Ernia discale pre-intraforaminale tende a migrare cranialmente all'interno del canale spinale

buongiorno.Il marzo scorso mi sono trovata a fare i conti con un mal di schiena con relativo dolore alla gamba non indifferente.Ho fatto una RM che ha dato esito che segue: metameri ossei esaminati in asse.diametri del canale spinale nei limiti di norma.Spondilosi margino-somatica.Il disco intersomatico L3-L4 protrude concentricamente improntando lievemente la superficie ventrale del sacco durale impegnando le porzioni inferiori dei forami coniugazione.A L4-L5 ernia discale pre intraforaminale destra tende a migrare cranialmente all'interno del canale spinale impegnando l'imbocco del forame di coniugazione omolaterale e determinando conflitto disco-radicolare con la radice nervosa L4 corrispondente. A L5-S1 non ernie discali.La metà anteriore di L5 e i metameri sacrali visualizzati appaiono iperintensi in tutte le sequenze reperto ascrivibile a degererazione grassosa del midollo osseo emopoietico. Normale per intensità di segnale il cono midollare. Dopo questo esito ho fatto visita ortopedica che mi ha consigliato ozonoterapia. Ne ho già fatte sei di queste iniezioni e nelle prime tre, una flebo di antinfiammatorio, per mitigare la fase acuta. Ecco, a questo punto mi chiedo se è troppo presto pretendere di sentire un miglioramento o se è tempo e denaro sprecato.Il dolore che sentivo prima non è più cosi intenso, la notte dormo anche se quando mi muovo mi sveglio perchè sento dolore ma riesco poi di nuovo a dormire. Durante il giorno devo stare attenta a come mi muovo se non voglio avere scosse lungo la gamba che si irradiano fino al piede.Poi,lo sò che non dovrei stare a letto ma,troppo in piedi e tantomeno seduta non riesco a starci per troppo tempo.Ho cercato di fare terapie conservative prima di rivolgermi ad un neurochirurgho perchè ho una paura terribile dell'operazione considerando che sono portatrice di altre patologie. Scusi, la mia ignoranza mi mette paura. Ringrazio anticipatamente e spero riusciate a darmi un consiglio opportuno sul meglio da fare.Saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
se Lei ha un chiodo conficcato nella pianta del piede ovviamente avrà dolore.
Questo dolore può passare o essere mitigato dall'assunzione di antidolorifici, infiltrazioni, pomate e quant'altro, ma il chiodo non se ne andrà da solo e resterà lì finchè non verrà tolto.
Quel chiodo, anche in assenza di dolore, creerà un danno che potrà essere anche serio.

Le ho fatto questo esempio per spiegare che un'ernia del disco è appunto paragonabile a quel chiodo e che il suo effetto dannoso lo dà sulle radici nervose che vanno agli arti inferiori.
Se quel disco erniato (cioè venuto fuori dalla propria sede naturale) va a comprimere una o più radici, rischia di danneggiarle con conseguenti deficit neurologici quali insensibilità e/o diminuzione della forza muscolare.

Un'ernia discale non rientra nella sua sede originaria, può perdere, diciamo, la sua forza comprimente, ma nel frattempo può creare danni.
L'assenza di dolore non sempre è indice di guarigione poichè, al contrario, può essere segno che la radice, danneggiata, non può più condurre a livello cosciente il sintomo dolore.
Tale iniziale insensibilità (erroneamente ritenuta segno di remissione dei sintomi) può condurre al danno motorio che, se non scongiurato, può essere irreversibile.

La terapia chirurgica è una terapia, non una scelta a discrezione come fosse un optional e i rischi operatori gravi sono, ormai al giorno d'oggi e in buone mani, ridotti quasi a zero.
In sostanza, quando l'intervento è indicato, evitarlo ha un rischio molto maggiore dell'intervento stesso.
Lei accenna, senza elencarle, ad altre patologie che controindicherebbero l'intervento chirurgico.
Eventualmente esse andranno valutate dai rispettivi specialisti e dall'anestesista, ma in caso di necessità tali problematiche sono risolvibili, tenendo conto, per esempio, che un intervento per ernia discale si può fare tranquillamente, evitando l'anestesia generale.

Augurandomi di averLe dato sufficienti chiarimenti, Le invio cordiali slauti
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Utente
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La ringrazio dottore per la sua celere risposta. Vedrò di prendere appuntamento con un neurochirurgo e sentire che soluzione avrà da propormi. Distinti saluti e ancora grazie