esito di Emorragia sub aracnoidea per rottura aneurisma...
Mia moglie l'anno scorso al pronto soccorso presentava una Emorragia Subaracnoidea Fisher 2 e si obiettivava : rigor nucalis ++ , rallentamento cognitivo.
Questi gli esiti degli esami pre e post intervento:
24/06 TC ENCEFALO SENZA MDC ESA nelle cisterne della base e valli silviane Fisher 2 con minima componemte ematica nel IV° ventricolo.Minima distensione del sistema ventricolare. Strutture mediane in asse. Necessaria angio-TCal
24/06 ANGIO TC CEREBRALE ANGIO TC CEREBRALE Aneurisma sacculare della biforcazione dell'ACM dx di circa 5 mm di diametro. Non evidenti segni di vasospasmo. Necessaria AGF cerebrale.
24/06 ANGIOGRAFIA CEREBRALE (L.P.) Puntura arteriosa femorale destra; cateterismo retrogrado selettivo dell'arteria carotide interna destra. Aneurisma della biforcazione dell'arteria cerebrale media, privo di colletto e con bleb irregolare e allungato che origina dal fondo aneurismatico. Il corpo centrale dell'aneurisma misura circa 3,5 mm
24/06 Intervento chirurgico di craniotomia e clipping di aneurisma dell'arteria cerebrale media di destra
16/07 ANGIOGRAFIA CEREBRALE Puntura arteriosa femorale dx, cateterismo retrogrado e studio selettivo dell'ACI dx; si confronta con precedente angiografia del 24/6/12. Al controllo odierno, esiti di intervento chirurgico di clipping del noto aneurisma della biforcazione dell'ACM dx; l'aneurisma risulta pressoché completamente escluso dal circolo, ad eccezione di una minima componente a livello del colletto. Esclusi dal circolo il fondo e il bleb aneurismatico. Pervi e di calibro normale i rami di divisione superiore ed inferiore dell'ACM, così come i rami arteriosi distali del suo albero vascolare. Non evidenti deficit parenchimografici. Normali le fasi venose.
A distanza di un anno mia moglie non presenta tracce nè fisiche, nè mentali di quanto successo, fa una vita normale in tutto e per tutto anche se presenta una sindrome depressiva curata con zoloft e altri farmaci.
vengo al mio quesito: il fatto che l'aneurisma non sia completamente escluso dal circolo, per una sia pur minima componente a livello del colletto può essere foriero di rischi futuri ed eventualmente di che tipo? con quale possibilità di intervento?
Ringrazio in anticipo e resto in attesa
Questi gli esiti degli esami pre e post intervento:
24/06 TC ENCEFALO SENZA MDC ESA nelle cisterne della base e valli silviane Fisher 2 con minima componemte ematica nel IV° ventricolo.Minima distensione del sistema ventricolare. Strutture mediane in asse. Necessaria angio-TCal
24/06 ANGIO TC CEREBRALE ANGIO TC CEREBRALE Aneurisma sacculare della biforcazione dell'ACM dx di circa 5 mm di diametro. Non evidenti segni di vasospasmo. Necessaria AGF cerebrale.
24/06 ANGIOGRAFIA CEREBRALE (L.P.) Puntura arteriosa femorale destra; cateterismo retrogrado selettivo dell'arteria carotide interna destra. Aneurisma della biforcazione dell'arteria cerebrale media, privo di colletto e con bleb irregolare e allungato che origina dal fondo aneurismatico. Il corpo centrale dell'aneurisma misura circa 3,5 mm
24/06 Intervento chirurgico di craniotomia e clipping di aneurisma dell'arteria cerebrale media di destra
16/07 ANGIOGRAFIA CEREBRALE Puntura arteriosa femorale dx, cateterismo retrogrado e studio selettivo dell'ACI dx; si confronta con precedente angiografia del 24/6/12. Al controllo odierno, esiti di intervento chirurgico di clipping del noto aneurisma della biforcazione dell'ACM dx; l'aneurisma risulta pressoché completamente escluso dal circolo, ad eccezione di una minima componente a livello del colletto. Esclusi dal circolo il fondo e il bleb aneurismatico. Pervi e di calibro normale i rami di divisione superiore ed inferiore dell'ACM, così come i rami arteriosi distali del suo albero vascolare. Non evidenti deficit parenchimografici. Normali le fasi venose.
