Poca forza alla gamba e ridotta forza dopo discolisi

Buongiorno,
sono un ragazzo di 27 anni, che a gennaio di quest'anno (2008) ha contratto “una voluminosa ernia discale mediana L4-L5 ad ampio raggio con netta compressione sull’astuccio durale.
Sostanzialmente nei limiti i rimanenti dischi esaminati.
Il cono midollare è in sede con regolare morfologia e segnale”.
Ho avuto sempre a causa di questo una fastidiosa e a volte dolorosa lombalgia fino al 20 marzo circa, quando è apparsa una fortissima sciatica, che ha preso la gamba sx fino alla caviglia.
Operato al 28 marzo tramite discolisi, sono ora a riposo, nel senso che non pratico più attività agonistica come prima (triathlon). Le sensazioni che ho sono buone, nel senso che non avverto praticamente più la lombalgia, e la sciatica è solo un brutto ricordo.
Tuttavia il mio problema è che ho perso la forza nella gamba sinistra, in particolar modo nelle zone interessate dalla sciatica. Come posso fare per recuperare al meglio quella zona? Ho la possibilità di recuperare completamente la forza nella gamba sinistra? In linea di massima, quanto tempo è necessario aspettare per poter dire che il recupero è stato completato?
Grazie
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Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 189 7
Gentile Utente,
sembra proprio che il suo distrubo sia dovuto ad un "non uso" della gamba. Da come descrive i suoi sintomi dopo lìintervento sembra infatti che tutto sia andato per il meglio. Un po' di ipostenia (debolezza) è del tutto normale. Le consigio, a questo punto di farsi vedre da un fisiatra che le possa impostare un ciclo di esercizi di recupero.
Cordiali saluti,

Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente della risposta.
Il mio neurochirurgo consiglia di svolgere nuoto in piscina (dorso principalmente) e camminare un po'. Il mio timore è di svolgere qualche esercizio in maniera errata, anche perché tendo, quando faccio nuoto, a "strafare", con il timore di poter avere una ricaduta. Anche per questo volevo magari andare da un fisiatra, e la Sua risposta mi conforta.

Secondo la sua esperienza, potrò recuperare al 100% l'uso della gamba?

Ancora grazie mille per l'aiuto.
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Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 189 7
Sul nuoto non c'è che dire: è l'eserizio migliore. Nel suo caso particolare di sportivo, però, mi pare appunto che la valutazione del fisiatra sia indicata.
Sul recupero non mi pare ci siano grossi dubbi.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio! Provvederò al più presto a chiedere un incontro con un fisiatra.
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Utente
Utente
Buongiorno,
in seguito ad un peggioramento della situazione (avvertivo qualche volta delle scosse nella parte bassa della gamba sinistra), sono stato operato tramite coblazione il 12 dicembre 2008.
Da allora sono passati 4 mesi e mezzo, e questa è la mia situazione attuale:

- lombalgia: praticamente assente, solo raramente avverto stanchezza alla schiena, ma si tratta veramente di casi sporadici, 1 max 2 volte a settimana, e non sono mai dolorosi.

- sciatica: nel sottocoscia avverto una sensazione di fastidio, quasi come avessi corso molto, oppure stessi facendo tanto streching, ma comunque la sensazione non è mai tale da indurre dolore, solo fastidio.
Dal polpaccio in giù la situazione è diversa: all'altezza del malleolo avverto scosse se mi trovo in determinate posizioni, che comunque faccio fatica a individuare. Tuttavia queste scosse, quando arrivano, non partono dalle natiche come prima, ma praticamente restano confinate attorno alla caviglia.
Tra l'altro non ho recuperato la forza della gamba sinistra, nel senso che faccio fatica ad alzarmi sulla punta del piede sx, mentre non ho problemi a effettuare la stessa operazione con il destro.

Ho effettuato una RMN a metà marzo, e i risultati mostravano che l'ernia andava lievemente a comprimere lo spazio intraforaminale.

Ora io mi chiedo: c'è la possibilità di guarire definitivamente (senza avere più dolori radicolari)? Se sì, come?

Io faccio fisioterapia, nuoto, come mi è stato detto, ma temo che il dolore radicolare sia da sistemare in maniera diversa.
La cosa che è quasi assurda, è che io posso tranquillamente correre, andare in bicicletta o fare palestra senza accusare il minimo dolore, e magari finché sono tranquillo a letto accusare scosse dolorose.

Cosa posso fare? Il mio neurochirurgo continua a dirmi di aspettare e basta... non c'è qualcosa che si può fare?

Grazie in anticipo.