Dolore alla testa
Gentili dottori volevo riportare il referto di una risonanza magnetica effettuata con mezzo di contrasto. Sono un ragazzo di 25 anni che ha fatto questa risonanza magnetica a causa di un perenne dolore nella zona parientale posteriore destra.
Lieve tumefazione galeale della regione parietale posteriore destra determinata da strutture vascolari ectastiche drenanti in elemento venoso di maggiori dimensioni che attraverso forma dell' osso parietale raggiunge il senso venoso sagittale superiore.
Normale rappresentazione delle restanti strutture venose intracraniche del circolo superficiale e profondo. Sistema liquorale ventricolo-cisternale ampio da note di atrofia corticale. Regolare morfologia delle strutture encefaliche con rilievo di qualche areola di gliosi subase vascolare nella sostanza bianca sopratentoriale dei due emisferi cerebrali.
Assennti areee di patologico potenziamento del parenchima cerebrale dopo somminostrazione e. v di contrasto paramagnetico.
Ho effettuato, anche, una biopsia nella stessa zona ed è uscito:
Il quadro morfologico mostra cute con buona rappresentazione degli annessi pilosebacei, sede di fibrosi e di lieve flogosi cronica del derma, in area periannessiale, priva di immagini riferibili a nevo melanocitico.
In realtà io vorrei operarmi perchè non riesco a vivere bene. In pratica credo che tutto ciò sia stato causato dall' ansia e dallo stress e quindi è come se si fosse infiammata questa zona.
Voi sapete dirmi qualcosa di più specifico. E' possibile valutare la possibilità di un operazione? Se si penso che si tratti di un operazione non difficile, giusto?
Grazie mille per l'attenzione.
Lieve tumefazione galeale della regione parietale posteriore destra determinata da strutture vascolari ectastiche drenanti in elemento venoso di maggiori dimensioni che attraverso forma dell' osso parietale raggiunge il senso venoso sagittale superiore.
Normale rappresentazione delle restanti strutture venose intracraniche del circolo superficiale e profondo. Sistema liquorale ventricolo-cisternale ampio da note di atrofia corticale. Regolare morfologia delle strutture encefaliche con rilievo di qualche areola di gliosi subase vascolare nella sostanza bianca sopratentoriale dei due emisferi cerebrali.
Assennti areee di patologico potenziamento del parenchima cerebrale dopo somminostrazione e. v di contrasto paramagnetico.
Ho effettuato, anche, una biopsia nella stessa zona ed è uscito:
Il quadro morfologico mostra cute con buona rappresentazione degli annessi pilosebacei, sede di fibrosi e di lieve flogosi cronica del derma, in area periannessiale, priva di immagini riferibili a nevo melanocitico.
In realtà io vorrei operarmi perchè non riesco a vivere bene. In pratica credo che tutto ciò sia stato causato dall' ansia e dallo stress e quindi è come se si fosse infiammata questa zona.
Voi sapete dirmi qualcosa di più specifico. E' possibile valutare la possibilità di un operazione? Se si penso che si tratti di un operazione non difficile, giusto?
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Caro amico, la descrizione del problema non è sufficiente e a formulare una diagnosi certa, sembrerebbe un tratto fistoloso venoso, cioè una piccola malformazione vascolare che mette in comunicazione una grossa vena del cervello (seno sagittale superiore) con piccole vene della cute del cranio (strutture vascolari galeali).
Per una diagnosi certa le consiglio comunque un consulto diretto con un chirurgo o un neurochirurgo di sua fiducia.
in ogni caso se la mia ipotesi è corretta l'intervento non comporta rischi particolari
Resta il fatto che la sua risonanza mostra atrofia cortico-sottocorticale ed aree di gliosi che alla sua età non dovrebbero esserci e che meriterebbero un approfondimento
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordialità
Ettore Sannino
Per una diagnosi certa le consiglio comunque un consulto diretto con un chirurgo o un neurochirurgo di sua fiducia.
in ogni caso se la mia ipotesi è corretta l'intervento non comporta rischi particolari
Resta il fatto che la sua risonanza mostra atrofia cortico-sottocorticale ed aree di gliosi che alla sua età non dovrebbero esserci e che meriterebbero un approfondimento
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordialità
Ettore Sannino
Dr. Ettore Sannino
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
grazie mille per la sua risposta. Le volevo, se possibile, chiederle espressamente delle cose:
1) L'intervento non è molto complicato in quanto il problema è non prevede un intervento all'interno ma solo all'esterno e sulla volta della testa, giusto?
2) Il fatto che la risonanza mostri atrofia cortico-sottocorticale ed aree di gliosi a 25 anni può comportare gravi problemi per la vecchiaia? Problemi di Alzheimer? Come posso fare per contrastare queste cose? Non c'è niente allo stato attuale che si può fare?
