulsa ed estrinsecantesi cranialmente con compressioneastuccio durale e impegno recesso radicolaredx ove determina conflitto radicolare omolaterale;
restringimento in ampiezza cancale spinale l4-l5 e in misura minore l5-s1;
allungato appare il cono midollare.
Il medico di famiglia mi ha indirizzato c/o neurochirurgo che opta per definitiva soluzione chirurgica.
Mi piacerebbe avere vs opinioni alla luce di quanto esposto tenendo presente che:
- dalle prima manifestazione sono passati solo 15 gg ;
- sintomatologia dolorosa acuta (gluteo - dx polpaccio ) rientrata in tre/quattro gg;
Non è presto per pensare a soluzione chirurgica ???
Cosa rischio se (sintomatologia dolorosa permettendo) riprendo una leggera attività sportiva (piscina) ?
Grazie !
[#1]
Egr. signore,
senza vedere le immagini e senza visitarLa non è possibile orientarsi in ipotesi diagnostiche e quindi indicare una terapia.
Da ciò che descrive si tratterebbe di una sciatalgia sostenuta dall'ernia L4-L5
E' appunto necessario l'esame clinico per valutare se è indicato l'intervento in tempi brevi, se si può assumere un atteggiamento di attesa con un periodo non lungo di terapia medica,attuando cicli di fisiokinesiterapia ecc.
Essendo l'esordio sintomatologico di data breve, è possibile prescrivere un periodo di riposo e di terapia conservativa,che non è una regola e le eccezioni sono frequenti, ma vanno valutate attentamente.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
senza vedere le immagini e senza visitarLa non è possibile orientarsi in ipotesi diagnostiche e quindi indicare una terapia.
Da ciò che descrive si tratterebbe di una sciatalgia sostenuta dall'ernia L4-L5
E' appunto necessario l'esame clinico per valutare se è indicato l'intervento in tempi brevi, se si può assumere un atteggiamento di attesa con un periodo non lungo di terapia medica,attuando cicli di fisiokinesiterapia ecc.
Essendo l'esordio sintomatologico di data breve, è possibile prescrivere un periodo di riposo e di terapia conservativa,che non è una regola e le eccezioni sono frequenti, ma vanno valutate attentamente.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, Le invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Gentilissimo Dr Migliaccio,
la ringrazio per la sollecita attenzione che ha dedicato al mio problema.
Durante gli ultimi gg il dolore si è estremamente ridotto e mi consente di procedere alle normali attività di routine senza "troppo" fastidio, parallelamente però la mia deambulazione è peggiorata.
Riesco a sollevare la punta del piede solo fino ad un angolo di c.a 90° tra dorso piede e tibia. La sensazione è che il tibiale anteriore non sia in grado di contrarsi attivamente oltre questo limite. Non riesco a camminare sui talloni.
Il medico di famiglia mi sollecità a non attendere oltre, ma purtroppo il neurochirugo dal quale mi ha inviato, e la struttura ospedaliera alla quale si appoggia, non mi ha ispirato nessuna fiducia.
Alla luce dei nuovi sintomi e delle immagini della RMN pubblicate al seguente link:
https://www.dropbox.com/sh/u98acputqq22g34/zEbJIALUtQ
ritiene sia opportuno attendere ancora ??
Compatibilmente con i possibili rischi a me piacerebbe attendere le canoniche 6 settimane prima di approdare alla chirurgia.
Può gentilmente indicarmi se nella zona di mia pertinenza geografica esistono strutture che effettuano routinariamente interventi di chirugia vertebrale ??
La ringrazio anticipatamente.
la ringrazio per la sollecita attenzione che ha dedicato al mio problema.
Durante gli ultimi gg il dolore si è estremamente ridotto e mi consente di procedere alle normali attività di routine senza "troppo" fastidio, parallelamente però la mia deambulazione è peggiorata.
Riesco a sollevare la punta del piede solo fino ad un angolo di c.a 90° tra dorso piede e tibia. La sensazione è che il tibiale anteriore non sia in grado di contrarsi attivamente oltre questo limite. Non riesco a camminare sui talloni.
Il medico di famiglia mi sollecità a non attendere oltre, ma purtroppo il neurochirugo dal quale mi ha inviato, e la struttura ospedaliera alla quale si appoggia, non mi ha ispirato nessuna fiducia.
Alla luce dei nuovi sintomi e delle immagini della RMN pubblicate al seguente link:
https://www.dropbox.com/sh/u98acputqq22g34/zEbJIALUtQ
ritiene sia opportuno attendere ancora ??
Compatibilmente con i possibili rischi a me piacerebbe attendere le canoniche 6 settimane prima di approdare alla chirurgia.
Può gentilmente indicarmi se nella zona di mia pertinenza geografica esistono strutture che effettuano routinariamente interventi di chirugia vertebrale ??
La ringrazio anticipatamente.
[#3]
Egr. signore,
se, come sembra di capire, c'è una iniziale debolezza muscolare alla gamba, aspettare "le canoniche 6 settimane" (ma chi l'ha detto che devono essere 6 e non 3 o 8 ?) potrebbe essere ad alto rischio di ulteriore peggioramento.
Le immagini inviate (non modificabili in grandezza) sembrano mostrare un' ernia L4 - L5 in un canale lombare anche stretto.
Se stanno così le cose, credo che l'intervento debba essere sollecito.
Non posso indicarLe nè un medico nè una Struttura sia perchè non sarebbe corretto nei confronti di altri e altre non citate, sia perchè potrebbero ugualmente non incontrare la Sua fiducia che solitamente deriva da "sensazioni epidermiche" :-)))
Con cordialità
se, come sembra di capire, c'è una iniziale debolezza muscolare alla gamba, aspettare "le canoniche 6 settimane" (ma chi l'ha detto che devono essere 6 e non 3 o 8 ?) potrebbe essere ad alto rischio di ulteriore peggioramento.
Le immagini inviate (non modificabili in grandezza) sembrano mostrare un' ernia L4 - L5 in un canale lombare anche stretto.
Se stanno così le cose, credo che l'intervento debba essere sollecito.
Non posso indicarLe nè un medico nè una Struttura sia perchè non sarebbe corretto nei confronti di altri e altre non citate, sia perchè potrebbero ugualmente non incontrare la Sua fiducia che solitamente deriva da "sensazioni epidermiche" :-)))
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 20/11/2013.
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