Problema nervoso al piede da quasi 1 anno
Buon pomeriggio
chiedo un vostro consulto perchè dopo un anno non so davvero più cosa fare ne a chi rivolgermi.
Premetto che sono una ragazza molto sportiva e che correvo, ho 28 anni.
A settembre 2012 a seguito allenamento di corsa comincio ad accusare bruciori e formicolii al piede destro. Dopo poche ore il dolore diventa insopportabile e non riesco ad appoggiare il tallone. Mi reco dall'ortopedico che diagnostica fascite plantare e mi rimanda a casa con stampelle e 2 infiltrazioni di cortisone.
Dopo circa 3 mesi risolvo parzialmente ma il dolore non passa e a gennaio 2013 mi reco da ortopedico privato per un consulto il quale diagnostica "tendinopatia bilaterale dell'achilleo", mi consiglia infiltrazioni (che non ripeto perchè la volta prima mi ero sentita male), onde d'urto e plantari ortopedici (ho un piede normale).
Stupidamente ricomincio ad allenarmi con la corsa e di nuovo sfocia lo stesso dolore, questa volta molto più della prima volta.
Di nuovo stampelle per 1 settimana, impossibilità di appoggiare il tallone a terra, dolori lancinanti anche a riposo.
L'ortopedico mi prescrive ecografia e rm rachide lombare. Da una prima ecografia risulta tendinosi, mentre dalla seconda infiammazione del triangolo di Kager.
La rm al rachide lombare evidenzia una erniazione paramediana sinistra (il dolore è al piede destro). In seguito eseguo anche rm piede destro e il tendine di achille risulta perfetto e non c'è alcuna alterazione da segnalare.
Effettuo 6 sedute di laser terapia, 4 sedute di onde d'urto, 10 di ultrasuoni.
Effettuo visita per planatri che inizio a portare da fine maggio.
La situazione migliora notevolmente, riesco ad appoggiare il tallone con poco dolore, cammino di nuovo (anche se non sicuramente in montagna), a riposo cominciano ad affievolirsi i bruciori e i fastidi. Riprendo gradualmente a fare sport, solo nuoto in piscina e mountain bike. Ad oggi però non sono ancora guarita completamente e devo combattere tutti i giorni con il dolore a seconda dell'attività che faccio. Stare in piedi o camminare troppo a lungo è diventato impossibile, sento una forza diversa nel polpaccio destro rispetto a quello sinistro soprattutto il giorno dopo aver fatto sport.
Ho dei bruciori intorno al tallone e al tendine di achille quando cammino e talvolta anche a riposo.
La situazione sta diventando davvero pesante per me perchè sento che non ho un piede normale e non so quali altri esami posso fare e a chi rivolgermi senza spendere ancora una fortuna inutilmente.
Il medico di famiglia mi ha prescritto una elettromiografia che ancora non ho avuto modo di eseguire perchè l'attesa è lunga.
Chiedo cortesemente a voi a chi posso rivolgermi. Cerco un medico fidato in grado di risolvere davvero il mio problema e di fornirmi una diagnosi visto che ad ora ancora nessuno l'ha trovata.
Vi ringrazio per la vostra estrema disponibilità e gentilezza.
Fabiana (Trento)
chiedo un vostro consulto perchè dopo un anno non so davvero più cosa fare ne a chi rivolgermi.
Premetto che sono una ragazza molto sportiva e che correvo, ho 28 anni.
A settembre 2012 a seguito allenamento di corsa comincio ad accusare bruciori e formicolii al piede destro. Dopo poche ore il dolore diventa insopportabile e non riesco ad appoggiare il tallone. Mi reco dall'ortopedico che diagnostica fascite plantare e mi rimanda a casa con stampelle e 2 infiltrazioni di cortisone.
Dopo circa 3 mesi risolvo parzialmente ma il dolore non passa e a gennaio 2013 mi reco da ortopedico privato per un consulto il quale diagnostica "tendinopatia bilaterale dell'achilleo", mi consiglia infiltrazioni (che non ripeto perchè la volta prima mi ero sentita male), onde d'urto e plantari ortopedici (ho un piede normale).
Stupidamente ricomincio ad allenarmi con la corsa e di nuovo sfocia lo stesso dolore, questa volta molto più della prima volta.
