La prima volta, il referto parla

Buongiorno, nel 1999, all'età di 25 anni, mi è stato asportato un astrocitoma pilocitico temporale destro. L'ultima risonanza magnetica, eseguita nel maggio 2008, ha escluso modificazioni"dell'ampia cavità operatoria situata in regione temporale basale, polare e mesiale dx", osservando "solo una tenue stria di enhancement all'interno della cavità operatoria di natura verosimilmente post chirurgica".
Tuttavia, per la prima volta, il referto parla di una lieve dilatazione del ventricolo laterale destro.
Sono consapevole dell'impossibilità di fare diagnosi senza la previa visione delle immagini di r.m, ma desidererei sapere se, in base alla vostra esperienza, questa anomalia possa considerarsi una conseguenza dell'intervento o sia indice di una qualche patologia (in particolare, quali patologie potrebbero presentarsi qualora questa dilatazione aumentasse nel tempo).
Ringrazio in anticipo per le Vostre preziosissime risposte e porgo i più distinti saluti.
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Dr. Francesco Zenga Neurochirurgo, Microchirurgo 189 7
Gentile Utente,
la dilatazine di un ventricolo in sede di intervent chirurgico o nelle zone viciniori. Certo, come dice giustamente, si dovrebbero visionare di persona le immagini, ma già così mi sembra di poter escludere problemi acuti o subacuti in atto.
Per rispondere alla sua domanda su eventuali conseguenze della dilatazione ventricolare, anche in questo caso pensare ad un futuro sviluppo di un idrocefalo mi sembra eccessivo.
A disposizione per ogni eventuale ed ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti,

Dr. Francesco Zenga
Medico Chirurgo - Specialista in Neurochirurgia
Città della Salute e della Scienza di Torino, sedi Molinette e CTO

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Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
La dilatazione (idrocefalo monoventricolare) di un ventricolo laterale in toto è sempre secondaria ad una ostruzione nella zona del forame di Monro dallo stesso lato. Purtuttavia, nel suo caso coesistendo una cavità temporale esitata da intervento chirurgico di asportazione, la dilatazione ventricolare non è ostruttiva bensì da verosimile atrofia parenchimale focale conseguenza fisiologica dell'intervento e pertanto non dovrebbe destare alcuna preoccupazione.

Dr. Antonio Zingale

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Utente
Utente
Gentilissimi Dottori, Vi ringrazio di vero cuore per la tempestiva, chiara e rassicurante risposta.
Sembrerà paradossale, ma spesso i pazienti devono ricorrere a consulti on line per trovare risposte esaurienti alle loro perplessità.
Grazie ancora per la Vostra disponibilità e competenza.