Disidratazione/ernia l5s1
Gent.mi dottori,
Scrivo per chiedere un consulto su un problema che negli ultimi quasi 4 anni mi ha cambiato la vita, e per cui nessun medico riesce a trovarmi una cura che migliori la mia situazione. Fino a giugno 2009 praticavo regolarmente attività fisica (palestra e jogging). Fino a che una mattina a lavoro ho avuto un evento traumatico che mi ha costretto a letto. Un fortissimo mal di schiena curato con iniezioni di voltaren e muscoril. Ho dovuto mollare la palestra, ma dopo qualche mese mi sentivo meglio e ho ripreso a correre. Questo finchè ho cominciato ad accusare fortissimi dolori ai polpacci che mi impedivano di continuare la corsa dopo quasi un chilometro di corsa. Quindi il mio medico curante mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica e quindi di rivolgersi da uno specialista indicato da lui. Quindi febbraio 2010 mi sottopongo ad una prima RM . Il referto dice “disidratato appare il disco intersomatico L5S1, nella norma gli spazio intersomatici, il canale durale cono midollare e il comparto osseo somatico” Quindi mi rivolgo allo specialista indicatomi dal mio medico, specialista in fisioterapia e ortopedia. Sospettando una neuropatia mi consiglia degli esami del sangue (CPK, LDH, VES Azotemia PCR, TAS) per fortuna tutti negativi e mi esegue un esame baropodometrico, da cui si evince una dismetria del bacino secondo lui responsabile dell'insorgenza del mio trauma. Tale dismetria è confermata da un RX del rachide da lui prescrittami, il cui referto recita “asimmetria del bacino per lievissimo innalzamento dell'ala iliaca a sinistra, ridotto lo spazio intersomatico L5S1” Per cui ritiene opportuno l'uso di plantari fabbricati nel suo laboratorio (un po' di conflitto di interessi...) e mi consiglia di fare nuoto (solo stile libero). Nei 6 mesi in cui ho indossato tali plantari sono rimasto a letto 3 volte. Lui non voleva sentire ragioni per cui i plantari erano responsabili del mio malessere, così ho deciso di cambiare e di affinarmi ad un neurochirurgo. Siamo nel novembre 2010. Tale medico si limita a consigliare una cura di tre mesi di gabapentina e fare nuoto (solo dorso). Non avendo avuto nessun tipo di miglioramento ho deciso di lasciarlo. Continuavo a fare nuoto, ma i dolori alle gambe si facevano sempre più insistenti, tanto da comparire non solo quando correvo, ma in un primo momento quando camminavo a passo svelto fino a cronicizzarsi anche a riposo. Quindi ritorno dal mio medico curante il quale mi consiglia di fare una elettromiografia e di rivolgermi ad un neurologo. Siamo del febbraio 2012. Il neurologo ha affermato che non esisteva nessun problema a giudicare dal referto, che recitava “Ridotta la VCM del nervo SPE e SPI a dx e sin, nei limiti il MAP evocato all mm EDB dex e sin (tratto poplite-caviglia) aumentata la latenza distale al mm EDB dx e sin. Ridotta la VCS del nervo surale dx e sin, nei limiti il SAP evocato al malleolo laterale dx e sin, aumentata la latenza distale a dx. Nei limiti della norma la risposta