Di nuovo stampelle per 1 settimana, impossibilità di appoggiare il tallone a terra, dolori lancinanti anche a riposo.
L'ortopedico mi prescrive ecografia e rm rachide lombare. Da una prima ecografia risulta tendinosi, mentre dalla seconda infiammazione del triangolo di Kager.
La rm al rachide lombare evidenzia una erniazione paramediana sinistra (il dolore è al piede destro). In seguito eseguo anche rm piede destro e il tendine di achille risulta perfetto e non c'è alcuna alterazione da segnalare.
Effettuo 6 sedute di laser terapia, 4 sedute di onde d'urto, 10 di ultrasuoni.
Effettuo visita per planatri che inizio a portare da fine maggio.
La situazione migliora notevolmente, riesco ad appoggiare il tallone con poco dolore, cammino di nuovo (anche se non sicuramente in montagna), a riposo cominciano ad affievolirsi i bruciori e i fastidi. Riprendo gradualmente a fare sport, solo nuoto in piscina e mountain bike. Ad oggi però non sono ancora guarita completamente e devo combattere tutti i giorni con il dolore a seconda dell'attività che faccio. Stare in piedi o camminare troppo a lungo è diventato impossibile, sento una forza diversa nel polpaccio destro rispetto a quello sinistro soprattutto il giorno dopo aver fatto sport.
Ho dei bruciori intorno al tallone e al tendine di achille quando cammino e talvolta anche a riposo.
La situazione sta diventando davvero pesante per me perchè sento che non ho un piede normale e non so quali altri esami posso fare e a chi rivolgermi senza spendere ancora una fortuna inutilmente.
Il medico di famiglia mi ha prescritto una elettromiografia che ancora non ho avuto modo di eseguire perchè l'attesa è lunga.
Chiedo cortesemente a voi a chi posso rivolgermi. Cerco un medico fidato in grado di risolvere davvero il mio problema e di fornirmi una diagnosi visto che ad ora ancora nessuno l'ha trovata.
Vi ringrazio per la vostra estrema disponibilità e gentilezza.
Fabiana (Trento)
[#1]
Gentile signora Fabiana,
a distanza non è facile orientarsi in ipotesi diagnostiche. Giusta la prescrizione delle EMG.
Per poter comunque fare una diagnosi di certezza è necessario l'esame clinico diretto e la visione di esami effettuati.
Ci faccia sapere
Cordiali saluti
a distanza non è facile orientarsi in ipotesi diagnostiche. Giusta la prescrizione delle EMG.
Per poter comunque fare una diagnosi di certezza è necessario l'esame clinico diretto e la visione di esami effettuati.
Ci faccia sapere
Cordiali saluti
[#2]
Utente
La ringrazio infinitamente per la sua risposta.
Per riassummerle il mio dolore è proprio questo "Il dolore può essere localizzato sotto o al lato del tallone, o diffuso e di tipo urente avvertito anche a riposo.
Caratteristica è l'insofferenza psicologica che il paziente ha sviluppato nei confronti di tale disturbo, con risvolti psicologici evidenti, coinvolgendo in tale tipo di problemi le persone vicine fino a giungere a veri e propri quadri ansioso-depressivi."
Sono appena rientrata dalle ferie e ho passato dei giorni davvero molto critici. Ho deciso di vedere un neurochirurgo, purtroppo lei opera a Milano ho visto e per problemi lavorativi non riesco a raggiungerla comodamente.
Secondo lei è giusto che io veda un neurochirurgo anche senza l'esame elettromiografico oppure dovrei nuovamente tornare da un ortopedico?
Grazie ancora.
Per riassummerle il mio dolore è proprio questo "Il dolore può essere localizzato sotto o al lato del tallone, o diffuso e di tipo urente avvertito anche a riposo.
Caratteristica è l'insofferenza psicologica che il paziente ha sviluppato nei confronti di tale disturbo, con risvolti psicologici evidenti, coinvolgendo in tale tipo di problemi le persone vicine fino a giungere a veri e propri quadri ansioso-depressivi."
