Cisti aracnoidea
A dicembre 2007 mi e' stata diagnosticata, tramite Rm con contrasto, la presenza di una cisti aracnoidea col seguente esito : presenza di cisti voluminosa che occupa gran parte della porzione laterale sx della fossa cranica posteriore . Determina ampia compressione sull'emisfero cerebellare omolaterale, sul peduncolo cerebellare medio e sul pacchetto acustico facciale. Lieve erniazione del forame magno delle tonsille cerebellari, specie a sx. In seguito ad una visita neurochirurgica sono stata operata con urgenza attraverso fenestrazione della cisti mediante craniotomia .
Durante questi anni la forte emicrania, il dolore al bracciodx , all'occhio dx e al collo nella parte dx non mi e' mai passato. Gli eventi hanno continuato a ripetersi all'incirca 10/12 volte al mese. Sono stata visitata da neurologi che mi hanno prescritto svariati medicinali tra cui antidepressivi e antiepilettici ma senza mai raggiungere il benessere che cercavo.Ora dopo altri svariati consulti ho incontrato un neurochirurgo che mi ha proposto una nuova operazione in quanto in seguito a nuovi esami e' risultato che non vi e' la presenza delle fenestrazioni che mi furono fatte nell'anno 2008 e che la situazione e' rimasta invariata rispetto alla prima Rm che feci prima dell'intervento nell'anno 2007.
Ho anche eseguito i potenziali evocati e un esame audiometrico dove mi e' stata evidenziata una latenza nella parte sx.
Chiedo la Vostra opinione a riguardo.
Cordiali Saluti
Marcella
Durante questi anni la forte emicrania, il dolore al bracciodx , all'occhio dx e al collo nella parte dx non mi e' mai passato. Gli eventi hanno continuato a ripetersi all'incirca 10/12 volte al mese. Sono stata visitata da neurologi che mi hanno prescritto svariati medicinali tra cui antidepressivi e antiepilettici ma senza mai raggiungere il benessere che cercavo.Ora dopo altri svariati consulti ho incontrato un neurochirurgo che mi ha proposto una nuova operazione in quanto in seguito a nuovi esami e' risultato che non vi e' la presenza delle fenestrazioni che mi furono fatte nell'anno 2008 e che la situazione e' rimasta invariata rispetto alla prima Rm che feci prima dell'intervento nell'anno 2007.
Ho anche eseguito i potenziali evocati e un esame audiometrico dove mi e' stata evidenziata una latenza nella parte sx.
Chiedo la Vostra opinione a riguardo.
Cordiali Saluti
Marcella
[#1]
Gentile signora
Mi dispiace per il decorso clinico non favorevole da Lei lamentato.
Le cisti aracnoidee rappresentano per la maggior parte dei casi malformazioni congenite nello sviluppo degli spazi aracnoidali. In quanto tali quindi datano spesso dalla nascita e causano quindi, per lo spazio che occupano, una atrofia o ipotrofia del tessuto cerebrale che comprimono. Questa è la causa principale di una mancata riespansione del sistema nervoso compresso dalla cisti anche dopo il trattamento. A ciò si aggiunga la possibilità di caratteristiche individuali di veloce riproduzione e maggiore adesività della membrana aracnoide, che può quindi rapidamente inficiare un intervento chirurgico altrimenti condotto secondo i corretti criteri di trattamento.
Questo quindi potrebbe rendere necessario un nuovo trattamento di apertura e 'marsupializzazione' della cisti, oppure un diverso trattamento con derivazione del liquido cistico nel peritoneo.
L' argomento si presenta quindi particolarmente delicato riguardo le decisioni terapeutiche, che richiedono speciale competenza ed esperienza nel trattamento.
I più cordiali saluti,
Mi dispiace per il decorso clinico non favorevole da Lei lamentato.
Le cisti aracnoidee rappresentano per la maggior parte dei casi malformazioni congenite nello sviluppo degli spazi aracnoidali. In quanto tali quindi datano spesso dalla nascita e causano quindi, per lo spazio che occupano, una atrofia o ipotrofia del tessuto cerebrale che comprimono. Questa è la causa principale di una mancata riespansione del sistema nervoso compresso dalla cisti anche dopo il trattamento. A ciò si aggiunga la possibilità di caratteristiche individuali di veloce riproduzione e maggiore adesività della membrana aracnoide, che può quindi rapidamente inficiare un intervento chirurgico altrimenti condotto secondo i corretti criteri di trattamento.
Questo quindi potrebbe rendere necessario un nuovo trattamento di apertura e 'marsupializzazione' della cisti, oppure un diverso trattamento con derivazione del liquido cistico nel peritoneo.
L' argomento si presenta quindi particolarmente delicato riguardo le decisioni terapeutiche, che richiedono speciale competenza ed esperienza nel trattamento.
I più cordiali saluti,
Dr. Alessandro Rinaldi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.6k visite dal 17/06/2013.
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