Dolori persistenti post microdiscectomia l5-s1
buongiorno gentilissimi Dottori, sperando di non disturbare vorrei chiederle un chiarimento, sono stato operato tre mesi fà di ernia paramediana sx a L5-S1 con tecnica microchirurgica con laminectomia, il dolore pre operatorio era insopportabile tanto da inpedirmi la posizione seduta per mesi e da non riuscire neanche a stare fermo inpiedi, dopo l'intervento le cose sono nettamente migliorate ma la sintomatologia dolorosa non è mai sparita del tutto (polpaccio che tira sempre soprattutto a freddo di primo mattino, caviglia dolorante e anche un lieve fastidio al centro del gluteo che prima non avvertivo) ci sarebbe anche un dolore sporadico al primo dito del piede che fa male se tirato verso l'alto ma non so quanta relazione ci possa essere con lo sciatico. ora sono tornato a fare una vita quasi normale funzionante al 80% alla risonanza di controllo trovo scritto: (TESSUTO CICATRIZIALE ESTESO AL RECESSO EPIDURALE ANTERO-LATERALE SX, CON AVVOLGIMENTO DELLA STESSA RADICE NERVOSA DISCENDENTE, CONCOMITA PICCOLA ERNIA DEL DISCO POSTERIORE PARAMEDIANO SX) adesso Le chiedo ok l'ernia probabilmente recidivata ma il tessuto cicatriziale così descritto è una cicatrice abbondante che crea problemi? credo che una cicatrice dovesse pur formarsi ma quell'avvolgimento è naturale o patologico? eventuali rimedi? la piccola ernia tenderà a disidratarsi ma la cicatrice? si è condannati a vita? grazie in anticipo per i consigli che Vorrete fornirmi
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Può essere che la piccola ernia tenda a disidratarsi, ma la cicatrice tenderà a rimanere.
A volte possono essere utili delle infiltrazioni pararadicolari di cortisone al fine di limitare l'esagerata tendenza alla proliferazione fibrotica e contemporaneamente si cerca di lidere le cicatrici pervicaci già instauratesi.
Vediamo ancora alcuni mesi come andranno le cose. Se soggettivamente dovesse avere ancora fastidi e le infiltrazioni non fossero efficaci, allora Lei potrebbe essere candidato ad un trattamento minivasivo direttamente nel forame di coniugazione dove si trova la radice nervosa sofferente per la separazione/lisi delle predette aderenze.
Risentiamoci fra altri tre mesi.
Cordialità
A volte possono essere utili delle infiltrazioni pararadicolari di cortisone al fine di limitare l'esagerata tendenza alla proliferazione fibrotica e contemporaneamente si cerca di lidere le cicatrici pervicaci già instauratesi.
Vediamo ancora alcuni mesi come andranno le cose. Se soggettivamente dovesse avere ancora fastidi e le infiltrazioni non fossero efficaci, allora Lei potrebbe essere candidato ad un trattamento minivasivo direttamente nel forame di coniugazione dove si trova la radice nervosa sofferente per la separazione/lisi delle predette aderenze.
Risentiamoci fra altri tre mesi.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
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Utente
buongiorno Dottore e mi scusi del ritardo nel ringraziarla per la risposta, ho gia prenotato le infiltrazioni periradicolari (un ciclo da tre una al mese), se alla fine del trattamento i dolori dovessero essere ancora presenti e sarei costretto a ricorrere alla chirurgia, potrebbe darmi dellle delucidazioni sul tipo di intervento che secondo lei è indicato? che tipo di accesso taglio tradizionale o laparoscopia, tipo di anestesia ecc.. anche semplicemente indicarmi un link dove ci sono delle info. grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 01/08/2013.
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