Intervento scalenectomia
[#1]
Gent.le utente,
innanzi tutto sarebbe interessante conoscere la indicazione della procedura chirurgica di scalenectomia. Il problema è forse una sindrome dello "stretto toracico superiore"?
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
innanzi tutto sarebbe interessante conoscere la indicazione della procedura chirurgica di scalenectomia. Il problema è forse una sindrome dello "stretto toracico superiore"?
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, grazie per la risposta.
Sì, il problema è proprio la sindrome dello stretto toracico.
Dopo un incidente stradale (8/2011) ho accusato forti dolori a collo e braccio; successivamente, dopo tutte le indagini del caso, sono stata operata 5/2012 di discectomia cervicale con innesto osseo c6-c7.
Dopo l'intervento, forse anche il fatto che ero a riposo, la situazione è migliorata ma, con la ripresa lavorativa (8 ore a pc) e delle attività quotidiane il problema, si è ripresentato.
Il neurochirurgo mi h fatto eseguire RMN del plesso con il seguente risultato:
A destra si riscontra riduzione del tessuto adiposo perineurale nell'angolo interscalenico con conseguenti scarsa definizione delle fibre nervose all'intersezione del m.scaleno posteriore.
Nella manovra provocativa si riduce marcatamente lo spazi costo-claveare e la vena succlavia si riduce di calibro oltre il 50%. Minima la modificazione dell'a.succlavia.
Non riconoscibili difetti di inserzione muscolare o anomale strutture fibrose.
A sinistra regolare rappresentazione delle strutture e del tessuto adiposi nel triangolo interscalenico.
Conclusioni: le immagini escludono processi espansivi nella regione dell'egresso toracico a destra. Ridotto il tessuto adiposo nello spazio interscalenico rispetto al controlaterale.
Nell'ultima visita, mi ha quindi consigliato l'intervento; sono in lista d'attesa ma, non mi ha ancora "dettagliato" le modalità in cui intende intervenire se non avermi accennato che provvederà a recidere un pezzetto del muscolo che comprime i nervi.
Cordiali saluti
Sì, il problema è proprio la sindrome dello stretto toracico.
Dopo un incidente stradale (8/2011) ho accusato forti dolori a collo e braccio; successivamente, dopo tutte le indagini del caso, sono stata operata 5/2012 di discectomia cervicale con innesto osseo c6-c7.
Dopo l'intervento, forse anche il fatto che ero a riposo, la situazione è migliorata ma, con la ripresa lavorativa (8 ore a pc) e delle attività quotidiane il problema, si è ripresentato.
Il neurochirurgo mi h fatto eseguire RMN del plesso con il seguente risultato:
A destra si riscontra riduzione del tessuto adiposo perineurale nell'angolo interscalenico con conseguenti scarsa definizione delle fibre nervose all'intersezione del m.scaleno posteriore.
Nella manovra provocativa si riduce marcatamente lo spazi costo-claveare e la vena succlavia si riduce di calibro oltre il 50%. Minima la modificazione dell'a.succlavia.
Non riconoscibili difetti di inserzione muscolare o anomale strutture fibrose.
A sinistra regolare rappresentazione delle strutture e del tessuto adiposi nel triangolo interscalenico.
Conclusioni: le immagini escludono processi espansivi nella regione dell'egresso toracico a destra. Ridotto il tessuto adiposo nello spazio interscalenico rispetto al controlaterale.
Nell'ultima visita, mi ha quindi consigliato l'intervento; sono in lista d'attesa ma, non mi ha ancora "dettagliato" le modalità in cui intende intervenire se non avermi accennato che provvederà a recidere un pezzetto del muscolo che comprime i nervi.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 17/09/2013.
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