Scrivo per chiedere un consulto su un problema che negli ultimi quasi 4 anni mi ha cambiato la vita, e per cui nessun medico riesce a trovarmi una cura che migliori la mia situazione. Fino a giugno 2009 praticavo regolarmente attività fisica (palestra e jogging). Fino a che una mattina a lavoro ho avuto un evento traumatico che mi ha costretto a letto. Un fortissimo mal di schiena curato con iniezioni di voltaren e muscoril. Ho dovuto mollare la palestra, ma dopo qualche mese mi sentivo meglio e ho ripreso a correre. Questo finchè ho cominciato ad accusare fortissimi dolori ai polpacci che mi impedivano di continuare la corsa dopo quasi un chilometro di corsa. Quindi il mio medico curante mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica e quindi di rivolgersi da uno specialista indicato da lui. Quindi febbraio 2010 mi sottopongo ad una prima RM . Il referto dice “disidratato appare il disco intersomatico L5S1, nella norma gli spazio intersomatici, il canale durale cono midollare e il comparto osseo somatico” Quindi mi rivolgo allo specialista indicatomi dal mio medico, specialista in fisioterapia e ortopedia. Sospettando una neuropatia mi consiglia degli esami del sangue (CPK, LDH, VES Azotemia PCR, TAS) per fortuna tutti negativi e mi esegue un esame baropodometrico, da cui si evince una dismetria del bacino secondo lui responsabile dell'insorgenza del mio trauma. Tale dismetria è confermata da un RX del rachide da lui prescrittami, il cui referto recita “asimmetria del bacino per lievissimo innalzamento dell'ala iliaca a sinistra, ridotto lo spazio intersomatico L5S1” Per cui ritiene opportuno l'uso di plantari fabbricati nel suo laboratorio (un po' di conflitto di interessi...) e mi consiglia di fare nuoto (solo stile libero). Nei 6 mesi in cui ho indossato tali plantari sono rimasto a letto 3 volte. Lui non voleva sentire ragioni per cui i plantari erano responsabili del mio malessere, così ho deciso di cambiare e di affinarmi ad un neurochirurgo. Siamo nel novembre 2010. Tale medico si limita a consigliare una cura di tre mesi di gabapentina e fare nuoto (solo dorso). Non avendo avuto nessun tipo di miglioramento ho deciso di lasciarlo. Continuavo a fare nuoto, ma i dolori alle gambe si facevano sempre più insistenti, tanto da comparire non solo quando correvo, ma in un primo momento quando camminavo a passo svelto fino a cronicizzarsi anche a riposo. Quindi ritorno dal mio medico curante il quale mi consiglia di fare una elettromiografia e di rivolgermi ad un neurologo. Siamo del febbraio 2012. Il neurologo ha affermato che non esisteva nessun problema a giudicare dal referto, che recitava “Ridotta la VCM del nervo SPE e SPI a dx e sin, nei limiti il MAP evocato all mm EDB dex e sin (tratto poplite-caviglia) aumentata la latenza distale al mm EDB dx e sin. Ridotta la VCS del nervo surale dx e sin, nei limiti il SAP evocato al malleolo laterale dx e sin, aumentata la latenza distale a dx. Nei limiti della norma la risposta
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La rmn lombare eseguita due anni fa non è da considerarsi più affidabile in relazione all'evolversi della sintomatologia da Lei descritta.
Conseguentemente eseguirei un nuovo esame.
Nel frattempo troverei utile l'uso di un corsetto semirigido, un cicli di ionoforesi e tens.
Una volta che avrà il referto della nuova rmn, sarà opportuno risentirci.
Può essere che sia indicata un'infiltrazione per puntualizzare lo stato di sofferenza della radice nervosa e della possibilità a porvi rimedio.
Cordialmente.
Conseguentemente eseguirei un nuovo esame.
Nel frattempo troverei utile l'uso di un corsetto semirigido, un cicli di ionoforesi e tens.
Una volta che avrà il referto della nuova rmn, sarà opportuno risentirci.
Può essere che sia indicata un'infiltrazione per puntualizzare lo stato di sofferenza della radice nervosa e della possibilità a porvi rimedio.