A distanza di un anno mia moglie non presenta tracce nè fisiche, nè mentali di quanto successo, fa una vita normale in tutto e per tutto anche se presenta una sindrome depressiva curata con zoloft e altri farmaci.
vengo al mio quesito: il fatto che l'aneurisma non sia completamente escluso dal circolo, per una sia pur minima componente a livello del colletto può essere foriero di rischi futuri ed eventualmente di che tipo? con quale possibilità di intervento?
Ringrazio in anticipo e resto in attesa
[#1]
Non credo che questo colletto minimamente residuato possa creare un problema per il futuro.
Un aneurisma che si rompe può risanguinare con una certa facilità, ma se viene esclusa dal circolo la parte che si è rotta (e normalmente è la cupola dell'aneurisma, che è più fragile e che, quindi, si rompe dando l'esa) un risanguinamento non si verifica. Il fatto che un "pezzetto" che non ha sanguinato, perchè non si è rotto, sia residuato non dovrebbe darle eccessive preoccupazioni.
Tenga conto che solo una minoranza di aneurismi si rompe, dando l'emorragia, e la grandezza della malformazione vascolare ha la sua importanza.
Spero di averLa tranquillizzata.
Un aneurisma che si rompe può risanguinare con una certa facilità, ma se viene esclusa dal circolo la parte che si è rotta (e normalmente è la cupola dell'aneurisma, che è più fragile e che, quindi, si rompe dando l'esa) un risanguinamento non si verifica. Il fatto che un "pezzetto" che non ha sanguinato, perchè non si è rotto, sia residuato non dovrebbe darle eccessive preoccupazioni.
Tenga conto che solo una minoranza di aneurismi si rompe, dando l'emorragia, e la grandezza della malformazione vascolare ha la sua importanza.
Spero di averLa tranquillizzata.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#4]
Utente
Tutto bene tanto che il prossimo controllo è a due anni, un vero sollievo. Però dal colloquio telefonico col medico è emersa una nuova problematica a suo tempo non sottolineata: mio moglie ha fatto presente la situazione psicologica molto negativa in cui si trova e il neurochirurgo ha attribuito tale sintomatologia ai " danni provocati dall'aneurisma" e sarà più preciso in una visita a breve. Dato che questo non ci era stato segnalato al momento delle dimissioni, ho riletto la lettera di dimissioni di un anno fa e di seguito le riporto l'esito delle ultime due TC :
29/06 TC ENCEFALO SENZA MDC Esame confrontato con precedente TC del 25/6/2012. Rimosso il catetere di derivazione ventricolare; nella
cui pregressa sede, a livello intraparenchimale frontale destro, si riconosce piccolo ematoma "lineare", con sfumato edema vasogenico associato.
Non modificazioni sostanziali delle dimensioni del sistema ventricolare. Netta riduzione dell'ESA diffusa e dei livelli ematici endoventricolari.
Più nette le aree di ipodensità in sede temporo-polare e fronto-opercolare destra, riferibili a lesioni ischemiche acute; ipodensità ad analogo significato
si identifica a livello dell'uncus ed inferiormente al nucleo lenticolare (territorio AChA). Focale ipodensità di circa 7 - 8 mm nel giro del cingolo
sinistro, un poco meglio visibile rispetto al precedente: piccola lesione ischemica?
Cisterne della base visibili. Riassorbito lo pneumoencefalo
fronto-polare. Invariato il resto
05/07 TAC ENCEFALO CON E SENZA MDC Esame eseguita TC perfusione con ricostruzioni Angio-TC dei vasi intracranici. L' esame mostra un
vasospasmo lieve del tratto distale dell'arteria cerebrale media destra prima della clip. Non vi sono tuttavia riduzioni significative del flusso ematico
cerebrale a carico del territorio di
perfusione dell'arteria cerebrale media destra.
Vi sono due aree di lieve ritardo del MTT a livello temporo-parietale e del giro frontale medio con coinvolgimento in quest'ultima sede anche della sostanza bianca ma senza significativa riduzione del CBF.
Normali gli indici di perfusione nei
territori di entrambe le arterie cerebrali anteriori e dell'arteria cerebrale media sinistra.
Ho "staccato" con righe bianche due passaggi relativi a situazioni ischemiche perchè vorrei un suo parere su questo:
1. è possibile che le lesioni ischemiche siano la causa della depressione?
2. sono lesioni irreversibili o in un sia pur lungo lasso di tempo si possono risolvere?
3. una terapia famacologica per far sentire meglio mia moglie è possibile, tenendo presente che finora lo zoloft (6 mesi !)non è servito a nulla?
Certo di aver abusato della sua cortesia, resto fiducioso in una sua risposta, per la quale la ringrazio anticipatamente.