3) Per avere una diagiosi più precisa potrei effettuare qualche altro esame oppure ho fatto tutto quello che si poteva fare? Anche la biopsia del cuoio capelluto è uscita molto aspecifica, in realtà.
Grazie mille per le sue risposte e la sua competenza.
grazie mille per la sua risposta. Le volevo, se possibile, chiederle espressamente delle cose:
1) L'intervento non è molto complicato in quanto il problema è non prevede un intervento all'interno ma solo all'esterno e sulla volta della testa, giusto?
2) Il fatto che la risonanza mostri atrofia cortico-sottocorticale ed aree di gliosi a 25 anni può comportare gravi problemi per la vecchiaia? Problemi di Alzheimer? Come posso fare per contrastare queste cose? Non c'è niente allo stato attuale che si può fare?
3) Per avere una diagiosi più precisa potrei effettuare qualche altro esame oppure ho fatto tutto quello che si poteva fare? Anche la biopsia del cuoio capelluto è uscita molto aspecifica, in realtà.
Grazie mille per le sue risposte e la sua competenza.
[#3]
Buongiorno,Le rispondo passo passo
1) Si, l'intervento prevede un approccio esterno al cranio
2) No, sinceramente non penso all'Alzheimer ne alla vecchiaia, ho semplicemente constatato che l'atrofia non è comune alla sua età,ma mi è capitato di avere pazienti giovani (35-40 anni) con risonanze simili.
3)Potrei suggerirle di fare altre indagini (SPECT perfusiva cerebrale,; dosaggio dell'omocisteina plasmatica, ecocardiogramma, indagini genetiche), ma francamente credo che la medicina a distanza abbia dei limiti e che ad un certo punto occorra il contatto diretto con il medico. L'importanza di questo sito è semmai indirizzare il problema, ma difficilmente si risolverà il tutto on line. Almeno questo è il mio pensiero
La saluto cordialmente
Ettore Sannino
1) Si, l'intervento prevede un approccio esterno al cranio
2) No, sinceramente non penso all'Alzheimer ne alla vecchiaia, ho semplicemente constatato che l'atrofia non è comune alla sua età,ma mi è capitato di avere pazienti giovani (35-40 anni) con risonanze simili.
3)Potrei suggerirle di fare altre indagini (SPECT perfusiva cerebrale,; dosaggio dell'omocisteina plasmatica, ecocardiogramma, indagini genetiche), ma francamente credo che la medicina a distanza abbia dei limiti e che ad un certo punto occorra il contatto diretto con il medico. L'importanza di questo sito è semmai indirizzare il problema, ma difficilmente si risolverà il tutto on line. Almeno questo è il mio pensiero
La saluto cordialmente
Ettore Sannino
[#4]
Utente
Caro dottore Sannino,
si ora è certamente necessario passare alla fase operativa. In pratica io ho prima sostenuto una visita dermatologia dove i vari dottori hanno ritenuto che il problema non fosse di tipo dermatologico. A puro scopo precauzionale mi hanno fatto questa biopsia del cuoio capelluto di cui le ho scritto il referto. Poi ho contattato un neurochirurgo il quale mi ha fatto fare questa risonanza magnetica con contrasto. Purtroppo, ora non riesco più a contattarlo (spero che quanto prima riesca a farmi visitare). In ogni caso quello che volevo cheiderle sono le seguenti cose:
1) Pensa che il problema sia di un neurochirurgo oppure qualche altro specialista? Se si qualche sottobranca della neurochirurgia in particolare?
2) Io abito a Napoli. Mi sa consigliare qualche buon centro o qualche buon neurochirurgo (sempre nel caso in cui il neuro sia la persona adatta alla cosa).
3) Quando mi scrive ecocardiogramma intende un analisi al cuore o al cervello? Inoltre per indagini genetiche cosa intende?
Grazie mille per la pazienza e la competenza e l'aiuto.
si ora è certamente necessario passare alla fase operativa. In pratica io ho prima sostenuto una visita dermatologia dove i vari dottori hanno ritenuto che il problema non fosse di tipo dermatologico. A puro scopo precauzionale mi hanno fatto questa biopsia del cuoio capelluto di cui le ho scritto il referto. Poi ho contattato un neurochirurgo il quale mi ha fatto fare questa risonanza magnetica con contrasto. Purtroppo, ora non riesco più a contattarlo (spero che quanto prima riesca a farmi visitare). In ogni caso quello che volevo cheiderle sono le seguenti cose:
1) Pensa che il problema sia di un neurochirurgo oppure qualche altro specialista? Se si qualche sottobranca della neurochirurgia in particolare?
2) Io abito a Napoli. Mi sa consigliare qualche buon centro o qualche buon neurochirurgo (sempre nel caso in cui il neuro sia la persona adatta alla cosa).
3) Quando mi scrive ecocardiogramma intende un analisi al cuore o al cervello? Inoltre per indagini genetiche cosa intende?
Grazie mille per la pazienza e la competenza e l'aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.3k visite dal 07/07/2013.
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