Dolore lombare resistente

Buonasera, mi rivolgo a lei per un consiglio oltre che parere.Sono una donna di 40 anni e soffro da circa un anno(dopo un trauma distrattivo) di forti dolori localizzati nel tratto di passaggio L-S.Eseguendo RMN si evidenzi una protrusione mediana L5-S1 con impegno laterale dx che corrisponde alla sciatalgia ingravescente dx.Dopo varie cure (FKT,farmaci,osteopatia,infiltrazioni,mesoterapia,ozono,peridurali) senza alcun beneficio e varie visite ed esami ( RMN, Rx LS dinamiche, EMG) decido su consiglio di un medico di sottopormi ad una coablazione del disco L5-S1....in un momento in cui il dolore alla gamba dx e la parestesia al piede aumentavano, anche se il dolore maggiore era sempre localizzato all' inizio del sacro ( come sempre ho cercato di spiegare ai vari specialisti).Ho eseguito l'intervento a fine gennaio, la sciatalgia ad oggi è quasi totalmente scomparsa, rimane un dolore al tallone che aumenta alla deambulazione...l'unico grosso problema è che non ho risolto quel lancinante dolore al tratto di passaggio L-S che aumenta nella flessione e nella stazione eretta prolungata, nella posizione supina e da seduta.Ieri consultando un nuovo medico specializzato in chirurgia alla colonna, mette in risalto un'instabilitá alla colonna( che io giá da tempo sospettavo) per una retrolistesi di L5 su S1 che si evince dalle Rx dinamiche e tra l'altro aggiunge che la coablazione avrá peggiorato la situazione, essendo il disco giá disidratato e mi consiglia una stabilizzazione. Sono davvero disperata e confusa.senza alcun beneficio e varie visite ed esami ( RMN, Rx LS dinamiche, EMG) decido su consiglio di un medico di sottopormi ad una coablazione del disco l5-S1....in un momento in cui il dolore alla gamba dx e la parestesia al piede aumentavano, anche se il dolore maggiore era sempre localizzato all' inizio del sacro ( come sempre ho cercato di spiegare ai vari specialisti) . Ho eseguito l'intervento a fine gennaio, la sciatalgia ad oggi è quasi totalmente scomparsa, rimane un dolore al tallone che aumenta alla deambulazione...l'unico grosso problema è che non ho risolto quel lancinante dolore al tratto di passaggio L-S che aumenta nella flessione e nella stazione eretta prolungata, nella posizione supina e da seduta.Ieri consultando un nuovo medico specializzato in chirurgia alla colonna, mette in risalto un'instabilitá alla colonna( che io giá da tempo sospettavo) per una retrolistesi di L5 su S1 che si evince dalle Rx dinamiche e tra l'altro aggiunge che la coablazione avrá peggiorato la situazione, risultando nella RM il disco giá disidratato e mi consiglia una stabilizzazione. Sono davvero confusa e soprattutto disperata...dormo poco e soffro tanto...con questo dolore fisso in questo punto della colonna.Sono una mamma di 40 anni, con 2 bimbi e un lavoro che non riesco più a fare come prima..ho bisogno di tornare alla mia vita. Cosa mi consiglia? Mi aiuti a capire, sono stanca di "pellegrinare"tra vari medici con varie diagnosi ma nessun azione risolutiva. Secondo lei, la stabilizzazione potrebbe ridarmi la serenità? La retrolistesi, pur essendo modesta, potrebbe essere la causa di tanto dolore? Retrolistesi sottovalutata finora....Anche la protrusione, a detta dei vari medici, non giustificava l'intensitá del mio dolore...ma allora cosa devo fare...?Cosa devo pensare...?Qual'è la strada giusta da prendere dopo un anno di sofferenze che non mi hanno mai abbandonato e resistenti a qualsiasi nonostante farmaco prescritto?Mi aiuti.....Spero in una sua risposta.
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.ra
certamente un consulto on-line ha dei limiti precisi, in particolare è impossibile visitare la paziente; questa limitazione mi creda è fondamentale nel decidere la terapia di scelta, molto più della documentazione radiologica, che non ha un gran valore se non è correlata alla clinica. Con questa precisazione voglio sottolineare di considerare con la dovuta cautela quanto sto per dirle, ossia che a mio avviso in base alla descrizione da lei fatta, non vedo alternativa alla stabilizzazione. Non sarebbe male effettuare, se non lo ha già fatto, una Rx diretta lombosacrale e comunque mi creda che in mani esperte tale intervento è assolutamente definitivo con rischi assai bassi.cordialmente
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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta. Ma ho veramente tanta paura nel sottopormi a un tale intervento...soprattutto quando questa soluzione viene messa in discussione da altri medici consultati ( che considerano minima la retrolistesi) che non fanno altro che aumentare la confusione...Anche perchè non riesco a capire se un intervento è sconsigliato perché non riescono a proporre allora una soluzione alternativa per ridarmi la serenità e far finalmente passare questo enorme dolore che sta sempre più peggiorando la qualità della vita.Penso che ogni essere umano ha diritto a non soffrire... A lei risulta qualche altra soluzione ... che sia anche terapia mirata, nuoto o altro? Il medico che mi ha proposto la stabilizzazione mi ha riferito che purtroppo le retro anziché le anterolistesi sono le più insidiose e dolorose e non riescono ad essere curate con i metodi che possono funzionare con le anterolistesi. Mi conforti anche lei... E poi, secondo lei, l'eventuale stabilizzazione dovrebbe essere fatta da un ortopedico o da un neurochirurgo? La ringrazio ancora. Buon lavoro
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Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.ra,
ha centrato l'argomento.....è troppo facile dire "non farti operare", ma il dolore io nn so come toglierlo. E' sempre il quadro clinico a determinare l'indicazione chirurgica e non la RMN; ci sono pazienti con erni espulse enormi che non vanno toccati ed altri con piccolissime ernie intraforaminali che vanno trattati immediatamente. Con i limiti già citati io le consiglio la chirurgica eseguita da un ortopedico o neurochirurgo che abbia routinariamente e ripeto ruotinariamente esperienza di questa chirurgia.cordialmente