Ernia l4l5

buongiorno,
qusto il referto della risonanza:

Rachide documentato tra D11 e il coccige.
Netta rettilineizzazione della fisiologica lordosi.
Normali dimensioni, posizione e segnale del cono midollare.
Canale lombare ristretto su base costituzionale e per associata diffusa ipertrofia degenerativa dei massicci articolari.
A L1 - L2: iniziale degenerazione del disco che è lievemente protruso in sede paramediana destra. A L3 - L4: degenerazione e protrusione circonferenziale del disco più focale in sede paramediana sinistra, ove l'anulus fibroso è fissurato.
A L4 - L5: voluminosa ernia discale paramediana sinistra con grossolano frammento espulso e migrato sia cranialmente sia un poco caudalmente rispetto al livello discale. L'ernia occupa tutto il recesso laterale sinistro del canale determinando una marcata compressione con dislocazione postero-laterale destra del sacco durale. Severa ipertrofia degenerativa dei massicci articolari che comporta restringimento del canale. Alterazioni degenerative dell'osso lungo le limitanti somatiche contigue al disco.
A L5 - S1: degenerazione, assottigliamento e protrusione discale ad ampio raggio con maggior focalità paramediana sinistra. Alterazioni degenerative ossee lungo le limitanti somatiche contigue al disco.

al momento ho iniziato delle sedute di chiropratica.
cosa ne pensa?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Penso che non Le serviranno a molto.
In ogni caso a distanza non posso esprimere un giudizio obiettivo.
Inoltre Lei non accenna ai sintomi, il che riduce ulteriormente la possibilità di un giudizio.
Tenga presente che la chiropratica non può eliminare l'ernia discale, forse può ridurre eventuale sintomatologia dolorosa, ma se l'ernia comprime una o più radici nervose che vanno agli arti inferiori, queste possono essere ulteriormente danneggiate.

Cordialmente
[#2]
Utente
Utente
Soffro di dolori da anni ma solo una settimana fa mi sono "bloccato". Inialmente affrontata con Voltare e Muscoril ma subito dopo passato nelle mani del chiropratico. In quel primo momento ara limitatissima la mobilità della gamba sinistra e incapacità di stare sui talloni. Dopo due sedute il dolore rimaneva al polpaccio e formicolio e insesibilità parziale al piede ma capacità di stare sui talloni.
Quindi la TAC e l'immediato referto, l'operatore afferma "se non la vedessi in piedi dalle immagini scommeterei che è immobilizzato a letto"
Oggi dopo appunto poco più di una settimana con cortisone e chiropratica riesco a stare seduto (ben composto) sulla sedia ma dopo 10 minuti in piedi devo sdraiarmi anche solo per qualche secondo per recuperare il non dolore al polpaccio.

Da quello che mi ha scritto credo di intuire che la sua opinione è che l'unica strada percorribile è l'intervento:giusto? che tecnica e che tempi di recupero?

grazie tanto della risposta!!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Caro signore,
le allego la risposta che ho dato in un consulto analogo

https://www.medicitalia.it/consulti/neurochirurgia/354276-ernia-discale-pre-intraforaminale-tende-a-migrare-cranialmente-all-interno-del-canale-spinale.html


Ogni caso è però particolare, quindi non Le so dire se nel Suo può essere sufficiente solo l'asportazione dell'ernia voluminosa o se è necessario utilizzare altre procedure.
Per tempi di recupero si deve intendere il tempo di convalescenza che solitamente consiste in 2-3 settimane di relativo riposo.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
buongiorno Dottore,
alla fine ascoltando anche i suoi consigli sono stato visitato sabato scorso dal Neurochirurgo che valutati i deficit motori mi ha operato co urgenza ieri.
Ora sono già a casa e la differenza si sente: sicuramente ci vorranno mesi per recuperare funzionalità e forza nel piede e nella gamba ma visto la dimensione dell'ernia asportata non era possibile fare in modo diverso.

http://youtu.be/4xJ7yQ1zcHI

secondo lei cosa potrebbe essere la parte scura che si vede al minuto 6:00 e che poi viene asportata? non ho ancora avuto modo di parlare di questo con i chirurgo

grazie di tutto
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non vedo nulla di anomalo.
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Utente
Utente
grazie!
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
da circa 2 giorni (quindi dopo una decina dall'intervento) provo un dolore lombare che in modo occasionale, in particolare mentre cammino, mi provoca delle scosse di dolore acuto (paralizzante) leggermente sotto la ferita operatoria. E' tanto acuto quanto istantaneo e un attimo dopo non lascia strascichi fino alla volta successiva.
Di cosa si può trattare? può essere un problema delle vertebre che non sono più distanziate dal disco?
Ritiene che sia il caso di fare una nuova risonanza?
grazie molte
giuseppe
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non saprei, in assenza di una valutazione diretta. Ne ha paralto con chi L'ha operata?
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Utente
Utente
sto cercando di metterm in contatto ma è da ieri che non riesco a parlarci.
So che Lei riceve a Milano: quando potrebbe essere disponibile per una visita?
grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Mi può contattare alla mia e-mail che trova qui sotto il mio nome.
[#11]
Utente
Utente
Sono riuscito a parlare con il chirurgo.
Secondo lui i dolori sono riconducibili ad un assestamento.
Per scrupolo mi ha prescritto 3 esami del sangue (VES, PCR e credo Sidrenogeno) che purtroppo potro fare solo lunedì e di riprendere l'antibiotico.
Grazie della sua estrema disponibilità.
giuseppe
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Si vede allora che i dolori sono come le scosse di assestamento di un terremoto. Non lo sapevo!