Mi è stato anche prescritto dal mio medico di base un ciclo di 15 gg di deltacortene in compresse

Buongiorno

sono stato operato nel 2005 (a 16 anni) per un'ernia discale l4-l5 dx con buoni risultati almeno finchè 3 anni fa non ho ricominciato ad avere mal di schiena (zona lombare e soprattutto sacrale). Rieffettuata la RMN mi sono rivolto al neurochirurgo che mi aveva operato, il quale ha escluso la presenza di protusioni rilevanti a livello sintomatico ma ha rilevato che il dolore fosse causato da uno stato degenerativo del disco in questione il cui anulus risultava effettivamente "smussato" ma senza compressione e proponendomi la risoluzione attraverso terapie fisiche e, nel caso il dolore non fosse migliorato, la possibilità di inserimento del dispositivo interspinoso COFLEX tra l4 e l5... Decisi per le terapie fisiche e in questi 3 anni il dolore è stato ondivago e non è mai migliorato in maniera netta.
Negli ultimi 6-7 mesi il mal di schiena è peggiorato decisamente e da un mese a questa parte (dopo uno starnuto particolarmente doloroso) il dolore ha iniziato ad irradiarsi alla gamba...
Nuova risonanza che ha confermato purtroppo i miei sospetti evidenziando "voluminosa ernia discale espulsa mediana e paramediana l4-l5 dx con compressione del sacco durale" che poi è la stessa che ebbi a 16 anni.
A questo punto mi è stato consigliato l'intervento per "asportazione ernia discale ed eventuale inserimento dispositivo interspinoso".

Gentili Dottori i quesiti che ho sono i seguenti:

- premetto che non faccio lavori pesanti ne attività fisica estrema, probabilmente sto troppo seduto e potrei migliorare il mio stile di vita in funzione della schiena ma mi chiedo: il riformarsi di un'ernia nello stesso punto in cui è stata operata quanto è frequente? è sintomo di un intervento fatto male o può essere del tutto indipendente?

- un parere sulla situazione e in particolare sapere se (come penso io) l'intervento per l'ernia e quello della protesi interspinosa vadano fatti entrambi poiché risolvono due sintomi parzialmente indipendenti. Questo lo chiedo perché, come documentato dalla risonanza di due anni e mezzo fa, al ritorno dei sintomi in zona lombare io non avevo protusioni rilevanti.

- Gradirei anche eventualmente sapere le vostre esperienze con questo tipo di protesi e che limitazioni (se esistono) diano...

-Sono anche in cerca di una terapia anti-dolorifica per questi mesi (minimo due penso) pre-intervento, al momento faccio iniezioni muscoril e voltaren al bisogno (più o meno una volta ogni 2 gg) che hanno un buon effetto per 18-24 ore, ma non so sinceramente a livello di effetti collaterali quanto sia salutare andare avanti tutta l'estate così; mi è stato anche prescritto dal mio medico di base un ciclo di 15 gg di deltacortene in compresse ma per ora non ne ho usufruito... Ho letto invece online di un farmaco chiamato GABAPENTIN che ha ottimi risultati ma non ne so molto.

Scusate se mi sono dilungato ma ho voluto spiegare la situazione nel modo più completo possibile...

Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazzo,
la recidiva di ernia discale è una evenienza possibile seppur non frequente e quasi mai dipendente dalla tecnica chirurgica, soprattutto se la recidiva si manifesta a distanza di anni dall'intervento.
Nel Suo caso, stando alla descrizione del referto, la soluzione sembrerebbe quella chirurgica, ma senza vedere le immagini, non posso confermarlo nè consigliare una particolare tecnica.
Quel che Le posso dire è di limitare al massimo l'assunzione di farmaci che hanno il solo scopo di agire sul sintomo, ma non sulla causa.