Sono appena rientrata dalle ferie e ho passato dei giorni davvero molto critici. Ho deciso di vedere un neurochirurgo, purtroppo lei opera a Milano ho visto e per problemi lavorativi non riesco a raggiungerla comodamente.
Secondo lei è giusto che io veda un neurochirurgo anche senza l'esame elettromiografico oppure dovrei nuovamente tornare da un ortopedico?
Grazie ancora.
[#4]
Utente
Gentile dottor Migliaccio, buongiorno
mi riaggancio a questo post per chiederle cosa ne pensa in merito alla mia situazione. Ho molta stima di Lei, le risposte che fornisce agli utenti sono sempre rassicuranti e competenti.
L'11/12/13 sono stata operata per sindrome del tunnel tarsale. Ho avuto problemi fin dall'inizio per la cicatrice dolorosa che si è poi tramutata in un orribile cheloide. Al di la dell'estetica che mi importa ma relativamente, il problema è la funzionalità. Infatti mi tira tutta la pelle, ho formicolii, sensazioni strane, pelle iper sensibile in tutta la caviglia. Ho fatto emg di controllo (tutto ok), risonanza magnetica, addirittura una scintigrafia ossea ma non è mai emerso nulla.
Eppure io ho dolori 24 ore su 24 a giorni più a giorni meno.
Ho il terrore di avere una neuropatia cronica... anche se il mio chirurgo ortopedico che sento sempre ha escluso subito che il problema possa essere dato da una non riuscita dell'intervento ma sicuramente da quella brutta cicatrice che posta su una articolazione (caviglia) mi limita i movimenti e potrebbe aver inglobato dei rami sensitivi.
Io vorrei capire se ho un danno neurologico irreparabile e dovrò tenermi questi fastidi e dolori tutta la vita o se risolveremo con una revisione della cicatrice come vorrebbe il mio chirurgo.
La prego sia sincero, io sono disposta a tutto pur di tornare a non avere il pensiero fisso del piede/caviglia.
La vengo anche a trovare nello studio a Monselice volendo!!
Grazie mille dottore
Fabiana
mi riaggancio a questo post per chiederle cosa ne pensa in merito alla mia situazione. Ho molta stima di Lei, le risposte che fornisce agli utenti sono sempre rassicuranti e competenti.
L'11/12/13 sono stata operata per sindrome del tunnel tarsale. Ho avuto problemi fin dall'inizio per la cicatrice dolorosa che si è poi tramutata in un orribile cheloide. Al di la dell'estetica che mi importa ma relativamente, il problema è la funzionalità. Infatti mi tira tutta la pelle, ho formicolii, sensazioni strane, pelle iper sensibile in tutta la caviglia. Ho fatto emg di controllo (tutto ok), risonanza magnetica, addirittura una scintigrafia ossea ma non è mai emerso nulla.
Eppure io ho dolori 24 ore su 24 a giorni più a giorni meno.
Ho il terrore di avere una neuropatia cronica... anche se il mio chirurgo ortopedico che sento sempre ha escluso subito che il problema possa essere dato da una non riuscita dell'intervento ma sicuramente da quella brutta cicatrice che posta su una articolazione (caviglia) mi limita i movimenti e potrebbe aver inglobato dei rami sensitivi.
Io vorrei capire se ho un danno neurologico irreparabile e dovrò tenermi questi fastidi e dolori tutta la vita o se risolveremo con una revisione della cicatrice come vorrebbe il mio chirurgo.
La prego sia sincero, io sono disposta a tutto pur di tornare a non avere il pensiero fisso del piede/caviglia.
La vengo anche a trovare nello studio a Monselice volendo!!
Grazie mille dottore
Fabiana
[#5]
Gentile signora,
non so risponderLe esaurientemente senza visitarLa e senza visionare la documentazione clinica.
Al momento non ho in agenda programmi per Monselice. Se proprio ci tiene a un mio consulto diretto (e di ciò La ringrazio) credo che dovrà venire a Milano.
Cordialmente
non so risponderLe esaurientemente senza visitarLa e senza visionare la documentazione clinica.
Al momento non ho in agenda programmi per Monselice. Se proprio ci tiene a un mio consulto diretto (e di ciò La ringrazio) credo che dovrà venire a Milano.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.2k visite dal 16/08/2013.
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