Sintomi di lombocruralgia persistente

Buonasera sono una signora di 43 anni che da due anni soffro di lombocruralgia e attualmente persistono i sintomi nonostante due interventi. L' ultima R.M.08/13 con MDC dopo interventi di microdiscectomia L4-L5 sinistra nel 11/12 per ernia intra-extraforaminale estrusa, con intervento nel canale spinale e poi a 03/13 sempre a sinistra allo stesso livello però con intervento laterale, per frammento prevalentemente extraforaminale residuo; evidenzia in corrispondenza di L4-L5 esiti cicatriziali del pregresso intervento di microdiscectomia sinistra; come nel precedente controllo la ganga cicatriziale circonda la tasca radicolare di sinistra che si espande nel canale di coniugazione e, a livello para vertebrale, lungo il processo spinoso della vertebra; dopo gadolino si assiste ad intensa impregnazione del tessuto cicatriziale, più intensa rispetto al precedente controllo; il tessuto occupa il canale di coniugazione L4-L5 di sinistra e circonda un tratto discale protuso-erniato in sede intra-extraforaminale dello stesso lato; le sue dimensioni sono sostanzialmente invariate rispetto al precedente controllo.
Attualmente sono in terapia con Lirica 75mg X2 da cinque mesi e Gladio 100 mg al bisogno.
A Giugno il Fisiatra mi ha prescritto 10 sedute di FKT che ho fatto, pero' con pochi e brevi risultati.
Vorrei un consiglio su cosa devo fare per alleviare i disturbi che avverto sulla gamba durante il carico; soprattutto su come mi devo muovere, cosa posso fare dal punto di vista fisico, se ci sono attività specifiche più o meno adatte.
Finora i nch mi hanno detto che il tempo potrebbe cambiare la situazione ma non sono molto chiari e io sono un po' incredula.
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
si dice che il tempo è la medicina migliore, in parte è vero, ma non bisogna approfittarne.
Dal Suo racconto sembra di capire che i sintomi che Lei accusa, nonostante due interventi, siano sostanzialmente immodificati da (più o meno) due anni.
La RM, di cui Lei fa un breve riassunto del referto, (ma è necessario visualizzare le immagini) evidenzierebbe la presenza, nella sede degli interventi, di importante tessuto cicatriziale, potenzialmente responsabile del mantenimento della sintomatologia.

A distanza non è possibile prospettare terapie, anche se intuitivamente, in considerazione degli scarsi risultati della terapia medico-conservativa, si può intravedere solo una soluzione chirurgica, la cui eventuale indicazione e la cui procedura vanno ponderate dopo un accurato esame clinico.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
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Utente
Utente
Buonasera dottore, la ringrazio per la sua celere risposta e per essere stato chiaro. Ora sono in attesa di una prescrizione di terapia da parte del fisiatra, dopo un consulto con il neurochirurgo, che al momento della visita mi ha fatto capire che attualmente non e' il caso di parlare di intervento. Riguardo alle possibili terapie fisiche, le dico che sono un po' scettica sui possibili risultati che riuscirò ad ottenere, considerando le esperienze passate, spero solo che la mia situazione attuale rispetto a quella prima degli interventi sia leggermente migliorata. Secondo lei la tecar terapia che ho già provato prima del primo intevento, in questo caso specifico può essere utile? Riguardo alla neurochirurgia mini invasiva in modo specifico l'epiduroscopia, cosa ne pensa?
Grazie per la sua diponibilità, la saluto.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,

non è possibile esprimere alcun giudizio senza visionare le immagini e senza valutare eventuali segni oggettivi evidenziabili solo con la visita medica.
Sembra di capire che i Suoi disturbi siano sostenuti da una irritazione/compressione delle radici nervose su base cicatriziale.
Spesso il tessuto cicatriziale esitato da uno o pù interventi chirurgici procura sintomi sovrapponibili a quelli di un'ernia del disco per il semplice motivo che le cicatrici comprimono la radice come o più del disco erniato.

Per quanto riguarda le Sue domande confermo che non posso esprimermi, perchè un eventuale giudizio su questa o quella procedura terapeutica, può e deve essere preso solo dopo aver visitato il paziente.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie dottore e' stato ancora molto gentile nel rispondermi, nel frattempo cerco di avere ancora un po' di pazienza per sopportare i miei disturbi e aspetto che il Fisiatra mi chiami per darmi qualche chiarimento in merito, considerando che mi ha mandato da un suo amico neurochirurgo.
Saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
come Le dicevo, a distanza non posso esprimere una sicura indicazione a un tipo di terapia.
Provi ancora con la terapia fisiatrica e stia a vedere come va.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera sono di nuovo qui, qualche giorno fa ho visto in televisione una trasmissione sull'ozonoterapia presenziata dal dott.Franzini il quale sostiene di poter ridurre l'ernia al disco con infiltrazioni di ozono, volevo sapere se per la cicatrizzazione post
intervento può avere qualche effetto positivo.
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non ho visto la trasmissione. In ogni caso la ozono terapia non ha effetto sullle cicatrici post chirurgiche in quella zona.
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Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Come sempre e' stato chiaro e preciso.
La saluto.