Cordialmente
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta

Ho un aggiornamento: sono stato visitato stamattina da un rinomato professore, primario e specialista in neurochirurgia (lo era anche il primo che vi ho citato tra l'altro) che scarta categoricamente l'opzione del COFLEX.
Inoltre sulla base della RMN che presenta effettivamente un'ernia espulsa di grosse dimensioni (ma non distaccata) mi dice che in base alla sua esperienza esiste una buona possibilità che questo tipo di ernia si riassorba e mi consiglia quindi:

- GABAPENTIN (una compressa tutte le sere) per un mese e terapia fisica leggera se il dolore lo consente (camminate, cyclette, nuoto)

- dopo questo mese se i sintomi si stabilizzano e/o non peggiorano consiglia di rivolgermi a fisiatra/fisioterapista per: autotrazioni (se leggo bene dalla prescrizione), manipolazioni, ginnastica posturale.

- non esclude che ci sia bisogno dell'intervento ma dice che per un ragazzo della mia età e corporatura sarebbe molto meglio se io riuscissi a guarire senza e pensa che sia possibile

Ovviamente questi pareri discordanti confondono un pò, ma ad ogni modo le attese per l'intervento sarebbero di 2/3 mesi quindi tanto vale tentare di utilizzare questo periodo in modo attivo e vedere se ci sono dei miglioramenti sensibili.
Il discorso che più mi stupisce è quello del COFLEX, giudicato da uno una possibile soluzione per il dolore lombare e scartato totalmente dall'altro; mi preoccupa perché il dolore lombare c'è da molto tempo e l'ernia è occorsa da una ventina di giorni, quindi ho paura che anche se ci fosse questo riassorbimento dell'ernia il dolore lombare possa rimanere.

Ogni consiglio è ben accetto

Grazie
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
A distanza, come Le dicevo prima,non si possono dare consigli. Si può esprimere una opinione che però va eventualmente confermata.
Per quanto riguarda il parere del rinomato collega, personalmente non lo condivido per un semplicissimo motivo. E cioè:
Un'ernia discale non si riassorbe, può "perdere" la sua forza compressiva nel tempo, ma questo lasso di tempo non preserva dal pericolo di danni neurologici, ovvero alla/alle radici compresse dall'ernia, tra l'altro nel Suo caso, espulsa e voluminosa.

Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Ecco un aggiornamento ad un anno dall'inizio dei sintomi e con una situazione molto più chiara.
2 specialisti su 3 l'anno scorso mi sconsigliarono l'intervento chirurgico e decisi di seguire una terapia basata prevalentemente su fisioterapia attiva con rinforzo della muscolatura paravertebrale.
Ho avuto miglioramenti lenti, ma costanti, per i primi 5-6 mesi dopodiché la situazione si è stabilizzata su un livello direi mediocre, con un dolore non forte ma in ogni caso abbastanza condizionante.
Al momneto i sintomi non mi permettono ancora di stare seduto per un lasso di tempo considerevole senza avere dolore, ne di fare attivita sportiva che non sia molto blanda.
La situazione non è soddisfacente soprattutto perché ho 25 anni, magari se ne avessi 60 potrei definirla più o meno accettabile ma non è questo il caso.
Sto iniziando quindi a considerare seriamente l'opzione intervento chirurgico, la quale mi era stata prospettata come ultima opzione poiché lo specialista mi ha detto che non sarebbe probabilmente efficace un semplice intervento di discectomia dato che ho anche una grave discopatia in l4-l5 (disco erniato) che richiederebbe quindi a sua volta di essere trattata. A breve avrò quindi un nuovo controllo con lo specialista in questione, che ad ogni modo come intervento mi aveva accennato, senza entrare nei dettagli, quello di fusione vertebrale.
Avete esperienze su questo intervento? Quali sono le controindicazioni?
La tecnica che vi avevo citato in precedenza, ovvero meno invasiva con inserimento di un dispositivo tra i processi spinosi, mi è stata invece fortemente sconsigliata da due chirurghi su 3.
E' una situazione molto delicata dove ho bisogno di molte informazioni per decidere, poiché sbagliare ora potrebbe compromettere gli anni a venire, però è anche vero che la qualità della vita negli ultimi 3-4 anni non è stata per nulla soddisfacente e ho bisogno di trovare soluzioni nettamente migliorative.