29/06 TC ENCEFALO SENZA MDC Esame confrontato con precedente TC del 25/6/2012. Rimosso il catetere di derivazione ventricolare; nella
cui pregressa sede, a livello intraparenchimale frontale destro, si riconosce piccolo ematoma "lineare", con sfumato edema vasogenico associato.
Non modificazioni sostanziali delle dimensioni del sistema ventricolare. Netta riduzione dell'ESA diffusa e dei livelli ematici endoventricolari.
Più nette le aree di ipodensità in sede temporo-polare e fronto-opercolare destra, riferibili a lesioni ischemiche acute; ipodensità ad analogo significato
si identifica a livello dell'uncus ed inferiormente al nucleo lenticolare (territorio AChA). Focale ipodensità di circa 7 - 8 mm nel giro del cingolo
sinistro, un poco meglio visibile rispetto al precedente: piccola lesione ischemica?
Cisterne della base visibili. Riassorbito lo pneumoencefalo
fronto-polare. Invariato il resto
05/07 TAC ENCEFALO CON E SENZA MDC Esame eseguita TC perfusione con ricostruzioni Angio-TC dei vasi intracranici. L' esame mostra un
vasospasmo lieve del tratto distale dell'arteria cerebrale media destra prima della clip. Non vi sono tuttavia riduzioni significative del flusso ematico
cerebrale a carico del territorio di
perfusione dell'arteria cerebrale media destra.
Vi sono due aree di lieve ritardo del MTT a livello temporo-parietale e del giro frontale medio con coinvolgimento in quest'ultima sede anche della sostanza bianca ma senza significativa riduzione del CBF.
Normali gli indici di perfusione nei
territori di entrambe le arterie cerebrali anteriori e dell'arteria cerebrale media sinistra.
Ho "staccato" con righe bianche due passaggi relativi a situazioni ischemiche perchè vorrei un suo parere su questo:
1. è possibile che le lesioni ischemiche siano la causa della depressione?
2. sono lesioni irreversibili o in un sia pur lungo lasso di tempo si possono risolvere?
3. una terapia famacologica per far sentire meglio mia moglie è possibile, tenendo presente che finora lo zoloft (6 mesi !)non è servito a nulla?
Certo di aver abusato della sua cortesia, resto fiducioso in una sua risposta, per la quale la ringrazio anticipatamente.
[#5]
Buon giorno.
Le rispondo io visto che Lei attende da 4 giorni...
1. Si, è possibile ma non certo; siamo in grado di correlare bene le lesioni che danno disturbi della parola, del movimento o della sensibilità del corpo, mentre per le "funzioni superiori" ancora non conosciamo così bene i meccanismi associativi del nostro cervello... Le posso solo dire che la sindrome depressiva (o comunque un disturbo del tono dell'umore) è molto frequente dopo l'ESA.
2. Le lesioni ischemiche sono irreversibili, ma la plasticità del cervello spesso riesce col tempo a "superare" il loro effetto con miglioramenti clinici a volte insperati.
3. Lo zoloft è un farmaco frequentemente usato per trattare le sindromi depressive post-traumatiche e post-ESA, a volte bisogna semplicemente trovare il dosaggio giusto aumentando gradatamente (si può arrivare fino a 200mg al giorno); oppure cambiare farmaco. Senta i Medici che la seguono ed esponga il problema.
Sperando di esserLe stato utile,
La saluto cordialmente
Le rispondo io visto che Lei attende da 4 giorni...
1. Si, è possibile ma non certo; siamo in grado di correlare bene le lesioni che danno disturbi della parola, del movimento o della sensibilità del corpo, mentre per le "funzioni superiori" ancora non conosciamo così bene i meccanismi associativi del nostro cervello... Le posso solo dire che la sindrome depressiva (o comunque un disturbo del tono dell'umore) è molto frequente dopo l'ESA.
2. Le lesioni ischemiche sono irreversibili, ma la plasticità del cervello spesso riesce col tempo a "superare" il loro effetto con miglioramenti clinici a volte insperati.
3. Lo zoloft è un farmaco frequentemente usato per trattare le sindromi depressive post-traumatiche e post-ESA, a volte bisogna semplicemente trovare il dosaggio giusto aumentando gradatamente (si può arrivare fino a 200mg al giorno); oppure cambiare farmaco. Senta i Medici che la seguono ed esponga il problema.
Sperando di esserLe stato utile,
La saluto cordialmente
Dr. Nunzio Paolo Nuzzi
Direttore S.C. Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica - E.O. Galliera Genova
paolo.nuzzi@galliera.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.1k visite dal 04/07/2013.
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