Compressione nervo ulnare

Buongiorno...vi scrivo per avere maggiori informazioni riguardo questa patologia che mi porto dietro da circa un'anno: compressione del nervo ulnare. Dopo aver fatto vari esami diagnostici, tra cui l ellettromigrafia, ieri ho ritirato i risultati della risonanza magnetica al gomito Dx :

Esame eseguito mediante scansione sui piani assiale e sagittale con sequenze Se T1, TSE T2, STIR coronale

Edema diffuso dell' epicondilo mediale con ispessimento edemigeno dei tessuti molli periepicondilari
Rapporti articolari conservati
Non evidenti lesioni ossee focali, segni di impingement osteofitosico sull' ulnare.

Mi potreste spiegare ciò che è descritto nel referto in parole piu semplici? Il problema tenderà a peggiorare? È consigliato l intervento chirurgico? Premetto di aver già fatto svariati cicli di fisioterapie senza aver ottenuto buoni risultati..grazie in anticipo delle vostre risposte e della vostra disponibilità :)
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Direi che il nervo ulnare è sofferente al gomito per fatti di restingimento dello spazio a sua disposizione anche perchè vi è un "allargamento"degenerativo delle ossa che tolgono lo spazio "spettante" al nervo.
Direi che sarebbe utile conoscere l'esito dell'emg (se non lo ha fatto, lo deve fare).
Potrebbero essere utili infiltrazioni, in loco, di cortisone e cicli di ionoforesi con farmaci antinfiammatori non cortisonici. Se tutto ciò non sortisce effetto e i disturbi sono consistenti, rimane l'ipotesi chirurgica di decompressione del nervo.
Cordialità

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Buongiorno dottore..innanzitutto la ringrazio molto per la sua disponibilità..questa sorta di " allargamento " degenerativo delle ossa secondo lei è di origine traumatica?..inoltre lei crede che il problema a lungo andare possa peggiorare se non curato chirurgicamente? Io mi sono sottoposto a tutte le terapie da lei elencate, escluso le infiltrazioni.. Per il momento i miei disturbi variano da giorni in cui avverto soltanto lievi formicolii a giorni in cui avverto fastidi intensi.. Le riporto di seguito i risultati dell' EMG, effettuata il 15 febbraio 2013 :

Lo studio elettroneuromiografico ha evidenziato:
- reparti ellettroneurografici compatibili con una sofferenza di tipo mielinica a carico del nervo ulnare DX.
- reparti elettromiografici compatibili con una sofferenza muscolare neurogena lieve a carico del muscolo abduttore V dito DX.
Tali dati sono compatibi li con un danno neuroaprassico focale a carico del nervo ulnare DX da localizzare al gomito al solco trocleo-epitrocleare.

Grazie ancora per la sua disponibilità.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non credo di avere elementi per poter dire se vi sia una concausa traumatica...
In teoria potrebbe peggiorare col tempo.
Se i disturbi non sono invalidanti, tenga sotto controllo la situazione ed, al minimo segno di consistente peggioramento, valuti l'opzione chirurgica.
Cordialmente.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore..a distanza di mesi i fastidi al braccio sembrano essere un pò peggiorati..anche se non vi è ancora una marcata atrofia muscolare, o una consistente perdita di forza, sto valutando l'intervento chirurgico..cosa ne pensa?? Non credo sia necessario aspettare che la situazione degeneri ulteriormente..anche perchè penso che si andrebbero soltanto ad allungare i tempi di recupero ( mi corregga se sbaglio )..per quanto riguarda l'intervento di decompressione del nervo ulnare, in cosa consiste??quanto dura?è molto invasivo?..inoltre vorrei chiederle informazioni riguardo il recupero post operazione..i tempi sono lunghi?vi sono terapie particolari da seguire??dopo quanto tempo potrei riprendere l' attività sportiva e lavorativa? Mi perdoni per le troppe domande..GRAZIE in anticipo
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
L'intervento non appare particolarmente impegnativo. Può essere "semplice", limitandosi alla decompressione, oppure con trasposizione, cioè spostando il nervo dalla sede naturale in modo che non venga ulteriormente compresso nella sua sede naturale.
Per decidere, di solito, si osserva lo stato delle cose al momento dell'esplorazione.

Non ho capito, quanto, e se, sia stato utile il trattamento conservativo, tipo infiltrazioni, ionoforesi...

Cordialità
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Utente
Utente
BUONGIORNO..il trattamento conservativo non è stato molto utile..ho fatto circa un mese e mezzo di terapie di ogni tipo..per questo le chiedo di darmi informazioni riguardo l' intervento ma soprattutto riguardo la riabilitazione..è molto lunga??cosa bisogna fare?? A breve dovrò riprendere il lavoro ( operaio) ed avrei bisogno di un braccio efficiente..grazie in anticipo per la sua disponibilità.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
L'intervento consiste nell'aprire chirurgicamente il nervo alla doccia olecranica ove, solitamente, può risultare particolarmente sofferente.
Lo si libera da eventuali punti di compressione (ad es. da fibrosi, neuromi...) e non si fa altro. Volendo fare di più ci si allarga prossimalmente e distalmente in modo da "trasferire" il nervo al di fuori della strettoia ossea che è la causa principale del necessario presupposto della sofferenza.
Cordialità.