Cordialmente.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
D dal mm EDB dx e sin, nei limiti l'inda F del nervo tibiale. Il neurologo sospetta che i problemi alle gambe siano dovuti a problemi circolatori, soffrendo sin da piccolo di mani e piedi freddi, quindi mi consiglia un eco color dopler. L'esame è negativo. Quindi mi consiglia di rivolgermi ad un ortopedico di sua conoscenza che mi ha avuto in cura per diverso tempo. In una prima visita ( maggio 2012) mi chiede una nuova Rm lombare di controllo, e mi prescrive una cura farmacologica che consiste in algix 90 una volta al giorno, muscoril due volte al giorno, tutto questo per 12 giorni e 40 giorni di acido alfa-lipoico e mi consiglia di fare nuoto. Il referto dice “contenuta ernia discale posteriore mediana con disco globalmente protruso a L5S1, regolare l'ampiezza del canale vertebrale”. Per la prima volta sento parlare di ernia del disco. Non alterazioni del segnale a carico del cono midollare. Quindi ritorno a luglio. Mi prescrive altri 40 giorni di acido alfa lipoico, 2 iniezioni giornaliere di voltaren per 3 giorni poi una al giorno per dieci giorni e muscoril 4 mg 2 volte al giorno. Ritorno a settembre 2012 senza nessun risultato. Mi prescrive acido lipoico per altri 40 giorni, algix 90 per 10 giorni e sempre muscoril, quindi di recarmi da un fisiatra. Il fisiatra mi ha consigliato un mese di fisioterapia, continuando sempre a fare piscina, ma senza risultati entusiasmanti. A marzo 2013 ho deciso di recarmi ad un nuovo neurochirurgo consigliatomi da conoscenti, il quale vedendo la risonanza ha detto che sto benissimo, non ho nessuna ernia e di continuare a fare nuoto. Due settimane fa ho avuto un nuovo evento traumatico avendo ripreso la piscina lasciata a novembre per una pausa invernale. Ora è comparso un nuovo sintomo. Spesso il dito medio e anulare della mano sinistra si addormentano e tremano.
Non so più come uscire da questa odissea anche perchè visite mediche, farmaci e esami (questi ultimi fatti rigorosamente privatamente per evitare liste di attesa di un anno) hanno un costo notevole, spesso proibitivo per un precario come me che è costretto ad aspettare mesi prima di cambiare un nuovo medico e che ha già investito diverse migliaia di euro notando solo peggioramenti. Sarei anhce disposto ad intervenire chirurgicamente qualora i medici me lo consigliano se ciò promette di risolvere il problema, perchè il problema inizia a diventare anche psicologico e inizio a perdere la fiducia per la classe medica (con tutto il rispetto per il Vostro indispensabile operato, sia chiaro)
Avreste qualche consiglio da darmi? Qualche neurochirurgo serio nella provincia di Bari?
Grazie anticipatamente e buona domenica.
Non so più come uscire da questa odissea anche perchè visite mediche, farmaci e esami (questi ultimi fatti rigorosamente privatamente per evitare liste di attesa di un anno) hanno un costo notevole, spesso proibitivo per un precario come me che è costretto ad aspettare mesi prima di cambiare un nuovo medico e che ha già investito diverse migliaia di euro notando solo peggioramenti. Sarei anhce disposto ad intervenire chirurgicamente qualora i medici me lo consigliano se ciò promette di risolvere il problema, perchè il problema inizia a diventare anche psicologico e inizio a perdere la fiducia per la classe medica (con tutto il rispetto per il Vostro indispensabile operato, sia chiaro)
Avreste qualche consiglio da darmi? Qualche neurochirurgo serio nella provincia di Bari?
Grazie anticipatamente e buona domenica.
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Utente
il referto della RM lombo-sacrale effettuata qualche ora fa dice testualmente "A L5S1 ernia discale posteriore nell'ambito di un disco globalmente protuso e disidratato. Regolare l'ampiezza del canale vertebrale. Non alterazioni del segnale a carico del cono midollare". Vorrei farmi visitare da un ennesimo neurochirurgo nella zona di Bari, ma questa volta voglio andare a colpo sicuro.
[#6]
Confermo che farei un'infiltrazione diagnostica e se il disturbo passa, anche solo temporaneamente (come è logico che sia), c'è la conferma che il tutto dipende da "quella" sofferenza radicolare e su ciò si deve ragionare. Dia pure ulteriori notizie.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 28/04/2013.
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