Cisti sinoviali
Buongiorno,
da quattro mesi soffro di una sciatalgia molto dolorosa sul lato sinistro che si attenua solo con antidolorifici tipo Voltaren ogni due o tre giorni. Ho effettuato una risonanza magnetica, una visita neurochirurgica e attualmente sto effettuando una fisioterapia con massaggi ad ultrasuoni ma senza grossi risultati. L’unica soluzione proposta è l’asportazione chirurgica ma con una premessa che l’intervento con una probabilità su mille potrebbe avere come conseguenza il piede pendulo. Ora sarei intenzionato ad effettuare l’intervento ma mi lascia molto perplesso il rischio connesso. Gradirei un Vostro parere in merito circa le eventuali possibili conseguenze.
Ringrazio per quanto potrete chiarirmi.
Cordiali saluti.
RM del rachide lombo-sacrale data esame 21/05/2013
Spondilosi margino-somatica ed ipertrofia dei massici articolari nel tratto lombare inferiore.
Tendenza alla cuneizzazione anteriore del soma di L1 per modico infossamento della limitante somatica superiore che presenta ernia intraspongiosa di Schmorl retro marginale anteriore.
Altra ernia di Schmorl interessa il III anteriore della limitante somatica superiore di L2.
Modesta protrusione concentrica del disco L3-L4 con prevalenza in sede pre-intraforaminale sinistra che impegna l’imbocco del forame di coniugazione omolaterale.
Anterolistesi di L4 su L5 secondaria a degenerazione artrosica dei massicci articolari.
Il disco interposto protrude concentricamente improntando la superficie ventrale del sacco durale ed impegnando le porzioni inferiori dei forami di coniugazione, reperto più evidente a sinistra ove laradice L4 appare dislocata verso il recesso superiore del forame stesso già ridotto di ampiezza per fenomeni artrosici.
Piccola cisti sinoviale ad origine dal massiccio articolare sinistro impronta lievemente la superficie postero-laterale del sacco durale.
Il disco intersomatico L5-S1 protrude lievemente in sede mediana senza determinare significativi effetti compressivi sul sacco durale.
Non alterazioni di segnale a carico del cono midollare
Diagnosi del Neurochirurgo data 10/06/2013
Sciatalgia sinistra da tre mesi, refrattaria alla terapia medica. Già in passato episodi di lombalgia.
RM lombare: cisti articolare che determina compressione della radice L5 omolaterale in un quadro di protrusione discale.
Esame neurologico: Lasegue + a sinistra a 50°, marcia possibile su punte e talloni, ipostenia dell’EPA ed ECD piede sinistro, ipoestesia L5 sinistra, riflessi nella norma.
La sintomatologia attuale è legata alla cisti sinoviale L4-L5 sinistra.
Proseguirei con la cura farmacologica. Consiglio Patrol 1 cp x2 per 20 gg e Lyrica 75 mg 1 cp x2 per 2 mesi. ( cura eseguita senza risultati)
da quattro mesi soffro di una sciatalgia molto dolorosa sul lato sinistro che si attenua solo con antidolorifici tipo Voltaren ogni due o tre giorni. Ho effettuato una risonanza magnetica, una visita neurochirurgica e attualmente sto effettuando una fisioterapia con massaggi ad ultrasuoni ma senza grossi risultati. L’unica soluzione proposta è l’asportazione chirurgica ma con una premessa che l’intervento con una probabilità su mille potrebbe avere come conseguenza il piede pendulo. Ora sarei intenzionato ad effettuare l’intervento ma mi lascia molto perplesso il rischio connesso. Gradirei un Vostro parere in merito circa le eventuali possibili conseguenze.
Ringrazio per quanto potrete chiarirmi.
Cordiali saluti.
RM del rachide lombo-sacrale data esame 21/05/2013
Spondilosi margino-somatica ed ipertrofia dei massici articolari nel tratto lombare inferiore.
Tendenza alla cuneizzazione anteriore del soma di L1 per modico infossamento della limitante somatica superiore che presenta ernia intraspongiosa di Schmorl retro marginale anteriore.
Altra ernia di Schmorl interessa il III anteriore della limitante somatica superiore di L2.
Modesta protrusione concentrica del disco L3-L4 con prevalenza in sede pre-intraforaminale sinistra che impegna l’imbocco del forame di coniugazione omolaterale.
Anterolistesi di L4 su L5 secondaria a degenerazione artrosica dei massicci articolari.
Il disco interposto protrude concentricamente improntando la superficie ventrale del sacco durale ed impegnando le porzioni inferiori dei forami di coniugazione, reperto più evidente a sinistra ove laradice L4 appare dislocata verso il recesso superiore del forame stesso già ridotto di ampiezza per fenomeni artrosici.
Piccola cisti sinoviale ad origine dal massiccio articolare sinistro impronta lievemente la superficie postero-laterale del sacco durale.
Il disco intersomatico L5-S1 protrude lievemente in sede mediana senza determinare significativi effetti compressivi sul sacco durale.
Non alterazioni di segnale a carico del cono midollare
Diagnosi del Neurochirurgo data 10/06/2013
Sciatalgia sinistra da tre mesi, refrattaria alla terapia medica. Già in passato episodi di lombalgia.
RM lombare: cisti articolare che determina compressione della radice L5 omolaterale in un quadro di protrusione discale.
Esame neurologico: Lasegue + a sinistra a 50°, marcia possibile su punte e talloni, ipostenia dell’EPA ed ECD piede sinistro, ipoestesia L5 sinistra, riflessi nella norma.
La sintomatologia attuale è legata alla cisti sinoviale L4-L5 sinistra.
Proseguirei con la cura farmacologica. Consiglio Patrol 1 cp x2 per 20 gg e Lyrica 75 mg 1 cp x2 per 2 mesi. ( cura eseguita senza risultati)
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Egr. signore,
non avendoLa visitata e non visionando le immagini della RM, non ho modo di esprimere un parere o comunque di eventualmente dissentire dalla diagnosi già fatta.
In effetti, stando alla descrizione del referto, credo che i Suoi sintomi non siano (almeno non solo) attribuibili alla cisti.
Inoltre non mi è chiaro perchè dovrebbe esserci il rischio del piede cadente, quando sembrerebbe che la radice nervosa sofferente è la L4 non direttamente responsabile del movimento di estensione del piede.
I rischi in un intervento sulla colonna lombosacrale ci sono come in qualsiasi intervento sia medico che chirurgico, ma ciò non giustifica non farlo ( se l'indicazione ovviamente è giusta) poichè il rischio di danni neurologici può essere molto più alto di quelli, praticamente ridotti a zero, dell'intervento.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
non avendoLa visitata e non visionando le immagini della RM, non ho modo di esprimere un parere o comunque di eventualmente dissentire dalla diagnosi già fatta.
In effetti, stando alla descrizione del referto, credo che i Suoi sintomi non siano (almeno non solo) attribuibili alla cisti.
Inoltre non mi è chiaro perchè dovrebbe esserci il rischio del piede cadente, quando sembrerebbe che la radice nervosa sofferente è la L4 non direttamente responsabile del movimento di estensione del piede.
I rischi in un intervento sulla colonna lombosacrale ci sono come in qualsiasi intervento sia medico che chirurgico, ma ciò non giustifica non farlo ( se l'indicazione ovviamente è giusta) poichè il rischio di danni neurologici può essere molto più alto di quelli, praticamente ridotti a zero, dell'intervento.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 03/07/2013.
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